Che l’arte di arrangiarsi sia una specialità italica, è fatto arcinoto. Che una tale “virtù” avesse messo radici così salde anche a Palazzo Cernezzi è invece una (mezza) novità. Almeno così fa intendere la mail – piuttosto inusuale – inviata lo scorso 22 gennaio dall’Ufficio sistemi informativi a tutti i dipendenti comunali. Nella comunicazione ufficiale è contenuta una proposta particolare: i “piani alti” propongono ai sottoposti di dare volontariamente una mano all’allestimento dei seggi nelle scuole in vista delle prossime elezioni regionali e politiche del 4 marzo prossimo.
In cosa consiste il “dare una mano” tutti insieme appassionatamente? E’ scritto nei dettagli: venerdì 2 marzo, il dipendente volontario dovrà preparare “le aule e montare le cabine elettorali”, “affiggere dei cartelli indicanti le sezioni elettorali” e infine “preparare l’aula destinata al riposo delle forze dell’ordine (brandine)”.
Il giorno successivo, 3 marzo, è richiesta “presenza nei seggi in tarda mattinata per la consegna delle chiavi agli agenti di polizia locale”. Poi è il turno delle ramazze: “Domenica 4, un passaggio di pulizie in mattinata”, “Lunedì 5, un passaggio di pulizie da effettuarsi entro le ore 14”, “Martedì 6 in mattinata smontaggio cabine, pulizia e ripristino dei locali inutilizzati”.
Insomma, dipendenti volontari al posto di operai, cooperative o imprese specializzate da assoldare e incaricare per il compito. Il tutto per un compenso di “75 euro netti per ogni locale preparato”, tenendo presente che “mediamente per ogni scuola i locali da allestire sono da 4 a 6”.
In tutta la mail non è specificato il perché di questa originale offerta ai dipendenti comunali – tra i quali molti non ricordano precedenti simili – ma la ragione andrebbe comunque ricercata nella recente riduzione del personale in servizio per questo tipo di lavori con contestuale mancata sostituzione.