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Rapinese: “Riapertura via Del Dos? Non c’è una data. Asilo Sant’Elia, servono 4 ‘zucche’. Con che soldi?”

Ospite di Etv, il sindaco Alessandro Rapinese ha fatto un doppio punto sulla piscina chiusa di via Del Dos e sul destino dell’Asilo Sant’Elia, gioiello del Razionalismo comasco di Giuseppe Terragni e in abbandono da anni.

Sul centro di via Del Dos, Rapinese ha detto che “abbiamo sistemato l’aspetto termico, stiamo valutando quello della vasca. Abbiamo visto bene qual è stata la grande polemica su Rapinese a inizio mandato, ma era evidente a tutti che il centro non poteva rimanere aperto. