L’associazione Como Accoglie ha comunicato stamattina la soddisfazione per i risultati concreti nell’impegno per assicurare case accessibili ai migranti.
“Siamo orgogliosi di comunicare che da fine luglio è attivo il terzo progetto casa di ComoAccoglie – un importante risultato per una piccola associazione di volontariato come la nostra: abbiamo partecipato a un bando del Comune di Como nel quale venivano messi a disposizione alcuni alloggi per progetti di housing sociale e ottenuto in gestione un piccolo appartamento in Via Turati – spiega l’associazione in una nota – Dopo i necessari interventi di ristrutturazione previsti dal bando, abbiamo accolto quattro ragazzi egiziani neo maggiorenni. Sono davvero bravi con vissuti non facili e molta voglia di fare. Cercheremo di accompagnarli al meglio nel loro percorso di crescita e di inserimento”.
“Ci piace anche raccontare di Laura, nostra amica e sostenitrice, che ha fatto la scelta virtuosa e decisamente controcorrente, di affittare il suo grazioso appartamento a un canone equo dando la possibilità a un “nostro ragazzo”, dopo un’attesa abbastanza lunga e frustrante, di andare finalmente a vivere in autonomia – prosegue la nota – In questo periodo di caro affitti e scarsità di appartamenti destinati ai residenti non è affatto scontato scegliere di affittare a prezzi accessibili, senza perderci ma senza nemmeno valutare esclusivamente il profitto che può derivarne. Un esempio da seguire”.
“Ci teniamo infine a ricordare che essendo totalmente indipendenti e non avendo nessun tipo di finanziamento pubblico – partecipiamo quando possibile a bandi finalizzati per progetti mirati -, sia i nostri “progetti casa” che la nostra attività di prossimità con le persone senza dimora sono possibili grazie al sostegno dei soci e alle donazioni liberali che riceviamo”, è la conclusione.
4 Commenti
“assicurare case accessibili ai migranti”. Forse sarebbe meglio prima fare i conti con la realtà. A Como e credo anche nel resto del Paese per i cittadini Italiani è sempre più difficile trovare, in affitto, case a prezzo sostenibile ed è ipocrita pretendere “equo canone” quando sappiamo bene che non è remunirativo, visto gli obblighi e le tasse da pagare. Io sono contrario all’uso smodato di B&B ma per un proprietario è l’unica maniera di non rimetterci tenendo conto che spesso gli inquilini non pagano il canone e restano per anni nell’immobile dove a pagare danni e spese varie compete al proprietario. Prima di “fare gli splendidi” nell’asseganre immobili agli immigrati pensiamo, con coerenza, a come sono costretti a vivere gli Italiani, specie se indigenti.
Quando sento di famiglie a cui non rinnovano il contratto di affitto e per trovare un bilocale topaia a Como chiedono mille euro mensili, qualche domanda me la farei se sia normale e cosa fare per raddrizzare la brutta piega. Vergognoso starsene con le mani in mano a guardare e risolverla “ma il mercato funziona così”
Mi piacerebbe ereditare degli appartamenti da destinare al non profit. Dovendoci invece pagare mutui, spese e mantenimento devo chiedere almeno il prezzo di mercato, che purtroppo difficilmente risulta compatibile con persone bisognose. Complimenti a chi ce la fa.
Ottimo!