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Rapinese contro Comozero. Il sindacato giornalisti: “Attacca la stampa che pone domande facendo il comico (ma non fa ridere)”. Svolta Civica, Europa Verde e Pd: “Imbarbarimento aggressivo e vergognoso”

Alle decine e decine di messaggi privati e pubblici di solidarietà, sostegno e amicizia arrivati in queste ore (e per questo ringraziamo di cuore tutti) si aggiungono prese di posizione ufficiali. Il tema è l’attacco del sindaco di Como, Alessandro Rapinese, e dell’assessore Francesca Quagliarini scagliato ieri contro questo giornale. Ne abbiamo parlato qui: Prima le foto a portone e citofono. Poi l’interrogatorio video di Rapinese. Speriamo che a nessuno capiti quello che abbiamo subìto noi.

Così stamattina è intervenuto il nostro sindacato, l’Associazione Lombarda dei Giornalisti, con una nota molto dura del presidente Paolo Perucchini:

COMO: PER ATTACCARE LA STAMPA CHE FA DOMANDE IL SINDACO SI METTE A FARE IL COMICO (MA NON FA RIDERE)

In Italia abbiamo visto i comici diventare politici. Con alterne fortune, ma comunque -indipendentemente da come la si pensi- con un discreto successo di seguito. Non era ancora capitato di vedere politici che vogliono fare i comici. È invece accaduto ieri, a Como, ma con esiti molto meno fortunati. Anzi, potremmo dire proprio infelici, al limite del grottesco. Il neoeletto sindaco Alessandro Rapinese, insieme con l’assessora Francesca Quagliarini, a corto di argomenti e con l’idea (poco originale, per la verità, ultimamente) di attaccare i giornalisti, si sono inventati una gag pubblicata sul profilo social del sindaco che ha fatto ridere solo loro. I due -facendo peraltro confusione tra ruolo di giornalisti ed editore- utilizzano frasi più opache che esilaranti per prendersela con la testata ComoZero.it perché ha raccontato del recente rimpasto avvenuto in Giunta comunale.

Peccato che la satira non sia da tutti e così il video più che divertire mostra solo un patetico tentativo di screditare stampa e cronisti. Il tutto con l’evidente obiettivo di mettere in cattiva luce chi pone domande per capire situazioni e informare i cittadini. “Per chi rappresenta un’istituzione dovrebbe essere normale sentirsi rivolgere domande – dice il presidente dell’Associazione lombarda giornalisti, Paolo Perucchini -: e allo stesso modo dovrebbe essere normale rispondere, nel nome della trasparenza che meritano i cittadini. Tutto questo anche se, a volte, i temi sono scomodi. Quanto accaduto a Como è inaccettabile: provare a dribblare la libera informazione con una risata fasulla, esprime solo la vera cifra di chi si sente comico, ma non lo è”.

Quasi contemporaneamente è arrivato un comunicato di Svolta Civica, rappresentata in consiglio comunale dall’ex candidata sindaco Barbara Minghetti, dal capogruppo Vittorio Nessi e dal consigliere Luca Vozella:

L’ultima messa in scena del sindaco e della sua fida assessora tocca vette di imbarbarimento difficilmente immaginabili. La tecnica è nota: cercare di delegittimare chiunque osi contraddirlo o far notare come la sua amministrazione sia non soltanto improntata al continuo oltraggio dell’opposizione, ma anche, sostanzialmente, inefficace. Il risultato è qualcosa di oggettivamente irriverente e non accettabile da chi ricopre tali cariche; peraltro utilizzando come sfondo un luogo, il Comune, istituzionale e deputato all’amministrazione della città e di tutti i suoi cittadini.
E così, nel mirino di un sindaco inadeguato al ruolo, vacuo e rancoroso è finito un organo di stampa che ha deciso di non salire sul carro dei vincitori e di non venir meno ai suoi doveri professionali. La totale solidarietà del Gruppo consiliare Svolta Civica a ComoZero, nella speranza che questa città, a partire dall’entourage del sindaco, si renda conto della deriva senza ritorno e dell’istigazione al contrasto negativo (se non odio) e non proficuo, imboccato da questa amministrazione. La Svolta Civica

In mattinata è arrivata anche una nota del Partito Democratico di Como.

