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Nella Como che glorifica i suoi 2 anni, il sindaco paragona Civiglio al Ponte Morandi e attacca il residente in tv

Nella città in cui la stampa celebra, letteralmente, i due anni di mandato del sindaco Alessandro Rapinese chiedendo al diretto interessato di raccontare le cose che gli sono piaciute di più e non quelle che magari hanno registrato qualche criticità (il Politeama fermo, i mancati sconti della sosta per i residenti, la piscina di via Del Dos di cui nulla si sa, il progetto ex Stecav accantonato, le alienazioni milionarie criticate per anni e adesso ancora senza esito, la piscina di Muggiò tutt’ora chiusa, per citarne alcuni) si può assistere anche all’attacco in diretta tv del primo cittadino al residente di un quartiere che osa esprimere un’opinione non allineata ai peana. Un mirabile ribaltamento dei ruoli che passa persino dal parallelo tra la frana avvenuta nella frazione del capoluogo e la tragedia del crollo del Ponte Morandi a Genova, che nel 2018 causò 43 morti. E’ accaduto ieri sera nella consueta diretta del venerdì nel salotto di Etv, quando ha chiamato un residente di Civiglio che si è permesso di fare una battuta iniziale (perché era una battuta, qui potete ascoltare direttamente il tono) per richiamare ancora una volta l’attenzione dell’amministrazione sui disagi del quartiere semi isolato. Di seguito, l’incredibile scambio parola per parola.

C- Buonasera, mi chiamo Fabio e chiamo da un paese ormai fantasma, abbandonato.

Cioè? (risponde la conduttrice Michela Vitale)

C- Civiglio (dice il telespettatore sorridendo)

Da qui in poi lo scambio è tutto tra il cittadino (indicato con la C) e il sindaco Rapinese (R, in neretto).

R – Civiglio non è un paese, fa parte della nostra Como esattamente come il centro storico.

C- No signor sindaco, lei si sbaglia grosso perché siamo abbandonati, lei ci abbandonati. Io l’ho votata ed è stato l’errore più grande della mia vita che ho fatto…

R – Oh porca miseria (con tono sarcastico).

C – Sì è proprio così.

R – Vabbè, può cambiare idea la prossima volta.

C – Sicuramente cambierò idea, comunque non voglio fare polemica con lei

A questo punto, Rapinese fa anche un po’ da conduttore del programma, con tono già teso.

R – Lo faccia (cambiare idea, ndr). Bene, c’è altro?

C- Voglio solo dire, vorrei sapere come si farà ad agosto a scendere da Civiglio. Me lo dica, c’è un pullman alle 8 e basta.

R – Lei legge l’italiano? Lo legge? Lo capisce? Allora vada a leggere a vedere l’ordinanza che è scritta in italiano.

C – Io a settembre mi devo alzare alle 7 meno un quarto per andare al lavoro alle 8 e fare 7 km!

R – Ci sono un sacco di cose che capitano, ma spero che lei non pensi che io sia andato con il martello pneumatico e delle vanghe a tirar giù la frana.

C- Non penso quello, ma so per certo che alla proprietà privata è stato dato il via a tagliare le piante ma non può tagliarle fino a settembre, mi dice perché?

R – Io le ribadisco, l’ordinanza molto chiara. E’ successo un fatto molto semplice con responsabilità esclusive del privato. Non abbiamo perso un solo secondo e mi spiace per i suoi toni ma se non lo capisce ma non è colpa mia. Abbiamo fatto due indagini geologiche in meno di un mese, il giorno dopo abbiamo iniziato a determinare le tempistiche minime per l’intervento del privato. Dopo di che il problema non è mio, ma è lei che non capisce la pubblica amministrazione. Se tutto va come ho detto, con la giunta Rapinese serviranno sette mesi, l’ultima volta che c’è stata una frana sono stati 14. E se vuole che io vìoli la legge, non lo farò per lei. 

C – Mi dice a settembre un ragazzo che esce di scuola alle 14 come fa…(viene interrotto).

R – Senta, ma è come se avessi a che fare con qualcuno che parla del fatto che è crollato il Ponte Morandi e mi dice: come faccio ad attraversare Genova? E’ crollato il Ponte Morandi! C’è stata una frana! Non l’ho fatta io, ma ho fatto in tempo zero tutti i provvedimenti di legge. Se non le va bene resta così. Meno tempo di quanto ci ho messo io non si poteva metterne e meglio di come ho fatto io non poteva fare nessuno. Se ne faccia una ragione.

