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Caos Regina, Ponzini (Bellagio Boat Service): “Usiamo il lago, più pontili e trasporto aperto ai privati”

Acque sempre più agitate sul lago. Non si tratta delle previsioni meteo incerte di queste ore ma ancora una volta delle polemiche sull’imminente entrata in vigore dell’ordinanza prefettizia studiata per gestire il caos viabilistico lungo la Statale Regina. Solo ieri davamo conto del pensiero di Daniele Galli del Taxi boat service.

A distanza di poche ore un altro addetto del settore Cristian Ponzini che oltre ad avere un servizio di imbarcazioni (Bellagio boat service), è anche ristoratore e proprietario del lido di Bellagio, interviene sull’argomento. “La mia vuole essere una visione di insieme sul turismo e sui problemi connessi. Da poco siamo operativi anche con delle imbarcazioni sul lago e quello che mi preme sottolineare subito è che in questo caso, visto che in queste ore si parla dell’ordinanza prefettizia, c’è stato un reale problema di tempismo sbagliato. Ovvero le soluzioni andavano ponderate e trovate prima non adesso in emergenza. Realtà caotiche e difficili ne esistono diverse anche in altri luoghi. Penso ad esempio a Capri o Portofino. Li, sebbene con lunghi ragionamenti, discussioni e altro, alla fine si è trovato un equilibrio che invece da noi ancora non c’è. Loro però sono partiti per tempo, ci sono voluti anni e molti tavoli di discussione tra i diversi soggetti”.

Quella che dunque ci vuole “è sicuramente una visione di insieme e la giusta tempistica. Di teste pensanti ce ne sono nel nostro territorio, devono poter lavorare”, spiega Ponzini che propone anche alcuni possibili spunti per cercare di invertire la rotta e risolvere i problemi. “Non ho la pretesa di risolvere ciò che non funziona. Mi limito però solo ad alcune osservazioni che magari potrebbero essere utili. Una via alternativa al caos della Regina, mi sembra quasi superfluo dirlo, noi la abbiamo. E quella rappresentata dal lago, sfruttiamolo. Facciamo nuovi pontili, rendiamo condivisibili quelli che già esistono. Allarghiamo magari anche le possibilità dei privati di fare servizio. C’è da domandarsi perché il trasporto pubblico locale debba essere praticamente solo appannaggio dello Stato e di aziende parastatali. Potrebbe essere un primo punto di riflessione. Insomma decentriamo via lago. Cento persone su un pullman lungo una strada stretta come la Regina possono essere un problema, su un battello nel lago non li si nota neanche”.

Anche perché la conclusione è molto semplice e non può prescindere dal fatto che “il sistema turistico ha più classi, Non c’è solo quella a 5 stelle, per i super ricchi ma anche fasce differenti che vanno prese nella stessa considerazione”, conclude Ponzini.

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9 Commenti

  1. Quando il lago era basso basso e si poteva lavorare……..fare qualche attracco in più? Soprattutto per traghetti, immaginate i pulman che salgono ad Argegno o Cernobbio e scendono a Cadenabbia……evitando le strettoie di Sala, Colonno e Ossuccio……
    Poi di corse in più coi battelli ce ne vogliono eccome. Io non sono nessuno, ma chi di dovere si svegli, troppo tempo a parlare e poco a fare.

  2. Eh, finalmente…
    Però l’amministrazione provinciale vuole sbarazzarsi del Patria… visione zero e tutto in mano all’iniziativa privata: che peccato.

  3. Sarebbe un’ottima soluzione utilizzare il lago per decongestionare il traffico stradale sulla Regina. Potrebbe essere una soluzione eccellente se si investisse sui battelli elettrici (ci sono traghetti elettrici in funzione in Danimarca e in Nuova Zelanda), se si investisse nel trasporto pubblico aumentando le corse dei battelli della Navigazione e se si studiassero piattaforme di “boat pooling” per allargare la cerchia degli utilizzatori. Insomma, non ha torto Ponzini, il lago è un’opportunità.

  4. Esattamente. Più barche passeggeri sul lago e meno autobus/auto sulla SS340 è una soluzione perfetta. Più battelli in partenza da Lecco e Como verso tutte le fermate del lago. Una soluzione di cui tutti sarebbero contenti? Sicuramente questa non è un’idea nuova.

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