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Protezione Civile: i comuni di Cantù, Mariano Comense e Arosio uniscono le forze per le emergenze

È stato approvato nel mese di novembre il Protocollo d’Intesa per le Attività di Protezione Civile tra i Comuni di Cantù, Mariano Comense e Arosio, dotati di una struttura operativa, con presa d’atto della Provincia di Como.

“Il percorso che ha portato all’approvazione di questo protocollo d’intesa è iniziato nel 2018, quando da Assessore e Volontaria di protezione civile ho recepito le necessità ed i suggerimenti che arrivavano dal volontariato organizzato. Ho, quindi, deciso di sottoporre alle Amministrazioni dei Comuni coinvolti questo progetto, riscuotendo fin da subito entusiasmo per l’iniziativa, alla cui base, c’è sempre stato il Volontariato, la voglia di fare bene e la voglia di fare rete”, dice Sofia Guanziroli, consigliere comunale di Cantù con delega alla Protezione Civile.

Il Protocollo d’Intesa si configura come parte di un network territoriale più complesso, che ha come obiettivo lo sviluppo e la disciplina di procedure e modalità di organizzazione dell’azione amministrativa semplificate, per garantire la prontezza operativa e di risposta in caso di emergenza.

Si tratta di una vera e propria collaborazione in attività di soccorso e assistenza alla popolazione, grazie alla quale il Sindaco competente, il R.O.C. o il coordinatore del gruppo comunale può richiedere l’intervento dell’organizzazione anche per le vie brevi, con formalizzazione entro le 48 ore successive alla richiesta.

“Ognuno dei nostri gruppi possiede mezzi specifici per differenti tipologie di interventi e, soprattutto, competenze dedicate. Con questo protocollo vogliamo andare, ancora una volta, a valorizzare le professionalità del nostri Volontari che, nel momento del bisogno, potranno ottenere il supporto dei colleghi, andando ad migliorare ulteriormente l’operatività e la reattività”, aggiunge Guanziroli.

Un dialogo continuo, che si andrà a concretizzare in una unione di strumentazioni, mezzi e competenze, per un totale di circa 22 mezzi e poco meno di 100 volontari. A titolo esemplificativo: per interventi di rami pericolanti non raggiungibili da terra sarà possibile utilizzare la PLE del Gruppo Comunale di Cantù, ovvero, nel caso di necessità di movimentare carichi pesanti, sarà possibile richiedere l’intervento del Gruppo Intercomunale di Arosio, dotato di automezzo con braccio gru.

“Siamo, purtroppo, in un momento storico che vede l’esistenza di fenomeni climatici altamente localizzati e pericolosamente intensi. Con questo protocollo potremo dare una risposta tempestiva alle richieste d’intervento sia per mezzi ed attrezzature che per personale qualificato. È con immenso entusiasmo che posso affermare che oggi, con l’approvazione della Delibera di Giunta presentata in tutti i Comuni e, non da meno, la firma del Presidente della Provincia che avvalla questo protocollo siamo a dare vita ad un progetto molto atteso dai volontari, che sono certa porterà ancora più lustro alla nostra Protezione Civile”.

Un traguardo importante, come evidenziato dal Sindaco di Cantù, Alice Galbiati. “Fare rete è fondamentale, lo abbiamo imparato in questi anni segnati dalla pandemia: le Amministrazioni da sole non possono sopperire a tutte le emergenze del territorio e in questo svolgono una imprescindibile azione di supporto i volontari, senza i quali, oggi, tutto questo non sarebbe possibile. Ringrazio in modo particolare il nostro consigliere con delega Sofia Guanziroli per il lavoro svolto e il Presidente della Provincia di Como, Fiorenzo Bongiasca, per aver avallato questa iniziativa”.

Entusiasmo anche da parte del Sindaco di Mariano Comense, Giovanni Alberti, e del Sindaco di Arosio, Alessandra Pozzoli. Presenti anche i coordinatori dei gruppi di Protezione Civile di Cantù, Luca Montorfano, di Arosio, Ernesto Lutteri, e di Mariano Comense, Antonio Delfante, nonché il nuovo Responsabile Provinciale della Protezione Civile, Giuseppe Bernasconi.

“Come Provincia abbiamo immediatamente creduto in questa iniziativa: solo attraverso la rete possiamo tutelare il territorio e questo protocollo ne è un esempio. In Italia senza volontariato tanti servizi non sarebbero possibili” conclude Fiorenzo Bongiasca, Presidente della Provincia di Como.

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