Quanto si può sagomare la realtà sul proprio volere pur di avere ragione (e ovviamente dare addosso a questo giornale)? Lo ha spiegato per l’ennesima volta il sindaco di Como Alessandro Rapinese, ieri sera in consiglio comunale, rispondendo alle sollecitazioni dei consiglieri di opposizione sul circo di cui ancora non si vede traccia a Muggiò e poi sulle lamentele di alcuni studenti per la temperature giudicate troppo fredde nella biblioteca comunale. Due rimostranze che qui hanno trovato civilmente spazio ma su cui il primo cittadino non ha trovato meglio da fare che prendersela in generale con i media e nello specifico con noi. Ma andiamo con ordine.
Dopo l’intervento inviato a gran parte dei giornali comaschi – ma pubblicato inizialmente soltanto da noi, previa verifica e telefonata ai diretti interessati – da parte dell’Ente nazionale circhi che denunciava quelle che a loro avviso erano state lungaggini burocratiche e amministrative da parte del Comune di Como tali da far saltare l’evento natalizio, il caso è stato portato in aula dalla consigliera Pd Patrizia Lissi. La quale ovviamente ha posto la questione anche in termini politici accusando sindaco e giunta di una sorta di volontà di cancellare gli eventi simili (vedi Luna Park) nella piana di Muggiò.
“Viva la stampa libera, ci mancherebbe – ha esordito in risposta Rapinese – ma ci sono informazioni che circolano su mezzi d’informazione che non corrispondono al vero. Per quanto riguarda il circo, stiamo procedendo all’estrazione del quinto e del sesto, poi ognuno comunica quello che vuole, ma non mi risulta che ci sia stata alcuna inefficienza. Se si trova scritto qualcosa sulla stampa e si prende tutto per buono, e poi si viene qui a parlare di inefficienza senza che vi sia alcun elemento per dirlo, probabilmente si è un po’ superficiali. Non c’è alcun elemento per dire che il circo non viene a Muggiò. Si stanno facendo le estrazioni per il quinto e per il sesto partecipante. Ma qualcuno ha verificato? Ritardi? Ritardi de che? Ma di cosa?”.
Poi, ecco sempre il sindaco in merito alla segnalazione del freddo nella sala studio della Biblioteca comunale: “L’ufficio tecnico ha trovato gli stessi parametri. Rispetto agli articoli sui giornali, non risulta una segnalazione o una mail che parli del freddo in Biblioteca. Zero segnalazioni in Comune. Inoltre il rilievo tecnico è risultato perfetto a dispetto degli articoli di giornale, sempre lo stesso peraltro (riferimento a ComoZero, ndr)…Quindi, viva la stampa libera ma magari riporti le informazioni corrette e i consiglieri comunali facciano le verifiche prima di parlare”.
Ok. E allora vediamo dove sarebbero queste (nostre) inesattezze.
Partiamo dal circo. E iniziamo nello specifico dall’avviso di selezione per l’organizzatore dell’evento natalizio che venne pubblicato dal 14 ottobre al 29 ottobre scorsi, mentre dal 5 novembre successivo l’apposita commissione ha valutato le domande pervenute in Comune. L’esito di quell’iter è stato poi pubblicato all’Albo pretorio di Palazzo Cernezzi il 12 dicembre scorso.
Le domande pervenute all’amministrazione sono state 9, quindi fin qui tutto bene. Il sindaco, però, poi ha parlato di “quattro operatori che hanno rinunciato”, fatto evidentemente successivo alla prima aggiudicazione, che era stata ufficializzata con il documento che pubblichiamo qui sotto (e di cui avevamo dato conto qui).
