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Piscina di Muggiò, tuffo nell’ottimismo di Galli: “Riapertura entro fine ottobre, non oltre”

Dopo mesi e mesi di attesa, parrebbe esserci una svolta nella spinosa questione relativa alla chiusura (e tanto attesa riapertura) della piscina di Muggiò.

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Lo conferma l’assessore allo Sport del Comune di Como Marco Galli che, contattato da ComoZero, rivela: “La riapertura è l’unica strada, abbiamo fatto l’ultimo sopralluogo congiunto il 3 agosto e in queste settimane la cosa è stata un po’ rallentata ma adesso abbiamo ripreso. Unica via per una riapertura temporanea è l’affidamento a Csu, diversamente non ci sarebbero strade percorribili se non una chiusura in attesa di una riqualificazione dell’impianto. Se adesso si riesce a definire il percorso futuro e dopo la valutazione anche a livello economico, io credo che potremmo essere in tempo a riaprire la piscina entro fine ottobre. Ce lo siamo dati come scadenza, dopo tanti mesi di chiusura tirarla avanti ulteriormente non andrebbe bene”.

Una notizia tanto attesa da cittadini e atleti che, da luglio 2019, non hanno più potuto usufruire della piscina cittadina e che è stata più volte al centro di polemiche e contestazioni sia dentro che fuori Palazzo Cernezzi.

 

“Stiamo definendo il percorso che ci ha indicato il segretario, verrà affidato l’incarico a un professionista esterno che faccia della valutazioni sullo stato attuale dell’impiantistica – aggiunge Galli – Di contro, dal punto di vista del progetto, so che ci sono stati ulteriori incontri e verifiche e che i progettisti, a fronte delle richieste di integrazione fatte (sul progetto Nessi&Majocchi Ndr) hanno protocollato le risposte di integrazione. Quindi, siamo in attesa di un’ulteriore valutazione che verrà fatta dal gruppo di lavoro che sta seguendo questo progetto, poi l’ultimo passo sarà la valutazione della Giunta ovvero la volontà o meno dell’amministrazione di accettare il documento e metterlo a gara”.

Dopo la valutazione della relazione del professionista incaricato, ci sarebbe quindi la sottoscrizione di una convenzione con Csu. Gli interventi sarebbero limitati alla parte impiantistica ma, appunto, il Comune sarebbe in attesa della relazione dell’incaricato esterno per valutare tipo di intervento e quadro economico.

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