L’attesa per conoscere il destino del piroscafo Patria è quasi terminata. A metà novembre il progetto definitivo per riportarlo a navigare era infatti stato inviato alla Soprintendenza e adesso si attende solo il via libera. Passaggio che, viste tutte le necessarie modifiche presentate nel più recente elaborato, non dovrebbe tardare a compiersi. Dunque, sebbene la storica imbarcazione sia sempre ormeggiata a villa Olmo, e le condizioni di manutenzione siano evidentemente non ottimali, qualcosa si muove. A Villa Saporiti si conta di rivederlo in servizio “per l’estate prossima”, ha spiegato il dirigente della Provincia Matteo Accardi che da sempre segue questa vicenda. Il primo progetto presentato dai soggetti che puntano a gestirlo, che prevedeva l’ipotesi suggestiva di allestire mini crociere da 3 o 4 giorni, è stato bocciato.
“L’idea non è più quella di ricavare 8 stanze per mini crociere ma di organizzare dei viaggi giornalieri a tema – spiega Enrico Guggiari, promotore del piano vincitore del bando per la gestione indetto dall’Amministrazione Provinciale, proprietaria dagli anni Novanta del piroscafo – Questo perché i costi sono purtroppo aumentati a causa dell’immobilità del piroscafo e delle spese sempre in crescita connesse alla manutenzione”.
Dopo il via libera della Soprintendenza si interverrà per capire nel dettaglio come sistemare lo scafo e anche a “verificare la situazione dei motori che non sono mai stati revisionati”, dice Guggiari.
“Per primavera puntiamo a risolvere i problemi e a firmare la concessione necessaria per realizzare il futuro del Patria”. L’intero progetto per rivedere in navigazione il Patria richiederà più di 3 milioni di euro. “Se i tasselli andranno al loro posto con l’approvazione del progetto e con i lavori di manutenzione necessari, le risorse ci sono”, conclude Guggiari.