Determina CircoCosa sia accaduto da quel giorno a oggi non è dato sapersi nel dettaglio, ma forse qui si inserisce la famosa intervista dell’Ente nazionale Circhi a ComoZero che parla di lungaggini attribuite all’amministrazione. La stessa intervista che il sindaco ha preso a bersaglio ieri sera in consiglio per tuonare “ritardi? Ma ritardi de che? Di cosa?”. Beh, se non gli è chiaro, glielo spieghiamo noi: l’avviso di selezione pubblica prevedeva la manifestazione dal 18 dicembre al 10 gennaio, esclusi i tempi di montaggio. Oggi è il 19 dicembre e non risulta alcun circo montato e nemmeno in fase di montaggio a Muggiò, a dispetto di una procedura partita due mesi fa. Quindi il ritardo c’è, punto. Caso chiuso. Poi il tendone arriverà, ma la verità fino a ieri era diversa da quella raccontata da chi indossa la fascia tricolore.
Inoltre, ci pare giusto ribadire che “il sempre solito” giornale che tanto dispiace a Rapinese è stato semplicemente il primo ma non l’unico a dare conto della vicenda (qui Espansione Tv, per citare una testata che certamente cononosce). Al limite, si potrebbe avere il dubbio che il nostro sia stato (pur non da solo) uno dei giornali che ha ritenuto giusto farlo a differenza di altri, visto che nell’indirizzario del comunicato stampa dell’Ente nazionale Circhi c’erano diversi media locali. Poi, per carità, ogni testata fa le sue scelte più o meno morbide nei confronti di Rapinese, ma sui ritardi del circo, alle 9.14 di giovedì 19 dicembre, chi ha torto – e confidando che dalla graduatoria dei 9 soggetti interessati a realizzarlo, alla fine uno la spunti – è chi ha detto informazioni non vere è il sindaco.
Passando al caso della Biblioteca, tutto più semplice: a questa redazione, in maniera informale (che poi vuol dire telefonicamente, niente di particolarmente segreto o compromettente), sono arrivate più segnalazioni nelle ultime 2-3 settimane, di una temperatura fredda nella sala studio. Non solo: ci è stato anche raccontato dettagliatamente come il pur gentilissimo personale della biblioteca, assolutamente inappuntabile, abbia confermato che, in alcune occasioni recenti, studenti e frequentatori si siano lamentati con loro del problema. Il tutto, però, senza che nessuno abbia parlato di tragedia o di assideramenti incipienti (e basti vedere che toni abbiamo usato nel primo caso). Poi, può essere certamente vero, come dice il primo cittadino, che nessuna Pec o nessun messaggio al sistema ‘Segnala.Como ecc ecc’ risulti formalmente. Semplicemente perché le lamentele le abbiamo raccolte di persona ma a voce e ne abbiamo dato conto con una dozzina di righe come facciamo (salvo verificare almeno l’attendibilità della fonte) praticamente con chiunque ci contatti.
Piuttosto, viene da pensare che a irritare oltremodo Rapinese sia stata la successiva nota ufficiale della Lega Giovani, che ha portato la questione anche nel dibattito politico-amministrativo (peraltro, ironia della sorte, ripresa a quel punto anche da altri giornali). Il sindaco ha comunque dichiarato che le verifiche dei tecnici prontamente organizzate hanno rilevato una temperatura in sala studio assolutamente regolare e non fredda. Benissimo, prendiamo atto che il sistema di riscaldamento funziona alla perfezione pur non avendo la controprova di un termometro, e ci rassegniamo ad aver raccolto lamentele di giovani troppo freddolosi e nulla più. Certo, se solo potessimo interloquire come ogni altro cristiano con sindaco e assessori normalmente e senza le barricate comunicative degne di una dittatura sudamericana anni ’70, forse avremmo risolto tutto in 30 secondi. Ma, in questa città, non a tutta la “stampa libera (cit.)” è concesso parlare altrettanto liberamente con gli inquilini pro tempore del maniero ad accessi selezionati di via Vittorio Emanuele. Una Conventio ad excludendum che molte volte farà comodo al sindaco (quando decide a chi distribuire le imbeccate del giorno, evitandoci accuratamente), altre volte capita che tra uffici e troni da sovrano ci si innervosisca oltremodo per questioni banali e paradossalmente figlie sempre di una loro scelta. Ma fa nulla, è Natale (tempo di campanelli, però: meglio non stare troppo tranquilli da queste parti).