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Coronavirus – Centro operativo di Como, primo mese: 3.100 chiamate, 500 servizi tra farmaci e spesa

L’attività del Centro operativo comunale di Como, attivato per l’emergenza Coronavirus, è arrivata al primo mese. Palazzo Cernezzi ha dunque diffuso un primo bilancio, almeno in termini numerici.

Ecco i numeri principali di questo primo periodo.

Le chiamate ricevute sono state 3.100 chiamate,, così suddivise:
– Oltre 1.900 per informazioni (sulla mobilità, gli esercizi commerciali aperti, le forniture di mascherine);
– 340 per richiesta di effettuare la spesa
– 140 per richiesta di farmaci

Le altre richieste hanno riguardato il rimpatrio di cittadini, il sostegno economico a meno abbienti, la fornitura di pasti pronti.

Più di 70 sono state le valutazioni effettuate dai Servizi Sociali.

Presso il Centro Operativo Comunale, con le sue funzioni di assistenza e informazione alla popolazione e di volontariato e segreteria, sono impiegati, dal lunedì alla ‪domenica, dalle 8.00 alle 20.00‬, personale della Polizia locale, educatrici degli asili nido comunali e volontari di Protezione civile. Il tavolo è collegato in forma telematica, al fine di ridurre gli assembramenti di persone, con i Servizi sociali del Comune e con la Croce Rossa Italiana.

In un mese di attività sono stati svolti più di 500 servizi di consegna farmaci e spesa da parte di Croce Rossa, mentre le organizzazioni di Protezione civile, Gruppo Comunale di Protezione Civile di Como, Colline Comasche Onlus, VAB Lombardia, in collaborazione con Banco di Solidarietà e Siticibo, con più di 450 giornate/uomo di impiego e l’organizzazione per la distribuzione delle 21.000 mascherine destinate alla cittadinanza, hanno dato un importante apporto al servizio, consegnando anche la spesa ai meno abbienti e svolgendo servizi di logistica.

«Il Centro Operativo si sta rivelando uno strumento fondamentale per la gestione dell’emergenza sanitaria – spiega l’assessore alla Polizia locale e Protezione civile Elena Negretti – con le attività di ricezione dei bisogni, di informazione e di organizzazione dei servizi sul territorio”.

“Dai numeri relativi a questo primo mese di attività – aggiunge Negretti – si rileva di particolare importanza anche la possibilità di avere un contatto diretto e sicuro a cui potersi rivolgere per dubbi e richieste di informazioni. Ringrazio sinceramente il personale e i volontari che si sono impegnati in prima persona, ciascuno con le proprie competenze, per essere realmente vicini alla cittadinanza».

Il servizio proseguirà anche oltre il termine dell’emergenza nel caso in cui se ne rilevasse la necessità.

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