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Nuovo stadio, Varese ci prova: ecco il progetto. A Como il futuro Sinigaglia si svela tra un mese

Tra un mese, anzi meno, entro il 14 dicembre secondo quanto dichiarato recentemente a La Provincia da Mirwan Suwarso, il Como 1907 avrà in mano gli studi di fattibilità commissionati qualche mese fa. E allora comincerà la vera partita per avere un Sinigaglia completamente rinnovato, soprattutto nell’ottica di un’eventuale promozione della squadra in Serie A. Ma il tema degli impianti è caldo in tutta la Lombardia, dal gioiello che si sta ormai compiendo a Bergamo fino alla vicina Varese che proprio in queste ore è stata grande protagonista su questo fronte.

Al Palace Hotel della Città giardino, infatti, due giorni fa si è tenuta la conferenza stampa del Città di Varese (la società calcistica che ora milita in D) che, in collaborazione con Aurora Stadium (l’immobiliare che sta già realizzando un’operazione simile a Caserta), ha presentato il nuovo progetto legato allo stadio Franco Ossola, con documentazione già depositata in Comune.

Per realizzare il nuovo stadio l’investimento stimato si aggira sui 45 milioni di euro, che sarebbero reperiti da privati o fondi. La capienza del nuovo impianto sarebbe portata almeno al minimo richiesto per la Serie A, ossia 12mila posti, con la possibilità però di arrivare fino a 16mila. Prevista anche una torre ellittica dove potranno trovare spazio 8 mini alloggi che potranno essere usati come foresteria. Quindi 4 spogliatoi, parcheggi per 500 posti auto e spettatori più vicini al campo con l’addio allo storico velodromo varesino. E’ stata quantificata – in linea di massima – una possibile tempistica, sebbene vada rimarcato che l’amministrazione comunale varesina non si è ancora espressa in alcun modo: un anno di procedura burocratica, con poi 30 mesi di lavori in varie fasi, permettendo però sempre lo svolgimento delle partite (pur con ovvie limitazioni per gli spalti). Le strutture fondamentali per il nuovo stadio sarebbero prefabbricate.

 

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5 Commenti

  1. Bisognerebbe progettare strutture multidisciplinari, sia nella visione di costi e ricavi, sia nel risparmio dell’uso del suolo. Indipendentemente dal fatto che la squadra sia nella massima serie o in promozione.

  2. L’importante è che il comune, la provincia ecc non ci mettano un euro!
    Le squadre di professionisti si paghino gli stadi e io dico si paghino anche i servizi di sicurezza comprese le forze dell’ordine impiegate durante le partite

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