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Piscina di Muggiò, accusa Legnani (Pd): “Rapinese aveva promesso di spostare i 9 milioni del project financing. Non è successo”

“Era lo scorso maggio quando l’allora candidato sindaco, Alessandro Rapinese, prometteva una variazione di bilancio per spostare i 9 milioni di euro destinati al project financing per la riapertura della piscina di Muggiò”, Così il consigliere comunale del Partito Democratico Stefano Legnani in una nota stampa.

Accusa il consigliere: “La promessa era chiara, le tempistiche anche: entro dieci giorni dall’inizio del mandato. Oggi siamo a circa un mese dal ballottaggio e gli equilibri di bilancio sono stati verificati e approvati nella settimana appena passata. Era l’occasione utile per mantenere la promessa data, entro i tempi, ma della variazione di bilancio per riaprire la piscina di Muggiò nemmeno l’ombra”.

Prosegue Legnani: “Una volta che i riflettori della campagna elettorale si spengono rimane la complessità nell’amministrare una città come Como. Complessità che in 13 anni di consiglio comunale, dai banchi dell’opposizione, dovrebbero essere chiare. Invece vediamo che molte delle promesse della campagna e del programma di Rapinese stanno svanendo – via del Dos, via Anzani, il bando rifiuti, ora la piscina. Dopo le “sparate” rimangono i problemi seri, complessi, che riguardano la vita quotidiana dei cittadini e che meritano delle risposte adeguate, non dei ripieghi “tecnici” men che meno delle giravolte improvvise. In altre parole: una promessa è una promessa”.

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4 Commenti

  1. Bisogna riconoscere che l’antipartitico usa gli stessi trucchi degli odiati partiti. Mille promesse sui temi più svariati e poi alla resa dei conti addio promesse e i temi sono sempre gli stessi. A parte questo, ma il Project financing per la piscina di Muggiò non è stato forse proposto da qualche “potere forte” della città? Vediamo se Rapinese e chi accusava il candidato del centrosinistra di essere strumentale ai “poteri forti”, mantiene la promessa di dar voce al “popolo” contro i soliti “poteri forti” che hanno distrutto la città? Sarà l’ennesima promessa mancata? Ma chissenefrega, ad asfaltare, o meglio a cementificare, questa volta ci penserà chi lo fa di mestiere che con le asfaltature ci guadagnano pure senza bisogno di dire neppure wauuu. E il “popolo”? Si beccherà l’ennesima asfaltatura che questa volta sarà targata “Rapipopolo alla riscossa dei poteri forti” ….😊

  2. Ma questo che parla, pensa che siamo tutti stupidi? Dopo anni di niente, adesso ci spiega lui come risolvere tutti i problemi in 1 mese? Per favore, eviti di farci perdere tempo. Se sono arrabbiati perché hanno perso le elezioni si sfoghino tra di loro..

    1. Se volesse capire, basterebbe leggere l’articolo: è in italiano.

      Se uno promette cose e dà tempistiche “nei primi 10 giorni” giustamente gliene si chiede conto.

      Se lei preferisce chiudere gli occhi, aspetteremo il suo brusco risveglio.

  3. Valutazioni dall’esterno del Palazzo, con la speranza di essere smentiti alla prova dei fatti:
    1) Promesse elettorali demagogiche non mantenute, e forse già all’origine consapevolmente irrealizzabili, tra cui quella evidenziata dal Consigliere Legnani;
    2) Nuove promesse vaghe: “ci stiamo lavorando alacremente”, ma come?
    3) Accuse di illegittimità tutta da verificarsi e offese personali verso i consiglieri di opposizione, a testimonianza della non volontà di costruire un clima di mutua collaborazione e rispettosa partecipazione;
    4 ) Assenza, forse polemica, alla presentazione del Rapporto ISPRA 2022 che assegna a Como il primato nazionale sul risparmio edilizio di suolo, grazie al lavoro serio dei predecessori di Centrosinistra;
    5) Rinunce analoghe ai propositi elettorali di Via Anzani e Via del Doss (finita in Procura);
    6) Rifiuto di valutare progetti alternativi per l’area Ex-Ticosa, più utili e complessi della vaga idea di pargheggione su strada.

    Esempi che dimostrerebbero quanto dietro la propaganda e l’arroganza verso gli avversari non vi fossero, in realtà, propositi elettorali adeguatamente verificati. E se, come si suol dire, il buon giorno comincia dal mattino c’è di che preoccuparsi per il futuro della comunità.

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