C – Io a settembre sposto le transenne e passo da lì.

R – Sarà con enorme piacere che verrò a prenderla appena sposta una transenna e la porterò nel luogo che le compete, il tribunale. Arrivederci.

C – Arrivederci.

R – Mi telefoni prima di farlo.

La discussione poi è tornata in studio con Rapinese che ha rivendicato un primo intervento per il trasporto delle persone fragili e sull’ipotesi invece di migliorare il servizio delle linee urbane – dopo aver sottolineato che “la distanza del tpl è 600 o al massimo 1,2 km” – ha affermato che “il problema è che dovrebbe pagarlo il privato, perché il danno è creato dal privato. Ma la legge parla chiaro: io non posso mettere i soldi, sarebbe danno erariale”.

E ancora, riferito alla telefonata precedente con il residente di Civiglio: “Adesso spero di aver chiarito il quadro a chi non capisce una mazza di diritto amministrativo. Chi vuole miracoli, mi spiace ma non li faccio e in galera per questo signore che vuole spostare le transenne non ci vado. Meglio di quello che ha fatto Rapinese nessuno mai e i tempi sono da record del mondo. Probabilmente quello che vogliamo è una tragedia prima che le condizioni di sicurezza siano state ripristinate. Sto tutelando la vita umana, la salute dei cittadini. Vuole smontare l’ordinanza? Vada al Tar, però io non posso star qui a farmi spiegare da un soggetto che non ha alcuna cognizione del diritto amministrativo cosa fare”.

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48 Commenti

  1. Forse a molti, se non a tutti, sfugge che, alla fine, la domanda era: ” cosa intende fare in merito ai trasporti pubblici?”
    Oggetto pienamente sotto la sua responsabilità e su cui non ha dato risposte.
    Commenti in merito?
    F.

  2. Ma anche se avesse ragione, e non ce l’ha, ma che modi sono?!?
    E chi pensa che faccia bene a rispondere così non sa che quando avrà bisogno toccherà a lui beccarsi queste risposte?
    Ce l’ha avuta dulza tutta la vita e dice a noi che ci dobbiamo attaccare? Che dobbiamo collaborare e stare zitti?
    Comaschi proprio non avete la spina dorsale.

    1. Beh, Comozero un “sondaggione” potrebbe pure buttarlo lì….finite le ferie, a settembre.

  3. Se si tagliano gli alberi che sono in piena vigore vegetativo cicatrizzano meglio e buttano fuori i nuovi polloni che diventeranno piante e tengono il terreno ma a settembre le piante fanno una scesa calante per prepararsi all’inverno… Ma ho un dubbio a chi ti sei affidato per caso a Colombo imparentata con un tuo consigliere? Mi sorge un bel lecito dubbio spero di no salvatore della nostra città
    Ok

    1. FINALMENTE UN COMMENTO DI UNA PERSONA COMPETENTE… CHE AUMENTA I DUBBI…. D’ALTRONDE A VILLA OLMO È STATO TAGLIATO UN OLMO SECOLARE MA IL CEPPO RIMASTO SEMBRA SANISSIMO. SUL LUNGOLAGO TAGLIATI ALMENO 40 TIGLI SANISSIMI PERCHÉ QUALCUNO NON SI È ACCORTO CHE LA SCALINATA ERA TROPPO LUNGA…. E QUINDI ANZICHÉ ACCIRCIARLA SI È DECISO DI TOGLIERE DI MEZXO TIGLI SANISSIMI E PER GIUNTA CON IL VINCOLO PAESAGGISTICO.
      QUALE SARÀ LA PROSSIMA IMPRESA???
      Temo per il Cedro monumentale di villa Olmo. Sarebbe la catastrofe e per cosa???

      1. Ma lei si ricorda l’olmo tagliato a Villa Olmo? Era un cadavere in attesa di cadere. Facile parlare quando la responsabilità è degli altri.
        Per quanto riguarda il cedro, condivido la sua preoccupazione: senza quello il parco perderebbe l’anima.

  4. Premesso che il primo a porsi polemicamente è stato il telespettatore, e che da Rapinese non ci possiamo certo aspettare pazientissime spiegazioni, rimangono ai cittadini profani di geologia e pubblica amministrazione dei dubbi.

    Dubbi che trovano sponda in quel modo “tranchant” di Rapinese di osservare pedissequamente le norme, di valutare le carte, di prendere provvedimenti.
    Tutta la sua storia parla in questo senso: dalla attendibilissima perizia sventolata in campagna elettorale sul ripristino della famosa piscina, alle prime dichiarazioni sul campeggio abusivo e relativo sgombero, dallo sgombero del mercato coperto ad altre situazioni che ora non sto ad elencare.

