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Proteste al molo di Sant’Agostino, il presidente di Csu replica: “Pagamenti previsti dal bando. I ritardi? Anche noi parte lesa”

Immediata, dopo la denuncia di alcuni assegnatari dei posti barca nel molo di Sant’Agostino che lamentano disservizi (è successo oggi qui i dettagli), arriva la replica del presidente di Csu Renato Acquistapace. Innanzitutto una precisazione decisiva sui tempi prolungati dei lavori: “I ritardi nella realizzazione dell’opera li hanno visti tutti. Ci siamo più volte scusati del disagio, nonostante Csu sia parte lesa nella vicenda e provvederà a tutelare i propri diritti nelle sede opportune”.

Scendendo poi nel dettaglio “confermo l’emissione delle richieste di pagamento per i primi tre mesi del 2021. Csu non avrebbe mai potuto rinunciare all’introito del corrispettivo per due ordini di ragioni: la prima perché nei primi tre mesi dell’anno i proprietari delle imbarcazioni hanno potuto utilizzare la struttura senza limiti. Inoltre gli stessi proprietari erano a conoscenza del fatto che il porto sarebbe stato inutilizzabile per alcuni mesi, in particolare, secondo quanto riportato dal bando di assegnazione, per un periodo quantificabile in circa 5 mesi. Comprendo l’enorme disagio per i mesi di cantiere ma sarebbe stato davvero impossibile non richiedere il pagamento di circa 150 euro ad ogni assegnatario anche in virtù del fatto che il bando lo considerava chiaramente”.

Infine un riferimento alle intenzioni di alcuni assegnatari di avere un incontro con Csu. “Abbiamo provveduto a rispondere ad ogni richiesta e alcuni di loro sono stati ricevuti in sede. Personalmente ho avuto modo di confrontarmi con uno di loro al quale ho spiegato la posizione della società sulla questione. I lavori di rifinitura sono in itinere e verranno presto terminati. Badge e servizi saranno attivati. Il lampione fotografato nell’articolo è purtroppo di competenza dell’Amministrazione Comunale”.

E infine una constatazione ovvero che “nonostante le lungaggini dell’opera per le quali i responsabili saranno chiamati a rispondere, il risultato è stato quello di avere finalmente un porto degno di questo nome, evitando ai proprietari improbabili e pericolose manovre per poter accedere alle proprie imbarcazioni come avveniva in passato”.

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