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Piazzette, ciottoli e portici: nel borgo storico che domina il Lago di Como il simbolo è il gatto

Affacciato, anzi, a strapiombo sul Lago di Como c’è un borgo piccolo e dal nome a suo modo evocativo: Pigra, il paese nascosto spesso nascosto tra la nebbia e le nuvole. Ma quando il cielo si apre, un gioiellino che risplende e domina il Lario dall’alto, ben annidato nel verde della Valle Intelvi.

Pigra dall’alto (Wikipedia)

Duecentoquaranta abitanti, 881 metri d’altezza, Pigra è effettivamente adagiata pigramente sui monti comaschi perché lì tutto scorre senza fretta, con la calma dei forti. Una comunità che ha sempre preferito rimanere da sola, quasi per non farsi contaminare da tutto ciò che viene dall’esterno. Racconta una vecchia storia che addirittura, quando gli abitanti della sottostante Colonno provarono a salire in paese per conquistare qualche donzella, vennero ricacciati a colpi di doppietta sulle sponde del lago.

Come molti paesi di montagna, anche Pigra ha visto calare drasticamente il numero di persone che risiedono tra le sue vie. Oggi infatti i residenti sono poco più di un terzo rispetto agli inizi del ‘900 (si è passati da quasi 650 abitanti a poco più di 200). Resistono però legami e tradizioni, ad esempio quella che – come accade anche in altri paesi intelvesi – associa gli abitanti a un simbolo, nel caso di Pigra il gatto. E i “gatti di Pigra” sono immortalati dal concorso fotografico che orna le facciate del paese.

Presente e attivo il volontariato che ad esempio, grazie al gruppo Non ti scordar di me protagonista nel recupero e restauro di opere d’arte nelle nostre chiese e della Società Operaia, fondata nel 1877 per il mutuo soccorso e di cui Giuseppe Garibaldi ne era socio onorario. Un tempo era il cuore del paese. Ospitava la latteria al piano terra e la sala del teatro e delle riunioni al primo piano. Il secondo piano ospitava invece l’asilo, le scuole.

Altra particolarità di Pigra è la funivia che da Argegno, sulle sponde del Lago, si inerpica tra boschi e cielo per portare gli abitanti e i turisti a godere del paesaggio. L’impianto, però, spesso è afflitto da problemi di manutenzione e personale e affronte lunghi periodi di ferma (nel momento in cui scriviamo la riapertura è ipotizzata entro la tarda primavera-estate 2024). Diciamo che quando il servizio c’è, anche solo per la vista che offrono i pochi minuti di viaggio, è impagabile.

Da qui si visita il grazioso centro storico del paese, in un susseguirsi di suggestive stradine e scalinate in acciottolato, piccoli portici, vicoli e corti, passando da Piazza Unione, Piazza Libertà, il Paneè da l’Alp, Piazza Roma e il Curt da Marc. Il percorso prosegue con la visita al cimitero e alla Cappella dell’Immacolata e termina al Monumento ai caduti.

Meritevoli di una vista in paese l’Oratorio di San Rocco, di origine rinascimentale e ben restaurato di recente, la Chiesa di Santa Margherita, dedicata alla patrona di Pigra, di probabile origine romanica e poi più volte modificata nel corso dei secoli, passando da due alle attuali tre navate nel 1669. Il presbitero a forma poligonale risale invece al 1757, mentre le tre tele dell’abside raffiguranti il Crocifisso con i santi Carlo e Francesco, i santi Agnese, Antonio Abate, Domenico e l’incredulità di San Tommaso risalgono al ‘600. L’altare maggiore e la volta raffigurante gli Evangelisti e la Gloria dell’Eucarestia risalgono invece al ‘900. Ben conservato anche lo storico lavatoio del paese.

In ultimo, per gli amanti delle passeggiate nella natura e del trekking, da segnalare le diverse possibilità partendo dal centro per scoprire un territorio davvero unico.

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10 Commenti

  1. Conosco molto bene tutta la valle d’intelvi, ho passato più di 15 anni le mie vacanze, a Ramponio per cui l’ho girata in lungo e in largo. Mi è rimasto tutto nel cuore, ad oggi ogni tanto vado per rivivere il bello che mi ha lasciato.

  2. Ci ho passato la mia infanzia e adolescenza era bello ora non c’è più nulla tranne gli abitanti dovrebbero farlo rinascere per avere turismo a partire dalla funivia e negozi a cui accedere per vivere speriamo che cambi qualcosa nella gestione. Il paese e bellissimo ma trascurato da un punto di vista turistico ….peccato

  3. L’ho visitata qualche anno fa, non ci si abitua mai alle bellezze del lago di Como. Merita davvero una visita.
    Peccato per i problemi della funivia che apprendo solo ora, spero venga sistemata presto.

  4. Considero questo articolo importantissimo non solo per turisti ma anche per le nuove generazioni pigresi. Fare conoscere a quest’ultimi parte della storia del bel paese in cui sono nati li dovrebbe, a mio parere, inorgoglire. Non v’è chi non veda quanto sia importante attirare ospiti.

    1. Ho trascorso gli ultimi anni della mia infanzia ed i primi dell’ adolescenza!!.. la porto sempre nel cuore ed almeno una volta all’ anno ci ritorno salendo dalla mulattiera che parte da MURONICO..la consiglio !!!!

  5. Pigra davvero un gioiellino. Come scritto nell’articolo in questo momento la funivia non sta funzionando. Questa situazione dura dall’ottobre 2022. Un grosso calo del turismo e anche un ridotto lavoro x i locali quali bar e ristorante. La funivia di proprietà del Comune ha garantito il servizio con i dipendenti comunali x circa 50 anni…….adesso???????

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