    Sembra che lui abbia un solo interruttore: on/off.

    Ora, le cose per Civiglio stanno probabilmente come dice lui, e anzi – sempre probabilmente – l’amministrazione si è attivata con eccezionale velocità.

    Ma come credere ciecamente alla insuperabile bontà del suo operato viste le peculiarità della persona?

    Giusto due giorni fa ha rilasciato un’intervista in cui la povera Oriana Fallaci gli avrebbe chiesto: “Rapinese, lei crede in Dio? No, perché mi sembra che Dio sia lei”.

    E allora, ci chiediamo: le perizie geologiche non lasciano alcun margine a soluzioni intermedie e provvisorie in attesa di quella finale? Si è provveduto ad insistere ed interloquire in tal senso?

    Non è pensabile un tamponamento della situazione, tale da rendere più agibile la strada almeno quando il meteo è stabile?

    Si è detto che non è possibile intensificare il trasporto pubblico perché – trattandosi di un dissesto di origine privata – si prefigurerebbe un danno erariale. Possibile che in una situazione emergenziale non ci sia un cavillo che invece lo consenta? E se il privato nicchiasse per mancanza di soldini e scappasse in Amazzonia, resteremmo così per sempre, per non provocare “un danno erariale”?

    Per farla breve, non dubitiamo né della volontà del sindaco di risolvere la situazione, né del suo desiderio (assolutamente condivisibile) di farlo a norma di legge. I cittadini questo devono capirlo, non è colpa del sindaco se lì il terreno smotta.

    Ma della sua capacità di trovare nelle pieghe di una normativa italiana a dir poco contorta qualche escamotage atto a dare un maggiore sollievo ai residenti, beh, il dubbio purtroppo ci rimane.

    1. In caso di emergenza il sindaco può fare quello che ritiene più opportuno. Poi si accetteranno le responsabilità. Punto.

  5. Certo che questo insistere sul diritto amministrativo da uno che ha mollato giurisprudenza dopo un solo esame vorrà pur dire qualcosa.

    1. Esatto, da uno che non sa una mazza di diritto amministrativo ma se ne riempie la bocca ogni volta che ne ha l”occasione.

  6. Sarebbe moolto utile poter leggere le 2 perizie dei geologi. NON SAPEVO DI VIVERE IN UN TERRITORIO TANTO FRANOSO PERICOLOSO. Chissà i massi erratici che pericolo creano. Chiudiamo tutto…. aiuto!
    ahah

    1. Tutti leoni. Semplice quando non si rischia il carcere con le proprie decisioni…
      Magari qualcuno pensa a forzare le regole, a riaprire prima del dovuto. Poi il masso cade. E uccide. E improvvisamente i cittadini che inneggiavano alla riapertura vogliono la testa del sindaco.
      Siamo davvero bravissimi a commentare al bar o su questo sito.

  7. Le caratteristiche di un uomo forte, un leader populista:

    1. Vive in un mondo di fatti alternativi.
    2. Rifiuta le verità scomode come fake news.
    3. Ha un ego mostruoso ed è disposto a distruggere il sistema per favorire e promuovere i propri interessi.
    4. Sostiene di essere indispensabile: solo lui è in grado di apportare i tanto necessari cambiamenti rivoluzionari. Quelli che lo hanno preceduto erano inetti e deboli.
    5. Fa di tutto per minare le istituzioni indipendenti, come i media e la costituzione politica.
    6. Chiunque protesti viene liquidato come membro dell’élite politica o viene sottoposto a una raffica di abusi verbali e intimidatori da parte dell’uomo forte e dei suoi sostenitori.
    7. Esalta quelli che definisce i suoi successi, denigrando quelli degli altri o rivendicandoli come propri.
    8. Ha un senso illusorio di onnipotenza e di fiducia nelle proprie capacità, che non trova riscontro nella realtà.
    9. Ha poche idee e non riesce a metterle in pratica.
    10. È un narcisista ipersensibile e un bullo che governa attraverso la paura.

    Vi ricorda qualcuno per caso?

      1. Grazie Lucas9 per il commento assai divertente. Mi ha fatto ridere 😁. Senz’altro per chi apprezza l’idea dell’uomo forte o per chi si immedesima, tutte le caratteristiche elencate saranno senz’altro dei pregi.
        I possibili difetti?….hybris? Un smisurato senso di autostima? O può darsi che in questo mondo alla rovescia siano da considerare dei pregi siccome sembrano essere un modo sicuro per fare carriere in questa vita (politica).

