Dapprima un esperimento limitato al periodo estivo, fortemente voluto dall’allora nuova Giunta Lucini, che era stato accolto positivamente da residenti ed esercenti della zona.
Era il 2012 quando piazza De Gasperi venne pedonalizzata per consentire lo svolgimento di eventi estivi serali con tanto di palcoscenico, da luglio a settembre. Poi la decisione di liberare la piazza dalle auto definitivamente, nel 2015, con l’accesso consentito solo per il transito a passo d’uomo ai mezzi autorizzati per i passi carrai. La posa di panchine e piante, (anche del famoso “ghiaietto” mai troppo amato e sopratttutto all’inizio molto contestato) e infine i tavolini dei locali per accogliere i clienti all’aperto. Tavolini che ora, a causa delle restrizioni anti-Covid sui posti al chiuso, sono ossigeno per bar e ristoranti poiché consentono loro di lavorare.
“Per le nostre attività, la pedonalizzazione della piazza è stata sicuramente utile – così Stefano Latassa, già general manager del bar Giuliani e che da poco ha aperto il nuovo ristorante Platea, sempre in piazza De Gasperi – ci ha permesso di mettere i tavolini e in un periodo come questo si è rivelato ancora di più un vantaggio”.
Per quanto riguarda i parcheggi sottratti alla piazza, aggiunge: “I posti auto sono comunque pochi nella zona, penso a quelli in viale Geno, e a Como in generale. Lasciare la piazza aperta al traffico avrebbe creato disagi, anche i residenti ne hanno giovato”.
Ma, proprio in merito ai clienti che dal 2015 non possono più parcheggiare nella piazza, conclude: “Molti erano abituati ad arrivare in piazza De Gasperi, lasciare l’auto comodamente vicino ai locali e poi fermarsi a bere o mangiare qualcosa. Penso agli svizzeri, ai tanti habitué che magari all’inizio venivano meno frequentemente proprio perché non potevano parcheggiare. Ma è tutta una questione di abitudine, starebbe meglio anche viale Geno libero dalle auto”.
Croggi-De Orchi: sogni in sosta
Dopo la pedonalizzazione di piazza De Gasperi, che sia la volta delle vicine De Orchi e Croggi?
La proposta era stata portata in aula già nel 2019 dai consiglieri del Pd Patrizia Lissi, Stefano Fanetti e Gabriele Guarisco con una mozione che chiedeva appunto di togliere le auto e riqualificare le piazze con eventi. Ma cosa ne pensano gli esercenti?
Abbiamo chiesto un parere a Flavio Grisorio titolare del bar Lario: “Di parcheggi qui ce ne sono pochi e sono sempre pieni, insomma ci sarebbero dei pro e dei contro – ci dice – se si vuole dare spazio alle attività per mettere altri tavoli è un’idea che può funzionare, se ci devono solo mettere altre panchine non servirebbe a molto. Dare qualche spazio in più ai locali sarebbe utile, anche solo d’estate o per sei mesi”.
Ancora, l’ex assessore alla Mobilità Vincenzo Bella aveva ipotizzato la pedonalizzazione totale di viale Geno. “Pedonalizzare il viale è utile anche solo nel fine settimana, magari regolarizzando gli accessi per chi deve arrivare in fondo al viale – così Flavio – si dovrebbe però sistemare il marciapiede e valorizzare il lungolago”.
2 Commenti
Pienamente d’accordo…. io ricordo un progetto di molti anni fa che ipotizzava lo spostamento dei mercati nell’area ex Ticosa, con la realizzazione di un parcheggio interrato…. magari fosse stato realizzato allora!! Si erano opposti gli stessi ambulanti perché non volevano “decentrare” il mercato.
È curioso che diventi notizia il favore con cui molti operatori parlano della Zona a Traffico Limitato nella nostra stupenda città. Nessuno potrebbe mettere in discussione l’eliminazione del traffico a Piazza Navona o a Bergamo Alta o nel centro di Siena e Firenze. È evidente che è molto meglio godersi un aperitivo all’aria aperta in un bellissimo posto senza il rumore e gli odori del traffico, piuttosto che guardando dalle vetrine di bar e ristoranti le gimcane delle auto. Proprio questa sorpresa è la dimostrazione che a Como gli interessi di una piccola minoranza condizionano quelli della maggioranza. Se non fosse così, non si spiegherebbe per quale motivo pur di non perdere quattro posti auto c’è chi boicotta la ciclabile oppure non ci sarebbe il caos delle bancarelle sotto le mura. Speriamo che esista qualche candidato Sindaco che abbia voglia di uscire dagli schemi del quieto vivere e che proponga finalmente lo spostamento fuori dalla convalle del mercato coperto e delle bancarelle. Non solo per il traffico ma anche per dimostrare a tutti che una minoranza chiassosa di fronte al buon senso, può solo fare chiasso.