Unanime via libera in Consiglio regionale alla mozione che sollecita la Giunta regionale a farsi parte attiva nel confronto con le compagnie telefoniche “affinché pongano rimedio quanto prima alla mancata o scarsa copertura delle reti telefoniche mobile e internet in alcune zone critiche della Lombardia e assicurino una adeguata estensione del segnale all’intero territorio lombardo”.
Il documento, presentato dal capogruppo di “Lombardia Ideale–Fontana Presidente” Giacomo Cosentino e sottoscritto dal Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi e dalla Vice Presidente Francesca Brianza, raccoglie le numerose segnalazioni pervenute da cittadini e amministratori locali e chiede alla Giunta di attivarsi presso le compagnie telefoniche, il Ministero competente e tutti gli organi interessati, affinché vengano mappate e connesse le cosiddette “aree bianche” ancora presenti in Lombardia.
“In questo momento caratterizzato da grandi investimenti -evidenziano Cosentino, Fermi e Brianza– è importante che Regione Lombardia concentri gli sforzi su queste aree, spesso considerate erroneamente periferiche. Utilizziamo i fondi del PNRR per mettere in atto una campagna di digitalizzazione attraverso una mappatura puntuale delle aree scoperte dalla rete internet e di telefonia. Il problema che segnaliamo –proseguono Cosentino, Fermi e Brianza– ha diverse ricadute di rilievo in alcune aree particolari della nostra regione soprattutto in termini di sicurezza: basti pensare agli automobilisti così come agli escursionisti e agli sportivi impegnati in zone montane, dove maggiori sono i rischi di incidenti. E’ essenziale –sottolineano– garantire sempre la possibilità di chiamare eventuali soccorsi. Senza dimenticare che soprattutto in questa fase storica, con lo svilupparsi dello smart working, molte persone stanno per parecchi giorni lontano dai propri uffici e hanno necessità di disporre di una rete adeguata, essenziale anche per garantire a ogni cittadino l’accesso ai servizi erogati dalla pubblica amministrazione. Queste infrastrutture tecnologiche -concludono Cosentino, Fermi e Brianza– sono altresì fondamentali per prevenire lo spopolamento dei nostri territori più critici e per renderli appetibili non solo da un punto di vista abitativo ma anche per favorire l’insediamento di nuove attività produttive”.
Tra le aree che non godono di una copertura adeguata, si segnala in particolar modo la provincia di Varese. Nell’alto varesotto, in alcuni chilometri del tratto della Strada Statale 233 che collega Varese con la Svizzera, sulla quale transitano ogni giorno migliaia di veicoli, il segnale è del tutto assente ed è accaduto più volte che alcuni automobilisti coinvolti in incidenti stradali per chiamare i soccorsi abbiano dovuto camminare a bordo strada fino ad arrivare a un punto in cui vi era copertura: inoltre, in occasione del grosso incendio che ha colpito i boschi della Valganna e del Parco del Campo dei Fiori nel gennaio 2019, i coordinatori delle squadre antincendio hanno avuto grosse difficoltà a coordinare le operazioni di spegnimento.
Sempre nella zona dell’alto varesotto ci sono Comuni e parti del territorio in cui è carente il segnale telefonico, e tra questi si segnalano i Comuni di Valganna, Agra, Curiglia, la Val Veddasca, la Val Dumentina, il tratto di strada che collega il Comune di Ponte Tresa (VA) con quello di Luino oltre ad alcune zone della Valceresio. Tali problematiche si presentano anche in alcune frazioni di Varese città quali Velate, Rasa e Sacro Monte.
Analoga situazione si verifica nelle porzioni dei Comuni di Tradate, Venegono, Castelnuovo Bozzente, Binago e Beregazzo con Figliaro che fanno parte del “Parco regionale della Pineta di Appiano Gentile e Tradate”, sia del tradatese (in provincia di Varese) sia dell’Olgiatese (in provincia di Como).
Esistono anche tante altre zone della Lombardia dove sono stati segnalati problemi simili, come alcune località site in Comuni dell’Alto lago di Como a cui se ne aggiungono altre di Comuni lacuali come Laglio, nel Comune di Cene (BG), in tutta la tratta tra Guidizzolo e Mantova (SP236 Goitese) e sulla SP83 tra Castiglione delle Stiviere e Lonato, nonché in molti Comuni e territori della dorsale orobica.
L’Unione Nazionale Comuni, Comunità ed Enti Montani (UNCEM) da tempo sta sottoponendo agli enti preposti la mappatura di tutte le zone nelle quali si evidenziato tali criticità e ha chiesto al Ministro Colao di destinare anche alle zone montane (e non solo ai centri urbani) i fondi del PNRR finalizzati al contrasto del digital divide.