  8. Il danno sarà colpa del privato…ma l’interesse è pubblico,quindi non puo lavarsi le mani con “il problema non è mio”,altrimenti…non faccia il sindaco

  9. Leggo sempre dai rapifans generiche esternazioni su quanto egli stia facendo dopo anni di nulla mi potrebbero costoro illuminare sulle tante cose fatte.? A me vengono in mente le bottiglie per la pipì dei cani, le multe alle mamme e l acquisto del politeama che rudere è e rudere rimarra. Vi prego quindi di elencarmi i miracoli di supetman

  10. Da elettore, non scontento del suo operato, consiglio al Sindaco di essere un po’ meno irriverente coi cittadini che pongono problemi con ironia. Lo abbiamo votato per fare e sta facendo, lo abbiamo votato per sbeffeggiare le opposizioni che ci hanno portato allo sfacelo e lo sta facendo ma un maggior garbo coi cittadini dissenzienti non guasterebbe, altrimenti restano solo 3 anni di mandato

    1. Quindi lei avrebbe votato Rapinese affinchè sbeffeggiasse le opposizioni?
      Vedo che lei, sig. Marco, sceglie chi votare in base a questioni molto serie, complimenti.
      Ed infatti, grazie a quelli come lei che lo hanno votato, abbiamo un sindaco capacissimo di sbeffeggiare opposizioni, associazioni, cittadini, fruitori di asili nido, anziani, questore, vescovo….
      E i problemi di Como rimangono li ad aspettare il prossimo sindaco tra tre anni.

      1. Si quelle cariatidi con la puzza sotto il naso si meritavano qualche sberleffo! I problemi sono tanti ma almeno stanno diminuendo…coi soliti noti di destra e sinistra invece aumentavano! Viva il populismo ed il qualunquismo se porta a FARE

    2. Marco lo hai votato per sbeffeggiare? Questo sarebbe il mandato di un pubblico amministratore? SBEFFEGGIARE… poveri noi e povero Paese.

  11. Con Rapinese Sindaco è sempre necessario distinguere la forma dalla sostanza. Sulla sostanza non ha torto. Non può fare lavori che competono al proprietario dell’area. Il Comune può solo fare di tutto per rendere i tempi i più rapidi possibili. La conformazione dell’area e l’unica strada non consentono tra l’altro alternative.
    Sulla forma, invece, Rapinese Sindaco è assolutamente incapace di argomentare senza finire per aggredire. È un problema di lessico, di atteggiamento e anche un po’ di buona educazione. È un po’ come Trump che insulta e irride a prescindere e non solo quando il suo interlocutore ha torto. Anche quando ha ragione. Se all’inflessibile Rapinese d’Opposizione fosse capitato tra le mani l’”affaire” Civiglio, chissà quanti improperi e insulti allo sventurato Sindaco di turno. Alla fine, aver torto e aver ragione per Rapinese Sindaco e per quelli come lui è importante?

  12. Sempre con la premessa che non nutro simpatia per i modi di Rapinese (perché, da Radicale, credo fermamente che “I mezzi qualificano i fini”), però… domanderei alla redazione di ComoZero di scavare un po’ più in profondità nella vicenda, se possibile.

    Ciò per discutere veramente e uscire dalla logica della “tifoseria” che conoscenza non ne porta.

    Sarebbe molto interessante per esempio sapere quale sia la reale parte di responsabilità del soggetto privato nell’allungamento dei tempi di ripristino della sede stradale, perché non è così scontato che tutta la responsabilità gravi soltanto sul Comune.

  13. Un megalomane (per essere delicato) che non accetta chi non è allineato al SUO pensiero.
    Come i suoi elettori , poveraccio.

    PS aggiungerei alla liste dei fallimenti anche l’asilo di Albate: chiuso da UN ANNO, senza alcun lavoro fatto ed ora preda di sbandati(vedi intervento forze dell’ordine di notte questa settimana)

  14. Personalmente ritengo che i due anni del sindaco Rapinase, per Como, siano stati altamente positivi soprattutto se si comparano ai decenni dei sindaci che l’hanno preceduto. Certo “qualche tiro” va aggiustato per centrare il bersaglio ma almeno ci stà provando.

    1. Ma si dai, se continua a provarci forse ha ragione lei sig. Sergio, un bersaglio prima o poi lo centra anche Rapinese nei prossimi tre anni. E’ la legge dei grandi numeri. Siamo tutti convinti che prima o poi una cosa giusta la farà anche lui.