Il Partito Democratico di Como condanna con forza gli attacchi di Rapinese alla testata comasca Comozero e tiene a dimostrare la piena solidarietà ai giornalisti finiti nel mirino del sindaco di Como.

Pretendiamo le scuse pubbliche e immediate del sindaco Rapinese e dell’assessore Quagliarini, che con così tanto sprezzo del ruolo istituzionale, si sono resi protagonisti dell’ennesima vergognosa pagina della storia cittadina recente.

Ci troviamo chiaramente davanti a un’amministrazione intollerante nei confronti dell’esercizio democratico del diritto di critica, di espressione, di cronaca.
Da tempo ormai siamo testimoni dei sistematici tentativi del Primo cittadino di delegittimare le opposizioni in consiglio comunale. È evidente che la stessa strategia viene ora applicata anche al di fuori delle mura di Palazzo Cernezzi per ridurre al silenzio le voci dissonanti.

Da amministratori e cittadini, troviamo inaccettabile che Rapinese e Quagliarini si siano poi spinti al punto di utilizzare gli uffici di Palazzo Cernezzi per il loro imbarazzante video. Così come sindaco e assessore rappresentano tutta la comunità, Palazzo Cernezzi è la casa di tutti i comaschi: non può essere utilizzato come fondale per uno squallido teatrino social.

Una nota di solidarietà è giunta anche da Europa Verde a firma della portavoce Elisabetta Patelli.

Europa Verde Como condanna decisamente gli attacchi di Rapinese alla testata Comozero ed esprime piena solidarietà ai giornalisti divenuti bersaglio del momento per il sindaco di Como. Nel merito e anche nel metodo Rapinese si mostra aggressivo e intimidatorio, intollerante alla libertà ed alle critiche. I comaschi meritano una rapprentanza più intelligente e  composta.

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33 Commenti

  1. Aspettando le risposte di Comozero rispetto ai legittimi dubbi che si celano dietro il civico 17… Andiamo avanti a leggere la fuffa faziosa in salsa città dei bambocci.
    Avanti tutta

  2. Che figura di merda, mi vergogno così tanto di essermi fatto convincere a votarlo. Vorrei far notare che anche io sono stato trattato a pesci in faccia dall’assessorato Quagliarini per aver chiesto di collaborare alla riapertura dell’Informagiovani, che tengo a precisarlo è stato riaperto in seguito a mia richiesta con progetto specifico scritti per la precedente assessora Bonduri e per la presidente del consiglio Veronelli.

  3. Probabilmente non ci si rende conto che tutto ció resta indelebile. Probabilmente, “a breve”, diciamo 3/6 mesi potremmo tornare a votare. Forse non basterá manco una “terrazza alla romana” con tanto di preghiere per venire rieletto. Como avrá memoria. Chissá se si capisce che quando ci si é giocati la faccia poi andarsene in giro o lavorare non sará piú come una volta. Sará un bel problema…..

    1. Congratulazioni, congratulazioni per le tue previsioni congratulatorie ma ti ricordo che si voterà nel 2027 e non tra 3/6 mesi. Devi stare tranquillo e prepararti congratulandoti alla nuova campagna elettorale di congratulazioni.

    2. ecco, il problema è che in questo suo gioco malato sta coinvolgendo anche altre persone che, causa giovane età, sono ancora troppe ingenue pr capire cosa stanno combinando (qualcuno vicino all’assessore Quagliarini dovrebbe, per esempio, farle notare come assecondare il Sindaco in questi “deliri” non gioverà molto alla sua futura carriera professionale)

      1. Questa della giovane età mi sembra una scusa: ha scelto di seguire una persona come l’attuale sindaco, ha deciso di aderirci con anima e corpo senza possibilità di critica, contenta lei, contenti tutti.

