Non si placano le polemiche dopo le parole del sindaco di Como, Alessandro Rapinese, che venerdì scorso ospite di Etv, parlando dell’ormai decisa privatizzazione dei nidi aveva evidenziato come il 40% dei dipendenti del Comune godrebbe di permessi di vario tipo che impattano sull’efficienza. “Più del 40% dei dipendenti, per motivazioni riconosciute dalla Repubblica – ha detto – ha permessi studio e di altri tipi. Non penso che in un’azienda privata ci sia il 40% dei dipendenti che non possono lavorare full time nel tempo in cui sono contrattualizzati”. E poi il parallelo con la pizzeria: “Se una pizzeria ha 10 dipendenti e 4 non ci sono la sera, rimangono in 6 e ne devi assumere di più”.
Dopo le prime reazioni sindacali (qui e qui) un nuovo intervento in queste ore, è della Rsu di Palazzo Cernezzi. Eccolo:
Le RSU del Comune di Como esprimono piena solidarietà alle colleghe ed ai colleghi degli Asili nido in merito alle infelici affermazioni del Sindaco sulla sfortuna di avere dipendenti che usufruiscono di permessi non garantendo la presenza quotidiana necessaria per erogare il servizio.
Come Rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori ci sentiamo coinvolte/i direttamente. Certe affermazioni colpiscono tutto il personale.
L’utilizzo di permessi, congedi e altri strumenti di tutela previsti dalla legge e dai contratti sono elementi di garanzia per tutte le lavoratrici e lavoratori, siano essi pubblici o privati. Inoltre, è importante sottolineare che da anni il Comune non assume nuovo personale per i servizi dei nidi, questo comporta un aumento dell’età media dei dipendenti con effetti diretti sull’attività lavorativa che spesso è faticosa sia mentalmente che fisicamente. Il carico è elevato, sia per l’assistenza di parenti con una disabilità (magari anziani), sia a livello personale perché garantire un doppio lavoro di cura (per i bambini e per i propri parenti) è particolarmente gravoso.
Riteniamo doveroso riconoscere l’impegno quotidiano al servizio della cittadinanza e il contributo fondamentale di tutto il personale che presta il proprio servizio per mantenere gli Asili Nido del Comune di Como un’eccellenza.
Sappiamo bene quanto il lavoro nella pubblica amministrazione sia complesso e spesso sottovalutato, e riteniamo ingiusto qualsiasi attacco generalizzato che metta in dubbio la professionalità e la dedizione.
Il rispetto per il lavoro e per le persone che lo svolgono deve essere sempre al centro del confronto pubblico, nel riconoscimento delle difficoltà e delle responsabilità che ogni ruolo comporta. Ci auguriamo che il Sindaco rifletta sulle sue affermazioni e che riconosca che gli Asili Nido non sono solo un peso per il bilancio comunale. Non è elencando percentuali e numeri (che comunque sembrano calcolate solo per confermare la scelta già fatta di esternalizzare gli asili) che ci convincerà a cambiare idea sul valore di coloro che rendono ogni giorno possibile il servizio pubblico.
Rappresentanza sindacale unitaria Comune di Como