Cosa succede in Como Nuoto? Sono diverse le notizie di queste settimane. Da ultime le proteste, con tanto di striscioni, delle famiglie e una lettera (una nuova lettera) inviata dalla società agli iscritti.

Con ordine. Ecco quanto raccontavamo il 21 novembre scorso su ComoZero cartaceo riportando il lavoro dei colleghi di Prima Monza e integrandolo con una comunicazione del Club alle famiglie di cui la redazione ha ricevuto l’originale:
Tensione a filo d’acqua a Lentate sul Seveso dove la piscina di via Alessandro Manzoni gestita da circa cinque anni dalla Como Nuoto è stata chiusa. L’impianto non è operativo da fine ottobre ma si pensava sarebbe stato aperto nel giro di poco dopo la soluzione di “problemi tecnici”. Invece lo scorso 11 novembre, riferisce Prima Monza, la società ha comunicato ad atleti e famiglie che la struttura sarebbe stata ancora chiusa “nel rispetto della normativa vigente e soprattutto della sicurezza dei nostri atleti e di tutte le persone coinvolte nelle attività”.
E ancora è stato sottolineato: “Tale situazione non attiene alle condizioni igienico-sanitarie e non è imputabile a Como Nuoto, che quale gestore non ha alcun potere sulla manutenzione straordinaria e sulla messa a norma della struttura, che competono, invece, alla proprietà”. Ne è seguito un incontro dove era presente il presidente della società comasca Bruno Galati con una sessantina di soci. La collega Monica Gregis riporta quanto è stato detto dal presidente: “A luglio si è insediato il nuovo consiglio della Como Nuoto, che ha voluto effettuare un controllo generale sui due siti, quello di Como e quello di Lentate. E’ stato contattato un responsabile della sicurezza che a seguito delle verifiche ha riscontrato che per l’impianto lentatese mancavano il certificato della prevenzione incendi e quello sulla conformità delle vetrate. La mancanza di questa documentazione ci espone a conseguenze penali e civili ingenti se dovessero succedere incidenti, dato che le polizze assicurative non li coprirebbero”.

Inoltre, riferisce ancora Prima Monza, ha aggiunto di essere in costante contatto con la proprietà: “Abbiamo chiesto i documenti, ce ne sono stati mandati alcuni, ma non quelli richiesti”. Ha negato poi che la chiusura sia dovuta a motivi igienico-sanitari: “Nei giorni scorsi, a seguito dell’esposto di un genitore, l’Ats è venuta a fare dei controlli, ma ha solo fatto delle prescrizioni sulla vaschetta lava-piedi e in merito alla pulizia”.

Subito è intervenuta Alte Groane Srl società proprietaria dell’impianto che ha smentisce categoricamente i problemi di sicurezza: “Non è vero che la piscina non è a norma. La decisione di chiuderla non è stata disposta da alcuna autorità pubblica a causa di irregolarità, ma è stata una decisione unilaterale e arbitraria del gestore, Asd Como Nuoto, come da loro stessi comunicato all’utenza in data 11 novembre 2025. Tale atto si inserisce in un più ampio contenzioso contrattuale per i gravi inadempimenti posti in essere da Como Nuoto”.
La prima missiva
Questa la situazione. Giovedì 20 novembre, è stata inviata a ComoZero una lettera spedita da Como Nuoto il giorno prima e destinata genitori e atleti. La notizia è una doccia gelata, la chiusura di Lentate “ci impedisce – si legge – di poter collocare tutti i ragazzi in un’unica piscina, pertanto saremo costretti a fare dei gruppi omogenei”. L’ipotesi è di frammentare gli atleti su ben sette impianti suddividendo i ragazzi un grande gruppo da 30/35 atleti e altri gruppi minuscoli anche da 4/5 atleti.

