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No agli impianti da sci a 1600 metri in provincia di Como: raccolte altre 1000 firme contro il progetto

Altre mille firme raccolte online si aggiungono alla maxi mobilitazione ambientalista per dire no al ritorno degli impianti da sci e per l’innevamento artificiale sui 1.682 metri del Monte San Primo in provincia di Como. Questa petizione intitolata “Salviamo il Monte San Primo” era stata lanciata dai Giovani Democratici di Como a fine luglio per opporsi al progetto “OltreLario: Triangolo Lariano meta dell’outdoor”.

Il superamento delle mille firme viene definito “un risultato importante, raggiunto in poche settimane d’estate, che testimonia come molte persone concordino con noi sul fatto che il progetto voluto dal Comune di Bellagio e dalla Comunità Montana del Triangolo Lariano sia anacronistico, dannoso per l’ambiente e un assurdo spreco di soldi pubblici”.

“Cinque milioni buttati al vento per la realizzazione di piste da sci, impianti di risalita e cannoni per l’innevamento artificiale a meno di 1500 metri di quota, laddove non solo non nevica più, ma diventa sempre più complicato raggiungere una temperatura vicina allo zero, con un prevedibile spreco di energia e di acqua, con buona pace di quelle regioni che, in questi giorni, hanno dovuto chiudere i rubinetti per l’irrigazione dei campi a causa dell’enorme siccità”, continua la nota.

“Progetti come questo, politiche come questa, nell’epoca che stiamo vivendo, non dovrebbero più esistere – aggiungono i GD – Ed è per questo che ci siamo fortemente opposti, trovando, in queste prime settimane, il sostegno e il coinvolgimento di tante persone. A tutte loro, va il nostro più grande ringraziamento. Noi, dal canto nostro, non resteremo fermi”. La raccolta firme prosegue a questo link.

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