Confcommercio ha rinnovato gli organi Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) di Como. Il nuovo Consiglio direttivo risulta così composto: presidente, riconfermato, è Giovanni Ciceri.
Ecco le altre cariche:
Elli Mauro (Il Cantuccio – Albavilla) – Vice Presidente
Bassi Morena (Trattoria Garbatona – Gravedona)
Bencini Paola (Bar Bencini- Inverigo)
Casati Alberto (Gelateria Luisita – Como)
Cuomo Stefano (Ristorante Da Rosa – Capiago Intimiano)
De Ascentis Davide (Krudo – Como)
Fossati Fabio (Trattoria Edda – Inverigo )
Galliani Danilo (Caffe’ Degli Artisti – Anzano Del Parco)
Gambotti Gianmaria (Crotto Del Sergente – Como)
Luppi Fulvio (Enoteca Catering – Figino Serenza)
Mazzola Simone (Il Garibaldi – Cantu’)
Mazzucchi Massimo (Wine Faschion Cafe’ – Gravedona )
Nogara Claudio (Albergo- Ristorante Sole – Mariano Comense)
Sibona Patrizia (Il Grillo – Capiago Intimiano)
Prossimamente – tra gli obiettivi del nuovo direttivo e anche attraverso la Federazione Regionale – verranno fissati degli incontri con Ats al fine di definire criteri e norme applicati nella vigilanza. Il territorio provinciale comasco ha infatti diverse Ats di competenza a secondo della zona e “una uniformità di controlli è ritenuto un principio fondamentale per avere delle regole ben definite non soggette ad interpretazioni. Un’altra azione importantissima è un dialogo continuo con le scuole al fine di avere un personale qualificato in un momento di estrema difficoltà a reperirlo”.
“La formazione scolastica si deve poi consolidare all’interno delle strutture con dei progetti di crescita al fine di avere un futuro con addetti al settore professionalmente validi ad affrontare i cambiamenti che sta subendo il comparto della ristorazione – recita la nota – Un altro argomento trattato sarà la richiesta di defiscalizzazione che permetterà alle attività di poter assumere dipendenti, con un risparmio di costi fissi che sarebbe un tocca sano dopo la pandemia. Altro argomento trattato è stato quello della Movida, portato a volte all’eccesso, da parte di residenti nelle zone dove c’è una concentrazione di attività”.ì
“L’intento è quello di trovare il giusto equilibrio fra il lavoro di bar e ristoranti e il rispetto della quiete pubblica – è la conclusione – Ultimo argomento ma non meno importante è il problema della desertificazione commerciale: occorre reagire per dare una prospettiva diversa alle nostre città che rappresentano un patrimonio da preservare e valorizzare. Le direttrici sono tre: un progetto di rigenerazione urbana, l’innovazione delle piccole superfici di vendita e una giusta ed equa web tax per ripristinare parità di regole di mercato tra tutte le imprese”.