Un canto dei suoi ex alunni delle medie – “Amico è”, l’inno dell’amicizia reso celebre da Dario Baldan Bembo – per esprimere la solidarietà al professore non vaccinato e dunque senza green pass, licenziato dal dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Villa Guardia. Il tutto sotto l’occhio vigile delle forze dell’ordine.

E’ stata una scena davvero particolare quella vista questa mattina sotto il portico di San Francesco. Cinque bambini, con parole e musica scritte su vari foglie riportanti anche disegni e frasi di sostegno per l’ex professore, hanno intonato la musica mentre il loro stesso docente, assieme all’avvocato Giuseppe Crispino, seguiva non senza un velo di commozione a pochi passi dal tribunale cittadino. Al termine è stato lo stesso legale del prof a raccontare la vicenda.

“Proprio oggi si sono tenute due udienze – ha spiegato l’avvocato – la prima, nel merito, per quella che a nostro avviso è stata l’illecita sospensione per la mancanza del green pass del docente, terminata con un rinvio ad aprile in attesa che si esprima la Corte Costituzionale sulla questione. Poi, negli stessi minuti, un’altra davanti al giudice del lavoro per le nostre contestazioni rispetto al licenziamento del professore”.

“Una cosa gravissima, probabilmente l’unico caso in Italia – prosegue il legale – Il mio assistito non si è vaccinato, anche per problemi di salute specifici. E dunque non ha mai avuto il green pass. Nei suoi confronti, sono subito scattati provvedimenti disciplinari, poi il demansionamento e infine è stato licenziato definitivamente dalla scuola nell’agosto scorso. Un fatto inaccettabile, per cui ci riserviamo tutti i passi necessari, anche ulteriori rispetto a quelli in corso”.
Come detto, per le sentenze si dovrà ancora attendere.

Il prof da parte sua – omaggiato, dopo le canzoni, con i cartelli di incoraggiamento dei bambini – ha commentato brevemente: “E’ stato emozionante, mi ha fatto piacere. Ora attendo giustizia”.

Gli ordini degli infermieri: “In Lombardia riammessi mille non vaccinati. Il nostro rammarico e le perplessità”