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“Ampio degrado strutturale”. Via Del Dos, ecco perché il Comune ha chiuso la piscina. Foto e relazione

Tra i vari punti caldissimi nel confronto (teso) tra Comune di Como e Cooperativa Colisseum per il centro di via Del Dos – da cui Colisseum dovrebbe uscire definitivamente alla fine di luglio – c’è anche la recentissima chiusura della micropiscina all’interno della struttura.

Un provvedimento che Palazzo Cernezzi ha motivato così: “Il divieto viene richiesto a seguito dell’esito del sopralluogo effettuato in data 12.07.22 presso la struttura di via del Dos dal tecnico del settore Opere Pubbliche del Comune di Como, il quale attesta che ‘l’ampio degrado strutturale, allo stato attuale, indica una netta diminuzione della capacità portante della soletta laterocementizia causando una forte riduzione del coefficiente complessivo di sicurezza anche in presenza della fitta puntellazione di sostegno presente. Si ritiene necessario procedere alla totale chiusura della Piscina Piccola al fine di tutelare l’incolumità dell’utenza, e di adottare tale provvedimento fino al totale ripristino delle caratteristiche di sicurezza contemplate nelle NTC 2018”.

Ma subito dopo, Colisseum si è rivolta al Tar per contestare il provvedimento di Palazzo Cernezzi, come abbiamo dato conto con l’articolo che alleghiamo qui sotto.

Colisseum, il Comune chiude la piscina piccola ma il Tar sospende il provvedimento. La Coop: “Attendiamo incontro con Rapinese”

Ora, tenendo conto di quanto già comunicato dall’amministrazione, possiamo offrire la relazione integrale redatta dal funzionario tecnico di Palazzo Cernezzi, Alessandro Morandi, dopo il sopralluogo sulla micropiscina di via Del Dos del 12 luglio scorso. Un documento in cui vengono elencati tutti i problemi strutturali e funzionali all’origine dello stop all’utilizzo imposto dal Comune, il tutto documentato anche con diverse immagini.

Di seguito, la relazione integrale.

In data odierna, il sottoscritto Ing. Morandi in qualità di Funzionario Tecnico del Settore Opere Pubbliche del Comune di Como, si è recato su suo preciso incarico, presso la sede della Cooperstiva Sociale “Colisseum” sita in via Del Doss al fine di verificare visivamente lo stato delle solette d’interpiano poste a sostegno della piscina piccola.

Il sopralluogo richiesto è stato effettuato visionando le strutture orizzontali interessate, accedendo alla parte inferiore delle stesse ovvero entrando negli scantinati ed negli intercapedini presenti sotto la costruzione stessa.

In questo modo si è preso atto della presenza nello scantinato posto sotto la piscina piccola, di una puntellazione temporanea di sicurezza progettata dall’Ing. Mario Domenico Salandi nel 2020.

Allo stato attuale, dopo oltre due anni dal progetto di consolidamento temporaneo sopra enunciato, ho avuto modo si rilevare che tutte le armature in acciaio ad aderenza migliorata costituenti le solette laterocementizie d’interpiano che sorreggono la soprastante piscina piccola , appaiono a vista, ovvero senza il giusto ricoprimento protettivo di circa 2/3 cm di CLS, nonchè risultano gravemente ossidate con forte riduzione della sezione utile reagente e quindi della capacità portante complessiva.

L’ampio degrado strutturale, allo stato attuale, indica una netta diminuizione della capacità portante della soletta laterocementizia causando una forte riduzione del coeficiente complessivo di sicurezza anche in presenza della fitta puntellazione di sostegno presente.

Per quanto sopra si ritiene necessario procedere alla totale chiusura della Piscina Piccola al fine di tutelare l’incolumità dell’utenza, e di adottare tale provvedimento fino al totale ripristino delle caratteristiche di sicurezza contemplate nelle NTC 2018.

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23 Commenti

  1. Mah! Un funzionario va perché un dirigente proprio adesso (?) ce lo manda, non passa per caso.
    Comunque, nel verbale dell’ispezione si legge anche:

    “In questo modo si è preso atto della presenza nello scantinato posto sotto la piscina piccola, di una puntellazione temporanea di sicurezza progettata dall’Ing. Mario Domenico Salandi nel 2020.
    Allo stato attuale, dopo oltre due anni dal progetto di consolidamento temporaneo sopra enunciato…”.