        Se non gioverà alla sua carriera è perché semplicemente non si meriterà alcuna carriera.

  4. Buoni tutti che Superman si è risentito!
    Anche la Quaglia è risentita, la scorta di succo di unicorno è finito.
    Sindaco, anziché stare su fb e registrare video per 20’ per autocelebrarsi, magari impegni il suo tempo a fare, non a dire.

  5. Solidarietà alla Redazione di Como Zero ma attenzione! Il rischio è di entrare nella trappola di Rapinese Sindaco che in questo modo evita che gli si ricordino le promesse disattese. In campagna elettorale nel confronto con Minghetti assicurò che se fosse stato eletto avrebbe restituito ai cittadini la piscina di Muggiò entro tre-sei mesi. Disse, sempre nei confronti televisivi con gli altri candidati, che una volta Sindaco avrebbe per prima cosa prorogato la concessione di via del Doss all’Associazione Colisseum. Alla domanda di un giovane nel confronto al Teatro Sociale rispose che per ogni mancata richiesta del servizio taxi avrebbe incrementato le licenze a partire fin da settembre. “Il Comune può tutto!” fu la frase che ha usato nell’occasione. A Rapinese Sindaco si deve ricordare le frottole che ha raccontato in campagna elettorale e lo scarso rispetto che ha dimostrato nei confronti dei cittadini e di chi, per quelle millantate promesse, lo ha pure votato. Il cabaret che ormai ci propina quotidianamente gli serve per accreditarsi come Superman quando in realtà è solo Pinocchio nella città dei balocchi…..pardon, nello squallore di Natale a Como!

  6. Solidarietá a Comozero. Fate il vostro mestiere, e lo fate da professionisti.
    Circa Rapinese non ci sono parole. Inadeguato é palese.

  7. Ahahah lui decreta e fa il sindaco
    Io scrivo e faccio Pablo Neruda allora (nn vorrei però si offenda che mi venga meglio)

  8. Sembra It, il pagliaccio terribile. Solo che qui bisogna togliere il “terribile”. Vi ho criticato spesso ma in questi casi non si può negarvi tutta la solidarietà possibile. Non abbassate mai la testa.

  9. E così ecco che l’attenzione viene deviata per un’altra settimana.
    Pur di non parlare dei problemi della città che non risolve, meglio scagliarsi contro i fantomatici nemici di turno.

    Un giorno è la Barbagia, un altro è RapiGoverno che fa come le BR e ieri è toccato a ComoZero: quale sarà il prossimo obiettivo utilizzato per distogliere l’attenzione?

  10. Ma smettetela, un sindaco attaccato da un giornale chiaramente schierato ha il diritto di farlo notare.

    1. Ahahah ma xche mai dovrebbe fare nomi ipotesi o allusioni…

      Comunque si nel Fascismo lo potevano fare…

      Poi un giorno venne la Libertà…

    2. Potrebbe rispondere coi fatti, o nel merito.

      Invece rilancia con insinuazioni e macchina del fango. Solito stile da spaccone delle scuole medie.

  11. Dopo anni di berlusconismo è stato un po’ pollo il sindaco a farsi fregare così…tanto la gente ormai prima di aprire un giornale sa già cosa ci troverà…

    1. Si chiama libertà…la sua lista o i suoi seguaci perché non ne aprono uno loro? Non sono capaci? Al giorno d’oggi non servono nemmeno molto denari..serve voglia e capacita

  12. Tutta la vita Rapinese, andate avanti a difendere chi ha portato allo sfascio questa Città. È stato eletto per cambiarla, ha vinto, piaccia o non piaccia ha tutto il diritto di governare come meglio crede. Il suo comportamento che giudicate scorretto è pari al vostro. Continuo a ribadire che la guerra si fa sempre in due….

  13. È reciproco l’odio di cui voi parlate, sia come stampa sia come consiglieri d’opposizione. È evidente che si è venuta a creare una situazione a dir poco imbarazzante. Chi non ha peccato scagli la prima pietra….

