Dieci disabili gravi, privati della piscina di via Del Dos, alla fine, dopo questi ultimi lunghi mesi contraddistinti da una ricerca spasmodica per un altro impianto adeguato e di polemiche con l’amministrazione comunale per la mancanza di conoscenze adeguate sui relativi bisogni dei soggetti con disabilità, hanno trovato casa. Si tratta di alcuni degli assistiti dell’associazione Thais, presieduta da Pia Pullici, che da ieri hanno trovato una sistemazione nella vasca di Cantù, gestita da Colisseum, la Cooperativa che fino alla chiusura, tra polemiche, gestiva appunto la piscina di via Del Dos.  (tutti gli approfondimenti). “Siamo molto contenti. Qui, infatti, ci sono tutti gli attrezzi e i servizi utili per chi ha disabilità grave come i nostri ragazzi. Qui, a differenza dei luoghi prescelti dal Comune, tutto è approntato a dovere. Abbiamo più volte ribadito che le scelte di impianti effettuate da Palazzo Cernezzi erano lacunose”.

E ciò che Pia Pullici vuole sottolineare è come “gli spazi a Cantù ci siano stati offerti gratuitamente da Colisseum. Un vero gesto di altruismo. Noi ovviamente mettiamo a disposizione sette dei nostri volontari – spiega Pia Pullici – Un vero sostegno per i nostri assistiti, dopo i gravi problemi subiti da tutti noi con lo stop in via Del Dos. Adesso possiamo disporre di 4 spazi di 45 minuti. Per noi è un bene e adesso attendo di sapere anche se altri ex Thais vorranno venire qui”.

Va ricordato come le piscine scelte dal Comune siano l’Eracle di San Fermo e Simpatia a Valmorea. E come di recente siano state presentate queste due opzioni anche ai pazienti di Thais che essendo quelli con disabilità più grave necessitavano però di maggiori servizi. “Ribadisco i nostri non possono andare a Valmorea per evidenti problemi di lontananza e a Eracle perché non ci sono tutti i mezzi necessari. Cantù è idonea. Adesso cercheremo di capire se anche gli altri di Thais, ch hanno ricevuto la comunicazione dal Comune ma non sanno come muoversi, decideranno di venire a Cantù”, spiega Pia Pullici che chiude dicendo come l’approdo a Cantù, quale risoluzione di un problema molto serio “rappresenta un passaggio importante che spero che anche la politica – come ha fatto di recente su questo tema nel suo complesso Barbara Minghetti – prenda ancor più in considerazione”.