Pubblichiamo il racconto di un lettore (inviato a redazionecomozero@gmail.com) dal passaggio a livello tra le piazze Verdi e del Popolo. Alla già lunga attesa si aggiunge il meccanismo che non fa più alzare le sbarre, dopo poco il caos tra pedoni e auto. Ecco quanto ci scrive:
Buongiorno, scrivo per segnalarvi la situazione a cui ho assistito (anche) oggi in prossimità del passaggio a livello di Piazza Verdi. Come d’abitudine, passa il treno diretto a Como Lago, ormai sappiamo che dobbiamo attendere quello in direzione opposta. Che poco dopo arriva, puntuale. Ma le sbarre non si alzano. Poco male, so che a volte occorre un minuto dopo il passaggio del treno. Ma i minuti diventano cinque, dieci, quindici…poi non so, ero in bicicletta e ho deciso di circumnavigare la Stazione. Spero che per questa sera alle 18, quando rientrerò a casa, il problema sia risolto.
La cosa su cui vorrei soffermarmi è ciò che ho visto in quei quindici lunghissimi minuti. Un anziano, sotto il sole battente, dopo aver resistito dieci minuti ha attraversato, col suo bastone, i binari. A seguire, giovani e non più giovani. Le macchine hanno intrapreso manovre pericolosissime per uscire dall’imbottigliamento. Lunghissime file in entrambi i sensi di marcia. Tutto questo mi ha portato ad una considerazione. Mi sembra di ricordare che il presupposto per ordinanze del Sindaco siano situazioni di grave pericolo per l’incolumità pubblica. Prima che ci scappi il morto, forse sarebbe il caso di intervenire, invece che con il referendum, con una bella Ordinanza che interdica il passaggio dei treni fra Borghi e Como Lago. Perché se un servizio pubblico si trasforma in un disservizio pubblico, fra l’altro con evidenti ripercussioni sulla sicurezza pubblica, allora forse ne possiamo fare a meno.
Giovanni Iabichino
10 Commenti
Sarebbe sufficiente che non le abbassassero ore prima e che le rialzassero qualche ora prima, quelle sbarre. Ne gioveremmo tutti, l’ambiente in primis.
i treni devono arrivare a COMO LAGO, è storico. la soluzione del passaggio a livello va studiate e REALIZZATA dagli uffici competenti con Trenord. i treni arrivano a lago da SEMPRE:
Sottopassaggio per i veicoli in transito no?
Concordo con Giorgio.
Quel tratto è bellissimo in treno, fantastico per il turista che arriva in città… personalmente mi piaceva pure da pendolare.
Poi si, quei tre passaggi a livello sono scomodi, ma si possono trovare soluzioni migliori che non chiudere la tratta.
Se ci passi tutti i giorni non ci vuole molto per imparare gli orari e sapere quando si può passare, altrimenti si aspetta … Ecco ogni tanto fermarsi ed aspettare un attimo senza lamentarsi non sarebbe male
Ma cosa ci fa nel 2023 un passaggio a livello li???? A prescindere da tutto eh
Ecco si facciamo meglio, eliminiamo la ferrovia, così i problemi sono risolti alla radice, e visto che ci siamo siccome numerosi pedoni vengono travolti quando attraversano la strada, vietatiamo gli attraversamenti , e siccome un sacco di gente muore x scontri in autostrada, chiudiamo le autostrade…
Aggiungerei che siccome la gente annega bisognerebbe riempire il lago.
Una domanda: tra le varie soluzioni che vengono proposte un giorno sì e l’altro pure non mi pare di aver mai letto l’ipotesi di un sottopasso ciclopedonale. È stata mai proposta?
Gli spazi non mancherebbero.
Pensare di fermare i treni a Borghi mi sembra una soluzione cieca e poco intelligente, vista la funzione di interscambio che Como Lago svolge con autobus, funicolare, battelli. Per non parlare del valore turistico della tratta Borghi – Lago, meravigliosa e credo quasi unica al mondo.
Basta pensare sempre in ottica auto-centrica!
Premessa ottima, conclusione inqualificabile.
tutti i giorni, più volte al giorno, capita questa situazione, con le sbarre abbassate il tempo di fare passare entrambi i treni, sia quello con destinazione Milano che quello in arrivo a Como lago – il fatto è che il tempo è ingiustificativamente lungo – passano svariati minuti tra un treno e l’altro e le sbarre rimangono giù. è possibile che non si possa fare nulla?