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VIDEO – Raid al Mercato, Casartelli: “Inaccettabile”. Negretti: “Le telecamere funzionavano”. Currò (M5S) e Pd attaccano la giunta

Montano rabbia e polemiche sul raid vandalico ai danni del Mercato Coperto della notte scorsa.

“È semplicemente inaccettabile l’atto vandalico di cui è stato vittima il mercato coperto di Como. O siamo di fronte a persone che cercavano cibo, ma ci sembra che in città sia allestito un efficiente servizio che provvede a fornire di un pasto tutti, oppure siamo di fronte a gente esasperata dalla situazione di difficoltà abitativa e sociale in cui versa”, si legge in una nota del presidente di Confesercenti, Claudio Casartelli.

“In ogni caso chiediamo al Comune di Como e alle forze dell’ordine di predisporre un adeguato servizio di vigilanza a tutela delle imprese e dei lavoratori del mercato coperto, che sono già stati (come tutti) pesantemente colpiti dai danni derivanti dalle misure per il contenimento del Coronavirus e non meritano certo di vedersi aggiungere ulteriori danni gratuiti e senza alcuna giustificazione”, aggiunge sempre Casartelli.

Emergono intanto i dettagli sui danni: il banco dell’azienda agricola Valtorta è stato completamente brutalizzato, con tutti cassetti e il registratore di cassa forzati e aperti. Il negozio del fiorista ha retto al tentativo di scasso e scardinamento della porta di ingresso. Mentre le olive de “La via del Sale” sono state sottratte in gran quantitativo dal banco: i rimanenti 30 chili, per evidenti ragioni igienico sanitarie, sono state buttate.

Anche un banco all’ingresso di ortofrutta ha avuto la tenda divelta e si è visto vandalizzare il banco e sottrarre della merce. Alcuni lupini sottratti all’interno del mercato sono stati invece abbandonati vicino il cancello di ingresso.

Arrivano anche reazioni politiche. A intervenire è il deputato del Movimento Cinque Stelle, Giovanni Currò.

“Il raid vandalico di stanotte al Mercato Coperto dimostra ancora una volta la totale confusione nella quale versa la giunta di centrodestra. Tentano di minare la privacy dei cittadini, installando videocamere per il riconoscimento facciale (contrarie alle norme di legge) e poi non riescono neanche a garantire la minima sicurezza urbana – afferma Currò – Annunciano mirabolanti soluzioni, fanno della sicurezza il proprio vanto, e poi si perdono questi episodi e non riescono a tutelare i commercianti della zona, che si vedono distrutte le bancarelle del mercato da qualche vandalo vigliacco. O non riescono a risolvere la situazione di degrado cronico della zona dell’ex chiesa di San Francesco per la mancanza del dormitorio”.

“La sicurezza in città sta diventando un problema serio, la giunta farebbe meglio a stare più vicino ai cittadini e a garantire loro la sicurezza che meritano in questo momento così complicato anche dal punto di vista economico – chiude Currò – La mia solidarietà a tutti i commercianti che stanotte hanno subito danni ai loro esercizi, scriverò a loro per esprimere la mia totale vicinanza contro questi episodi squallidi”.

Anche il Pd va all’attacco con Matteo Introzzi e Stefano Fanetti.

“La Sicurezza è patrimonio culturale della destra e soprattutto di questa amministrazione il cui operato è imperniato sull’idea di presidio e controllo dell’ordine pubblico a tutti i costi. È una bandiera che sventolano ad ogni occasione utile. È il motivo per cui accentuano il disagio sociale, per poter poi presentarsi risolutori dei problemi spesso da loro stessi creati”, dichiarano Stefano Fanetti, capogruppo del Pd in Comune a Como e Matteo Introzzi, segretario del Circolo Pd Como Convalle”.

“Un atto vandalico o criminale come quello stanotte non è magari prevedibile (anche se da tempo vengono evidenziate falle nella sicurezza attorno al Mercato) ma se – e sottolineiamo il se – quelle telecamere di sicurezza fossero state davvero spente (le verifiche sono ancora in corso, ndr), allora ci domandiamo che meriti ha questa amministrazione per continuare a gestire la Città – dicono i due esponenti Dem – Perché è facile appaltare servizi di controllo straordinario, come le telecamere a riconoscimento facciale, la cosa difficile è la gestione dell’ordinario. Gestione che risulta mancante come dimostrato proprio dagli eventi del Mercato Coperto. Sindaco e Giunta dovrebbero farsi un esame di coscienza e, per il rispetto di Como che dicono a parole di amare, farsi da parte”, chiude la nota.

AGGIORNAMENTO ORE 14.48

Svolta positiva sulla questione delle telecamere. La conferma dall’assessore alla Sicurezza, Elena Negretti: “La telecamera interna, così come le due sia in via Sirtori sia in via Mentana funzionano. Saranno visionate le riprese dalle 20 di giovedì all’alba di oggi, dunque si tratta di una mole enorme di dati e di immagini e per questo servirà un po’ di tempo ma il materiale c’è tutto”.

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