    1. Caspita sig. Mario, io non ho in mente situazioni dove stampa o attuale opposizione abbiano espresso odio. Critica si, ma odio sinceramente no. Trovo odio nelle parole di Rapinese quando dice che non parla con chi ha rovinato Como, anche se questi siedono all’opposizione, in barba alle istituzioni democratiche. Trovo odio in questo video di Rapinese quando prova a sbeffeggiare persone che fanno semplicemente il lavoro di giornalisti.
      Tutta la responsabilità per questa situazione imbarazzante appartiene a Rapinese, che ha fatto qualcosa di assolutamente inopportuno per chi ricopre il ruolo di sindaco.

    2. Caro Mario, capisco che il tuo amore personale per rapi ti accechi. Sempre insieme, sempre a braccetto anche in campagna elettorale. Chissà che promesse! Ma rapinese è il sindaco di tutti i comaschi, ora.
      La cosa che ostinatamente non capisci è che c’è una fondamentale differenza di ruolo tra il sindaco e la stampa. Quest’ultima ha il diritto di critica verso l’agito politico dell’amministrazione. Ciò ha un enorme valore di garanzia. Sapere cosa il Sindaco fa e perché lo fa (quando ad esempio fa fuori un assessore) è un diritto di noi comaschi. Grazie a Como Zero, che al contrario di altri non si fa intimidire dal sindaco-bullo, questo diritto è tutelato.
      Dal canto suo il sindaco ha un ruolo istituzionale, che gli imporrebbe di rispondere del proprio operato in maniera trasparente. Ciò non sta avvenendo. Anzi, chi prova a chiedergli conto viene intimidito, sminuito o bannato. La situazione è molto grave, tanto che è intervenuto giustamente il sindacato che rappresenta TUTTI i giornalisti di Lombardia.

  14. Imbarazzante prendersi una reprimenda di questo tipo dal presidente di una associazione di categoria.
    Quello che più mi preoccupa è avere un sindaco che non ha capito che la campagna elettorale è finita; è stato eletto, ora dovrebbe usare il suo tempo a favore della città e non a favore della sua immagine.
    Il filmato che ha realizzato quanto tempo ha consumato? Scrivere il copione, provarlo, filmarlo, rivederlo, magari rifarlo, produrlo, metterlo in rete. Lui e qualche assessore. Un mare di tempo per cosa???? Quale si aspetta possa essere il beneficio per la città di tutto questo lavoro???

  15. Tutta la solidarietà alla testata ComoZero e all’editore, nonché ai tanti associati di Amici di Como, come cittadino sono indignato, come padre sono disgustato, come uomo qualunque non posso che augurarmi che la più alta carica della Città di Como, Sua Eccellenza il Prefetto intervenga al più presto, assumendo le decisioni del caso e segnalando alle Alte Cariche Istituzionali tale comportamento, che, ricordiamoci viene mutuato da chi dovrebbe unire anziché dividere, da chi dovrebbe fare del rispetto la prima scelta nell’amministrare la cosa pubblica, e attraverso il confronto e l’inclusione portare avanti un mandato che tanti cittadini in buona fede hanno affidato a questo Sindaco e a questa Giunta.
    Non vi è ragione alcuna per instillare odio verso il prossimo, le sfide che questa città come tante altre devono vincere nell’interesse esclusivo dei propri cittadini, sono tante e meritano dedizione, passione e costante impegno, desiderare il bene del prossimo è l’unica via per poter unire le Donne e gli Uomini di buona volontà verso un bene comune, un rinnovato benessere fondato su eguaglianza ed inclusione, e una crescita comune che rimetta al centro i veri ideali su cui si è costruita la nostra libertà, la nostra democrazia che tanti ancora oggi ci invidiano.

  16. Gli ultras del sindaco e la sua ciurma di yesmen e yeswomen continueranno sempre più a sostenerlo.
    Al motto di “molti nemici, molto onore” senza ricordare che ogni dittatorucolo finisce sempre in rovina

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