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Ponte Chiasso, la corsia dei bus resta. “Ma in 2 vie arriva la prima mezz’ora di sosta gratis”

Arriva il no definitivo della giunta comunale alla proposta di circa 150 tra residenti e commercianti di Ponte Chiasso di eliminare la corsia dei bus in via Bellinzona (direzione Dogana) per realizzare una cinquantina di posti auto a rotazione davanti alle attività (qui l’articolo sulla raccolta di firme). A mettere la parola fine al “sogno” di parte del quartiere è stato ieri l’assessore alla Viabilità, Vincenzo Bella.

Diverse le motivazioni illustrate da Bella a sostegno del diniego: innanzitutto il fatto che non è soltanto il Comune che può decidere né per la cancellazione di una preferenziale né, in assoluto, per il collocamento delle fermate. Sono direttamente coinvolti, nello specifico, l’Agenzia del trasporto pubblico, l’azienda interessata (Asf) e nel caso particolare anche il Ministero dei Trasporti visto che la linea che passa da quella preferenziale è internazionale poiché diretta in Svizzera. In virtù di questa pluralità di soggetti – ben poco propensi alla cancellazione della corsia gialle e contrari anche allo spostamento del capolinea in piazzale Anna Frank, come chiesto sempre dalla petizione – difficilmente l’assetto attuale lungo quel tronco di via Bellinzona cambierà (fatto salvo, forse, una modifica della fermata spostata da poco proprio a metà preferenziale, davanti alle bancarelle di un negozio di ortofrutta).

Corsia Ponte Chiasso

Una novità probabilmente più gradita ad attività e clienti del quartiere, invece, potrebbe arrivare per i parcheggi già esistenti sul lato in salita di via Bellinzona. “In questo caso – ha detto l’assessore Bella – abbiamo avviato un’analisi per rivedere le tariffe dei posti sia in via Bellinzona, nel tratto ascendente, sia in via Catenazzi. L’obiettivo è disincentivare la sosta lunga e favorire le attività, dunque potremmo introdurre la prima mezz’ora gratuita”. Resta da vedere, però, se questa concessione dovrà essere controbilanciata da un rincario delle successive ore di sosta, cosa che favorirebbe peraltro la rotazione. Di questo, però, in consiglio comunale non si è ancora parlato.

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Un commento

  1. Un bel palliativo. Ma mi domando: ma il signor assessore non può venire a Ponte Chiasso e rendersi conto dell’incubo in cui si vive parlandone con chi quotidianamente lo subisce?

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