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Como sogna il parcheggione in Ticosa, Pavia porta l’ex Necchi nel futuro: Supernova, quartiere car free

Mentre Como, dopo 42 anni dalla chiusura dell’ex tintostamperia, ancora vede al centro del dibattito il futuro dei 40mila metri quadrati dell’ex Ticosa (peraltro ancora non completamente bonificata e per cui uno dei massimi obiettivi possibili sembra essere ancora un “parcheggione”), in Lombardia spunta un altro caso, se non uguale, certamente stimolante per un confronto.

Siamo a Pavia, nell’area privata ex Necchi, a pochissima distanza dal centro, sugli 11 ettari dismessi da 20 anni in cui l’azienda sfornò per anni le celeberrime macchine da cucine.

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Ebbene, qui sorgerà Supernova, il nuovo quartiere di design sostenibile che peraltro – come omaggio al passato – prende proprio il nome dall’iconica macchina da cucire premiata a suo tempo con il Compasso d’oro. Il progetto, invece, riguarderà la conversione di 11 ettari di terreno dismessi da 20 anni dopo la chiusura della storica fabbrica. La bonifica e la messa in salubrità dell’intera zona sono già state avviate, l’obiettivo finale è connettere università, ospedali, ed istituti di ricerca scientifica pavesi con Milano, grazie alla vicina stazione del passante ferroviario s13 di Trenord, mentre la periferia verrà collegata al centro città e al Naviglio.

Il cronoprogramma per la riqualificazione del sito è messo nero su bianco: a brevissimo la società che ha acquistato l’area e la sta recuperando, la Pv01Re Srl, inizierà le demolizioni dei vecchi edifici ancora presenti sull’area (fatta eccezione per l’antica ciminiera, simbolo del passato industriale di Pavia), mentre a inizio 2023 partiranno i lavori per la realizzazione del nuovo quartiere.

La società che ha rilevato l’area all’asta per 4,8 milioni di euro, ha firmato un accordo con lo studio internazionale Arup.com per il progetto di rigenerazione urbana in un luogo in cui sono stati impiegati oltre 7 mila pavesi. Nel quartiere Supernova (ribattezzato “car free”, senza auto al suo interno) sorgeranno palazzine (anche per residenze destinate agli studenti), attività commerciali, spazi verdi e per la pratica di sport all’aperto, piste ciclabili, due piazze, un viale pedonale che attraverserà l’area diagonalmente, una strada carrabile sul perimetro, e parcheggi interrati a servizio dei vari negozi.

Ma non è finita qui. Perché lo stesso gruppo proprietario dell’area Necchi, ha appena vinto il bando pubblico promosso da Sistemi urbani, società di Ferrovie dello Stato per il recupero del vecchio scalo ferroviario di Pavia. Una superficie di circa 90mila metri quadri da rigenerare, che diventerà un nuovo spazio per giovani e le famiglie. Il team selezionato è Pavia Next Gen, progetto proposto dal raggruppamento costituito da Heliopolis Urban Regeneration S.p.A., Fri-El Green Power S.p.A. e Museum S.r.l (ora Supernova) che si è concentrato sulle nuove generazioni e la possibilità di rendere attrattiva Pavia anche grazie alla rapida connessione ferroviaria con Milano.

 

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3 Commenti

  1. Mi sembra che qualche candidato abbia già espresso il proprio parere:
    Molteni = Comune
    Rapinese = asfalto
    Bartolich = x il pubblico ????
    Graziani = non pervenuto
    Matrale = non pervenuto (quasi impossibile avere una proposta, simil 5S)
    Minghetti = proposta presentata (Formazione, Sviluppo, spazio verde, Santarella Cultura,
    Park interrato).
    Meditate.

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