    Ecco dopo “oltre due anni” la piscina piccola è ancora su. Sembra quindi che la puntellazione realizzata abbia fino ad oggi svolto bene il suo dovere. Ma il tecnico comunale non ne sembra ora più convinto, sulla base però di un sopralluogo a vista, ossia qualitativo, senza nuove misure, e prove, e nuovi calcoli.
    Restano quindi validi, dato che non ci sono nuovi dati che li contraddicano, quelli precedenti dell’ing. Salandi, progettista della puntellazione. O vogliamo pensare che al TAR abbiano le fette di prosciutto sugli occhi?
    Detto questo la data riportata in calce al verbale è il 12 luglio e tra 19 giorni si chiude. Già è raro che in Italia un dirigente o un funzionario pubblico si prenda una responsabilità, ma in questa particolare contingenza, di scadenze imminenti e accese polemiche, sarebbe stato un inutile atto di puro eroismo.
    Comprendo quindi la cosa, senza però giustificare.

    1. Mi permetto di segnalare che con PEC del 12/07/2022 indirizzata alla pec ufficiale del Comune di Como e all’attenzione di:
      DIRIGENTE SETTORE SERVIZI SOCIALI
      dott.ssa M. Luciani
      luciani.mariella@comune.como.it

      ASSESSORE ALLE POLITICHE SOCIALI
      N. Roperto

      DIRIGENTE SETTORE OPERE PUBBLICHE
      arch. L. Colombo
      colombo.luca@comune.como.it

      DIRIGENTE UFFICIO LEGALE
      Dott.ssa Marina Ceresa
      ceresa.marina@comune.como.it

      SINDACO DI COMO
      A.Rapinese
      sindaco@comune.como.it

      Colisseum ha inviato un aggiornamento e una nuova relazione eseguita da un secondo Strutturista al fine di verificare la tenuta delle opere di puntellamento.
      Ribadiamo che Colisseum ha sempre vigilato con la massima attenzione l’opera a presidio e tutela dell’incolumità degli astanti e lo ha fatto con metodi scientifici.
      Tutto materiale è stato inviato al TAR

      ps La consegna delle opere di puntellamento a spese di Colisseum avvenne con PEC in data 10/02/2020 sollecitata con PEC del 26/02/2020 e da quel dì….nulla (fino al 13/07/2022 guardi un pò il giorno dopo la consegna della nuova perizia!)

      1. Ringrazio per le ulteriori informazioni che cortesemente si sono volute aggiungere. Consegnano un quadro generale più completo e preciso, utile ai cittadini per valutare, senza faziosità, la vicenda in corso.

    2. E certo aspettiamo che crolli per agire… Come il ponte Morandi!
      Puntellatura PROVVISORIA! a casa mia vuol dire che serve a reggere in attesa di sistemare, non che possa reggere in eterno…

  2. Esprimo la mia solidarietà al giornalista Caso, che ha semplicemente diffuso una relazione tecnica redatta da una persona competente. Se ci sono rischi di crollo, è pericoloso continuare ad usare la piscina.

  3. Lei che dice?
    e sulla base di quali considerazioni e documenti il giudice del TAR ha sentenziato?
    Se non ci fosse stata una corposa documentazione prodotta da Colisseum con tutti i rilievi del caso (comprese le foto e le relazioni del Comune di Como), perizie (due per la precisione consegnate agli uffici comunali) lei pensa che il giudice avrebbe dato ragione a Colisseum?
    Così “a vista”!!!
    Leggete bene il pronunciamento del TAR, come la sentenza ANAC…è tutto nero su bianco.
    Piuttosto…perchè non provate a chiedere all’Amministrazione, ai dirigenti e ai tecnici dov’erano quanto nel dicembre 2019 e alla fine del mese di Gennaio 2020 Colisseum consegnò le opere di puntellamento (pagate interamente da Colisseum) chiedendone la verifica dell’esecuzione a regola d’arte e/o eventuale contraddittorio, rimanendo per ben due anni in attesa?
    Nessuno di loro si è mai posto il dubbio?
    Nessuno di loro ha mai inteso chiedersi se questa cosa potesse generare un reale pericolo nei due anni trascorsi?
    Cosa hanno fatto per mitigare il rischio?
    Gli unici che hanno agito, da buon padre di famiglia, a tutela dell’incolumità di tutti gli astanti sono stati gli amministratori di Colisseum, che hanno sempre vigilato con la giusta attenzione, segnalando ripetutamente la necessità di verifiche!!!!

