E’ stasto un successo, secondo i dati diffusi dagli organizzatori del comitato No Canturina Bis, il banchetto di sabato 22 gennaio per la raccolta di firme contro il progetto della nuova Canturina Bis. Organizzato a Figino Serenza, il gazebo – in una giornata decisamente gelida – ha visto l’affluenza di quasi 400 persone.
“Oltre alle firme raccolte è stata una bella giornata di chiacchiere e socialità che in questo periodo sono più che mai necessarie – segnalano i promotori – Per noi questa è già una vittoria, ma non ci fermeremo. Per chi non è riuscito a passare oggi faremo altri banchetti nelle prossime settimane e vi diremo dove si potrà firmare”.
Come noto, la contrarietà all’opera – che ha l’obiettivo di fuidifcare il traffico nel centro di Cantù e migliorare il collegamento tra Mariano Comense e Como – poggia su molti punti ma in particolare dal passaggio della nuova strada dal Parco regionale delle Groane e della Brughiera.
“Secondo il progetto la strada dovrebbe unire corso Europa all’asse della Novedratese – spiegano i contrari – I tracciati individuati in fase di studio sono 3. Per i tecnici incaricati dalla Provincia la variante “Gronda” è quella che soddisfa al meglio i parametri tecnici, economici ed ambientali”.
“La verità è che questa soluzione avrebbe invece un impatto enorme, distruggendo aree naturali tutelate, boschi e prati del Parco regionale delle Groane, senza risolvere il problema del traffico a Cantù – hanno ulteriorment emesso nero su bianco gli aderenti al comitato per il no – Traffico che potrebbe essere risolto potenziando i mezzi pubblici, attuando l’integrazione ferro-gomma nei pressi delle stazioni e migliorando i servizi della gronda ferroviaria Como-Lecco in primis”.
Per quanto riguarda i costi stimati, variano dai 170 ai 240 milioni di euro a seconda della variante considerata, in particolare 195 milioni per la variante Gronda. Questi soldi, tra l’altro, non sono disponibili (ne sono stati stanziati solo 95).
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Si continua a discutere su singoli progetti senza pensare a un piano integrato di viabilità per l’intera provincia. Un intervento a Cantù, piuttosto che a Mariano o a Fino Mornasco influisce sui flussi di traffico del canturino e a seguire sugli accessi a Como e sulla viabilità della Briantea e delle altre dorsali. Alla fine, no alla Canturina bis, no alla bretella Albese-Lipomo, no a tutto ciò che non si vuole avere sotto casa, comporta un insieme di piccole “non” soluzioni che non risolvono il problema complessivo.
Il traffico sarà più leggero per pochi mesi, un anno forse, poi la strada si riempirà, si formeranno code e le macchine e camion torneranno a passare da Cantù. E saremo daccapo, però con una tangenziale in più e con una delle ultime aree verdi in meno.
400 firme contro almeno 40000 persone che la desiderano per finalmente alleggerire il traffico…
Successo???