    2. So che è inutile, ma non riesco a farne a meno: si potrebbe avere un elenco delle cose fatte da Rapinese che qualificano il suo operato come “altamente positivo”?

  15. Faccio i complimenti al sindaco Rapinese x la sua energia e rivoluzione nel sistemare una città che era in modo palese e inequivocabile degradata. Chiaramente non tutti i problemi sono risolvibili in breve tempo.

    1. Veramente la sua campagna elettorale l’ha fatta proclamando che avrebbe risolto tutti i problemi in 3-6 mesi…

    2. Ecco, dopo che ha finito di complimentarsi può per cortesia redigere la lista dei mirabilia con i quali il Sindaco ha sistemato la città? Fatti concreti, non promesse.

  16. Che per Alessandro Rapinese il paraverbale dica quanto (o forse di più) rispetto al verbale, è un fatto ormai assodato.
    È anche vero però che – forse proprio per questo – la sua è una comunicazione divisiva ma che piace. Almeno finché non sei tu a pagarne le conseguenze, vedi proprio il caso dell’ascoltatore di Civiglio, che si è dichiarato un suo ex elettore ora pentito.
    E piace nonostante sia espressione di una bauscioneria molto più milanese che comasca; sicuramente distante dalla “comaschitudine” classica del “chi si loda s’imbroda” che il comasco doc respira da sempre.
    L’impressione è che l’essere bauscia a Rapinese sia perdonato proprio in virtù del messaggio che lui mette al centro del suo verbale; quella cifra che si riassume nel “Almeno io faccio. Faccio quello che nessun altro prima di me è mai riuscito a fare. Faccio nonostante abbia ereditato solo macerie. E quando non riesco a fare, è proprio perché le macerie che ho ereditato sono talmente vaste, che fare non è così facile”.
    Ecco, il capolavoro comunicativo di Rapinese sta proprio qui. Ed è da qui che dovrebbe partire ogni opposizione.
    Bisogna prendersi la briga di misurare i suoi proclami e riconoscerli per quello che sono davvero.
    Davvero sta facendo più degli altri?
    Davvero l’investimento in opere di manutenzione messo in campo da questa giunta non si era mai visto prima?
    Quanto delle opere che si stanno portando a termine sono farina del suo sacco e non eredità raccolta dalle amministrazioni precedenti?
    Una cosa è certa, in un patto non scritto, Rapinese ha chiesto alla città di essere misurato non per la forma ma per la sostanza del suo operato.
    Alle opposizioni tocca dimostrare cosa ci sia di vero dietro ai suoi proclami.
    E farne solo una questione di modi – di forma, appunto – non basterà di certo a mandarlo a casa.

    1. Vero: per il gregge che crede al “personaggio” valgono di sicuro questi capolavori di comunicazione.
      Tra simili ci si intende bene.

  17. “I tempi per un ritorno alla normalità, dopo la frana che si è abbattuta sulla strada a Civiglio, si annunciano lunghi. Intanto, mentre il maltempo imperversa in tutto il comasco (qui tutti gli aggiornamenti) dal comune fanno sapere che martedì (18 novembre) alle 18.30 all’oratorio di Civiglio il sindaco Mario Lucini, l’assessore alla Mobilità Daniela Gerosa e il vicesindaco Silvia Magni, assessore alle Politiche Educative, incontreranno i residenti del quartiere e i genitori dei bimbi che frequentano la scuola primaria (molti di loro abitano in città). All’incontro interverranno anche il dirigente del settore Reti Pietro Gilardoni e il comandante della Polizia Locale, Donatello Ghezzo. “Insieme ai tecnici faremo il punto della situazione sulla frana – spiega Gerosa – e naturalmente affronteremo tutte le problematiche connesse, a partire dala questione viabilità e trasporto pubblico”. Altri tempi, altri approcci.
    https://www.quicomo.it/cronaca/civiglio-dopo-la-frana-vertice-martedi-e-bus-deviati.html

  18. “l’ultima volta che c’è stata una frana sono stati 14” mesi.
    Certo, ma la differenza, che è sostanziale, è appunto che allora “c’è stata una frana”!
    Infatti i lavori eseguiti (credo 2014, giunta dott. Mario Lucini) sono lì ben evidenti da vedersi: la completa ricostruzione della carreggiata (che era stata spazzata a valle) e la messa in sicurezza del pendio fangoso incombente che era franato…
    Detto questo, ognuno ne tragga le considerazioni che vuole.

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