Decine di giostrai, insieme anche a componenti dei nuclei famigliari, si sono appena ritrovati fuori da Palazzo Cernezzi – dove alle ore 19 è previsto il consiglio comunale – per protestare contro la decisione del sindaco Rapinese di ridurre, dal 2024, l’area di Piazza d’Armi a Muggiò tradizionalmente riservata al Luna Park da 20mila a soli 5mila metri quadrati. Di fatto, decretandone la chiusura visto che nell’angusto spazio rimanente sarebbe pressoché impossibile allestire le giostre (qui i dettagli)
“Vogliamo far sentire la nostra voce. Per noi questo è il lavoro che ci da un reddito. Siamo qui con anche dei componenti delle nostre famiglie per esprimere il nostro dissenso. Dopo aver manifestato qui fuori, saliremo in consiglio comunale nella speranza che le minoranze facciano sentire la nostra voce al primo cittadino che è irremovibile e non capiamo il perché – dice uno dei rappresentanti del Luna Park, Mario Maggi – Per noi è la nostra vita”. E fuori dal Comune si sono fermati Vittorio Nessi di Svolta Civica, Stefano Legnani del Pd ed Elena Negretti della Lega.
“Purtroppo alcuni colleghi sono già dovuti partire da Como per raggiungere la prossima destinazione visto che poi dovranno montare le giostre e effettuare i necessari collaudi – prosegue – Noi però siamo qui in rappresentanza di tutti per comprendere il motivo di tale chiusura verso di noi. Da oltre 90 anni facciamo questo lavoro, portiamo gioia e felicità, rispettiamo le regole. Sempre. Dateci delle alternative. Che senso ha dire che non c’è più lo spazio? Siamo disarmati davanti a questo muro senza senso del sindaco”.
Sono comparsi anche alcuni cartelli: “Il sindaco ha già voluto rendere triste Como eliminando la Città dei Balocchi, gioia dei bimbi e ora fa lo stesso con il Luna Park, che amarezza”, “La Repubblica italiana è fondata sul lavoro e il sindaco ce lo toglie”, “Andiamo alle giostre. No, grazie sindaco” e così via.
E quella di oggi non sarà la sola manifestazione. “Entro breve, d’intesa ovviamente con la Prefettura e gli organi competenti, organizzeremo una manifestazione in grande stile on tutti i giostrai per chiedere il rispetto del nostro lavoro e per capire come fare. Arriveremo in città con i nostri mezzi. Stiamo pensando anche di adire le vie legali”.
AGGIORNAMENTO:
5 Commenti
Era ora, hanno stravolto il passaggio pedonale chiudendo accessi in zona orto ed allagandone l’accesso con lo scarico delle loro fogne a cielo aperto.
Gente scortese che minaccia di chiamare i carabinieri perché vista transitare in luoghi non loro.
Questo non e un sincaco vuole essere un dittatore, gia stanno tolgliwndo tutto per Como e vero anche la città dei Balocchi e ora i Luna Park,per non parlare che non da niente per i parchi dei bambini al mio parere questo qua odia i bambini non ce un altra spiegazione
Bravo sindaco…via…
Bambini? Baby gang se mai…
Ciao ciao LUNAPARK..
A MAI PIU’
Una cosa buona c’ è a Como e la tolgono
La proroga non era dovuta necessariamente, detto ciò basterebbe rendere note le motivazioni dietro ogni decisione.
Chi amministra la cosa pubblica ha dovere di rendere conto a tutti.