La linea tram-treno del Luganese non sembra voler partire. Problemi, ritardi e costi lievitati stanno infatti rallentando l’iter realizzativo di un’opera avveniristica.
Dopo il ritardo nell’inizio dei lavori – non si partirà prima del 2027 – ora infatti si deve far fronte a un innalzamento considerevole dei costi.
Come riportato da LaRegione infatti si apprende che «si sono concluse le preannunciate verifiche sul preventivo dei costi, che era stato elaborato a suo tempo nell’ambito del progetto definitivo. Le verifiche effettuate prospettano un incremento dei costi tale da richiedere un aggiornamento del finanziamento dell’opera», ha spiegato la Rttl Sa, società che gestisce i lavori del progetto.
Le cifre, per ora, non sono state ancora confermate, ma sempre secondo LaRegione i 490 milioni annunciati lo scorso autunno sarebbero lievitati di oltre 200 milioni.
Quindi ora la palla ritorna alla politica perché “La Confederazione che tramite il fondo Prossif (destinato all’ampliamento graduale del sistema ferroviario svizzero) copre circa il 58% dei costi totali, il Cantone che copre il 36% e Flp Sa che finanzia il restante circa 6%».