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Niente ampliamento della biblioteca ma soldi, Bartolich: “Decenni di sciatteria e disinteresse per la cultura”

“La decisione di rinunciare al diritto di utilizzo per 10 anni di uno spazio da destinare all’ampliamento della Biblioteca rappresenta il coronamento di una mancanza di visione strategica sulla centralità dei luoghi di cultura e di coesione sociale di cui la Città di Como soffre da almeno vent’anni”. E’ l’accusa della candidata sindaca Adria Bartolich (sostenuta dallo schieramento composto da: Il bene Comune, Civitas – Progetto città, Comitato Assemblee Popolari , Noi di Centro , Partito Unione Cattolica, e Democrazia Cristiana ).

Bartolich interviene dopo l’annuncio dell’assessore all’Urbanistica (Fdi) Marco Butti arrivato nei giorni scorsi: Como, ex Intendenza di Finanza: il Comune rinuncia ad ampliare la Biblioteca e incassa 115mila euro

In una nota la candidata evidenzia: “La scelta del 2008 di vendere 280 mq alla simbolica cifra di 1.900 €/mq è dimostrazione da un lato del disinvolto disinteresse delle esigenze dei poli attrattori culturali cittadini e dall’altro dell’incapacità di negoziazione urbanistica. L’atto unilaterale d’obbligo che prevedeva l’utilizzo per 10 anni di uno spazio attiguo alla Biblioteca rappresenta dunque una ridicola foglia di fico alle mancanze evidenziate”.

Conclude: “Comprensibile oggi, anche se non condivisibile, la scelta di monetizzare un diritto d’uso a termine che non risolve certo la carenza strutturale di spazi della Biblioteca. 1 – la vendita nel 2008 della porzione di immobile ex Intendenza di Finanza impedisce da qui al prossimo secolo di pensare ad un ampliamento della Biblioteca. 2 – stessa sorte per la Pinacoteca che soffre di problemi di spazi: in questi anni l’ex carcere di San Donnino, di proprietà dell’Agenzia del Demanio, è stato messo all’asta più volte fino ad essere acquistato da una società comasca per 1.177.000 euro. Non mi risulta che il Comune di Como abbia partecipato all’asta. In sintesi, passano i decenni, ma la sciatteria con cui si continua ad operare per la città e per i beni  che dovrebbero essere di tutti rimane , come pure il disinteresse per le istituzioni culturali della città”.

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4 Commenti

  1. Mah, mischia un po’ mele con pere.

    In generale il Comune non ha certo mancanza di spazi e immobili, ben venga monetizzare, soprattutto quando si parla di comodato d’uso temporaneo e con lavori da dover fare.

    Anche sull’ex carcere di San Donnino: abbandonato da decenni, cade a pezzi, costava oltre un milione di euro e almeno altrettanti per ristrutturarlo. Ben venga che qualche privato ci abbia voluto mettere lui i fondi.

    Poi sulla sciatteria di questa amministrazione, sfonda un portone.

  2. Se I rappresentanti delle istituzioni italiche investissero concretamente nella cultura, si troverebbero di fronte cittadini capaci di leggere criticamente la realtà che li circonda. Meglio la formula secolare “panem et circenses”…

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