    Ps le relazioni di calcolo strutturale, le perizie e il puntellamento sono stati fatti per VICARIARE la soletta….se oggi è ancora in piedi è per via di un lavoro eseguito a Regola d’arte e per via di qualcuno (due Ingegneri Strutturisti) che si sono assunti il rischio valutandolo adeguatamente e correttamente.
    Sicuramente bisognerà decidere come procedere…..ed è quello che stiamo chiedendo all’Amministrazione Comunale. Un incontro per entrare nel merito, ma ancora a oggi NESSUNA RISPOSTA

  4. La notizia non è l’ispezione sulla piscina e neppure perché è stata resa pubblica, la vera notizia, e dall’articolo si evince, è perché l’ispezione è stata fatta il 12 luglio ben dopo l’emissione del primo Bando. È buona prassi, anche per definire al meglio gli impegni sulla concessione e per tutelare il Concedente e i potenziali Concessionari, ispezionare lo stato dell’immobile, oggetto della Concessione, prima del Bando. Poi sulla base di questo si possono meglio definire oneri e onori dell’Amministrazione Concedente e del Concessionario. Perché incaricare il Funzionario dell’Ufficio Tecnico solo adesso? Hanno avuto una segnalazione da Colisseum? Oppure, vogliono giustificare la mancata proroga? Oppure è il solito pasticciaccio dei Dirigenti del Comune? Oppure? Mah…..

  5. Quel solaio fa paura, invito tutti i competenti tecnici che se la prendono con il giornalista a mandare mogli/mariti e figli piccoli in quella vasca anche tutti i giorni. Le foto parlano chiaro, voi ad minkiam .

  6. Perché il comune di Como,proprietario della struttura, non è mai intervenuto per risolvere alla radice il problema? In realtà la relazione “visiva ” del funzionario,è un atto di accusa verso sé stessi, non nei confronti di Colisseum.

  7. Grazie Emanuele Caso per quanto fa unico che informa almeno io apprezzo perché meglio così che nulla anzi avanti Caso!

  8. Il giornalismo si basa su fatti e notizie, che spesso si nascondono tra le pieghe della documentazione amministrativa di un Comune di cui spesso nessuno si cura.
    E la relazione pubblicata da Comozero è un fatto che costituisce, anche, una notizia preziosa.
    Non si capisce dunque perché invece di complimentarsi con il giornalista che l’ha trovata e pubblicata si preferisca ipotizzare sia tendenziosa soltanto perché a qualcuno può dare fastidio. Certe persone non meritano quella libertà di stampa che oggi fatichiamo tanto a difendere.

  9. Emanuele Caso non è tendenzioso di professione, lo è e basta, secondo una sua struttura molto ben puntellata:

    INFORMARE = CONDIZIONARE

  10. Relazione non pubblica. Viene da chiedere, come l’abbiate avuta. Ma vi pare normale è lecito mettere alla gogna mediatica un funzionario che redige una relazione?!
    Certo chi ve l’ha “girata” lo ha fatto con l’unico intento di fare scalpore e nulla più.
    Fate pena voi e chi è stato.

    1. Altra castroneria epocale: la relazione è assolutamente pubblica e si trova all’albo pretorio del Comune, cioè il posto più pubblico in assoluto dell’amministrazione. Ora se ha finito di insultare sul nulla la ringrazierei.

  11. Il sig. Caso pur di giustificare, blandire, osannare, il suo amato neosindaco si improvvisa anche tecnico strutturista, sostituendosi evidentemente al merito del TAR che ha deciso invece, sulla base di evidenze di professionisti reali, per la sospensiva al provvedimento.
    Provvedimento che si inserisce nel filone narrativo della punizione verso la cooperativa che ha osato evidenziare ad ANAC le problematiche del bando, integrato con quello di dover giustificare le cazzate promesse in campagna elettorale che ora il Sindaco del Popolo si trova impossibilitato a realizzare.

    1. Buonasera, se avesse un nome e un cognome potremmo anche innescare una discussione costruttiva. Come vede io sono reperibile ovunque pubblicamente, qui, sui social, via mail, come vuole insomma. Se poi pubblicare una relazione tecnica del comune di Como significa tutto quel che lei mi attribuisce, non posso che prenderne atto.

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