Ma ecco il dettaglio, dove peraltro si annuncia anche una querela:
Gentilissimi,
purtroppo le condizioni tecniche e giuridiche della piscina di Lentate ci impediscono di poter proseguire con qualsiasi attività sportiva al suo interno. Ribadiamo che tale situazione è stata subita e non voluta da Como Nuoto la quale si è sempre adoperata per trovare una soluzione nell’ambito della legalità. Al fine di dare agli atleti la possibilità di continuare ad allenarsi ci stiamo adoperando con il nostro partner In Sport per trovare delle soluzioni alternative. Purtroppo, la situazione attuale ci impedisce di poter collocare tutti i ragazzi in un’unica piscina, pertanto saremo costretti a fare dei gruppi omogeni da collocare su queste sedi:
a) Villaguardia e Cesano – capienza per 30/35 atleti
b) i restanti 30 atleti potrebbero essere ospitati presso
Cormano – capienza per 7/8
Carugate – capienza per 8/10
Lecco -capienza per 8/10
Seregno – capienza per 5/6
Segrate – capienza per 4/5
Abbiamo chiesto allo Staff Tecnico di proporre dei gruppi omogenei per l’eventuale collocazione presso queste strutture. Appena avremo le necessarie informazioni vi ricontatteremo. Comprendiamo che per le famiglie sarà molto difficile gestire questa situazione, ma è l’unica soluzione disponibile. Ad ulteriore conferma del nostro impegno e della forte collaborazione con In Sport, i nostri atleti sono invitati a partecipare al collegiale natalizio di Biella che si terrà il 27, 28 e 29 dicembre. Infine, è doveroso informare che il Consiglio Direttivo di Como Nuoto ha deliberato di agire in sede giudiziaria per tutelare l’onorabilità dell’Associazione e dei suoi dirigenti.
E’ stato dato mandato ai nostri legali di sporgere querela nei confronti delle persone che hanno già diffamato l’Associazione o che lo faranno in futuro, sia sulle chat sia sui social. Non è ulteriormente tollerabile leggere menzogne e ingiurie gratuite e infondate. Non è ulteriormente accettabile che qualcuno affermi, ad esempio, che il Consiglio ha preso i soldi delle quote degli atleti per andare alle Maldive. Chi ha fatto queste affermazioni e chi le farà in futuro ne risponderà in sede penale. Ci spiace aver assunto questa decisione, ma alcuni hanno già superato ampiamente il limite del lecito.
Cordiali saluti.
ASD Como Nuoto
Il Consiglio Direttivo
La nuova lettera
Data la situazione, stando a quanto abbiamo potuto verificare, alcune famiglie vorrebbero svincolare gli atleti dal club comasco e pertanto non avrebbero versato la seconda quota di iscrizione. Il malcontento tra alcuni genitori ci viene descritto come palpabile (e gli striscioni ne sono un chiaro indicatore) intanto la società ha inviato una nuova comunicazione. La premessa è cristallina:
Gentilissimi,
purtroppo dobbiamo confermare definitivamente che le gravi ragioni già note – che esulano dalla nostra competenza e responsabilità – impediscono a Como Nuoto ASD di proseguire nella gestione della piscina di Lentate Alte Groane. Vista la situazione è doveroso dare indicazioni precise a seconda delle diverse posizioni.
Quindi viene spiegato quali sono gli atleti che possono essere svincolati e quali, viceversa, no (trovate la lettera completa in fondo all’articolo). Il club poi precisa ancora:
Per tutti gli altri atleti che hanno, invece, deciso di proseguire con l’attività sportiva con Como Nuoto ASD abbiamo cercato di dare continuità nelle piscine limitrofe che con sforzi notevoli siamo riusciti a reperire sostenendone i relativi costi. Ovviamente, il ricorso ad altre piscine comporta notevoli disagi alle famiglie e maggiori costi per Como Nuoto ASD, la quale se avesse avuto la possibilità di poter continuare ad usare la piscina di Lentate non sarebbe stata costretta ad affittare spazi acqua altrove. In ogni caso, le quote di iscrizione determinate ad inizio stagione rimangono invariate sia negli importi sia nelle scadenze di pagamento già a suo tempo comunicate.
In conclusione il Consiglio direttivo scrive:
Nonostante le aspre polemiche dei giorni scorsi, vogliamo ribadire il nostro rammarico e dispiacere per la situazione che si è venuta a creare e che noi non abbiamo né voluto né creato. Ribadiamo ancora una volta che non la nostra volontà ma le disposizioni di legge ci impediscono di proseguire nella gestione della Piscina di Lentate. Vogliamo cogliere l’occasione per esprimere il nostro vivo ringraziamento sia agli atleti che eventualmente decideranno di trasferirsi altrove sia agli atleti che invece proseguiranno il percorso sportivo con la nostra società.
Ultimo ma non ultimo il malcontento di cui dicevamo che si è trasformato in striscioni appesi all’esterno della sede di viale Geno.

Episodio che precisamente risale al 24 novembre scorso quando la società ha invitato gli iscritti alla presentazione ufficiale delle prime squadre Femminile e Maschile.


La lettera sugli svincoli, ecco l’originale:
Lettera Atleti