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Provincia di Como, il semaforo implacabile e le cartelle pazze. La rabbia: “Multe pagate ma non risulta a nessuno”

I cittadini di Montorfano e gli automobilisti che solitamente attraversano il Comune se ne sono accorti. Il famigerato semaforo posizionato in prossimità della strettoia (in via Como), che in passato aveva “pizzicato” migliaia di autisti in contravvenzione anche solo per aver superato di pochi millimetri la linea di arresto del semaforo, è rientrato in servizio da alcuni mesi.

Nel periodo tra la primavera e l’estate del 2024 infatti, il semaforo era stato spento. “Questo perché era scaduto il contratto in essere che abbiamo dovuto riattivare. Procedura che ha portato a riaccenderlo da poco”, spiega il sindaco di Montorfano Giuliano Capuano.

Ma il problema che adesso ci si trova a dover affrontare in Comune e al comando di polizia locale, sotto forma di proteste da parte di molti cittadini multati, è anche un altro, ben più complicato.

In tanti infatti negli ultimi giorni hanno segnalato alla redazione di aver ricevuto delle cartelle esattoriali per il mancato pagamento delle contravvenzioni prese, appunto, in quel punto. Questo però nonostante in tanti avessero già saldato il dovuto. Pagamenti che però sarebbero stati eseguiti non nei termini previsti, per un disguido nella comunicazione del verbale da parte di Poste.

Disguido che avrebbe così fatto scattare la conseguente cartella esattoriale. “Risulta anche a noi questo disguido. Non sappiamo quanti siano i multati ad aver avuto tali problemi con le poste che anche noi confermiamo esserci stati. Anche noi in Comune, anche per altri atti abbiamo avuto difficoltà – spiega il sindaco – Certo, visti i tempi per adempiere al pagamento che sono previsti a partire dalla comunicazione della multa e i vari step per pagare, si tratta di vecchie multe”.

E adesso dunque che fare? “Purtroppo è una complicazione. Spetterà, immagino, ai sanzionati dover dimostrare il tutto esibendo la documentazione e il fatto di aver pagato in ritardo per un problema legato a Poste“, spiga il sindaco.

Intanto il semaforo ha ripreso, implacabile, a fare le multe. “Sono in calo, siamo nella media di 4 o 5 al giorno. L’ammontare è sui 130 euro ma soprattutto ricordo che si perdono 6 punti della patente. Fate attenzione”, dice il sindaco che interviene anche per spiegare la regolamentazione così rigida. “Dipende dal fatto che i semafori che poi conducono a una piazza, come nel nostro caso, anche se non è vicinissima, erano tarati, da regolamento, per scattare anche solo se si superava la linea di pochissimo. Ora non è più così rigida la disposizione”, chiude il sindaco

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