A un anno dalla fine del suo mandato (la scadenza è a novembre 2026), il presidente della Provincia di Como Fiorenzo Bongiasca, durante il classico appuntamento di fine anno con la stampa, ha parlato a tutto campo. Dalla Variante della Tremezzina alle diverse opere realizzate sul territorio.
La partenza è riservata ai lavori ormai al termine sul territorio di Blevio, colpito dal maltempo nei mesi scorsi, dove ” tra 20 e 30 gennaio verrà smontato il ponte Bailey.”, ha esordito Bongiasca che ha poi sottolineato come “secondo gli impegni abbiamo realizzato il progetto preliminare per la variante di Argegno, per un importo da 200mila euro con indagine geologiche necessarie. Ottantamila messi dalla Provincia di Como e gli altri dagli enti coinvolti”.
Sono stati realizzati 5 diversi tracciati in partenza da 4 ipotetici punti di connessione con la viabilità locale e slegate dalla variante della Tremezzina. Opera da 197milioni di euro per 5 anni di lavori. Il tracciato prescelto sarà lungo 2694 metri, di cui 2304 metri in galleria.
La soluzione su cui la Provincia intende puntare prevede un investimento complessivo di 197.000.000,00 euro e si caratterizza per i seguenti elementi principali:
- lunghezza complessiva del tracciato, comprese le aree di svincolo: 2.694 metri;
- galleria S. Anna: 982 metri;
- galleria Argegno: 1.322 metri;
- scavalco del torrente Telo: 46 metri;
- galleria salto di montone Sud: 501 metri;
- galleria salto di montone Nord: 338 metri;
- lunghezza complessiva delle gallerie dell’asse principale: 2.304 metri;
- lunghezza complessiva dei salti di montone: 897 metri;
- allargamento della visibilità in curva pari a 1,25 metri per 1.290 metri, corrispondenti al 56% del tracciato in galleria;
- tempi di realizzazione stimati: 4,5 anni.
La SS 340 “Regina” rappresenta l’unico collegamento viario verso nord della provincia di Como ed è una direttrice di traffico internazionale strategica per i collegamenti tra Como, l’Alto Lario, la Svizzera e le principali valli del territorio.
Negli ultimi decenni, il costante incremento dei flussi pendolari, commerciali e turistici ha accentuato le criticità di un’infrastruttura strutturalmente inadeguata, in particolare nei tratti urbani. Nonostante i numerosi interventi realizzati nel tempo – tra cui le varianti di Cernobbio, Brienno, Menaggio, Valsolda e la recente Variante alla Tremezzina, attualmente in fase di realizzazione – Argegno rimane uno dei principali nodi critici ancora irrisolti lungo la Regina.
Impossibile non parlare poi della Variante della Tremezzina. “Stiamo dando fiducia ad Anas per l’impegno che stanno profondendo, nonostante le diverse difficoltà incontrate. Detto questo, ora ci rivedremo entro fine gennaio per vedere lo studio trasportistico che hanno realizzato con l’obiettivo di chiudere la perizia di Variante”, spiega il presidente.
Altro tema che si sta ingigantendo è quello relativo alla fauna selvatica. “Ovviamente sarebbe utile avere un incremento del personale. Penso al contenimento dei cinghiali. Sono stati abbattuti 390 esemplari nel 2026. Preoccupa che siano sempre presenti in aree come l’Olgiatese. Da segnalare almeno 300 investimenti di mammiferi di medie dimensioni, come anche i cervi. Il nostro sistema di monitoraggio è stato incrementato, sia con pannelli luminosi, cartelli e anche con i nostri interventi diretti”, ha spiegato il comandante della polizia provinciale Marco Testa che ha poi spiegato come “sull’antibracconaggio abbiamo fatto molti controlli sulla linea di confine con cacciatori svizzeri in ingresso sul nostro territorio”.
Nei giorni scorsi “abbiamo individuato a Gravedona l’opera di un bracconiere che aveva creato una vera zona di pasturazione (solitamente create utilizzando metodi come trappole, reti e richiami vivi) che analizzava da remoto (aveva installo delle fototrappole) e quando un animale rimaneva intrappolato arrivava per ucciderlo. E’ stato scoperto”, spiega Testa.
L’attento sopralluogo ha permesso di individuare il punto di pasturazione unitamente all’impianto di ripresa, il quale, oltre ai cervi ed ai cinghiali attratti sul punto di pasturazione, aveva ripreso lo stesso bracconiere sia nella fase di pasturazione che in quella dell’abbattimento del cervo, con contestuale recupero da parte dello stesso del relativo trofeo.
Secondo caso quello “di un noto bracconiere che aveva calato le reti nella zona di Faggeto catturando 10kg di lavarelli in un periodo – quello di riproduzione – vietato. E lasciava quanto pescato in un contenitore di ferro immerso nell’acqua dove chi lo voleva andava poi a recuperarlo. Per lui 4mila euro di sanzione”.

E poi sono tantissime le opere e gli interventi in corso di realizzazione. Tra le tante, “la Canturina bis che come noto avrà un costo complessivo di 334 milioni di euro e che vede la nostra presenza da sempre, con innanzitutto i 68,5 milioni per il collegamento Como-Mariano”. Oltre poi ai 19,36milioni per la variante di Cadorago e Lomazzo. Decisivo anche l’intervento per risolvere l’attraversamento di Arosio (17milioni). Largo poi a ulteriori interventi sulle scuole.
In fase di realizzazione poi il progetto di fattibilità tecnico-economica per Villa Porro Lambertenghi che “sarà concluso nei primi mesi del 2026.Dopo ci sarà il parere della Soprintendenza”.
In conclusione il presidente sottolinea come “siano molte le opere che il territorio aspetta, in certi casi, da 30 anni. Stiamo progressivamente arrivando ovunque”.
Sullo sfondo la perenne incomunicabilità con il sindaco di Como, a partire dalla mancanza di confronto sull’idea, dell’anno passato di un autosilo in via Borgovico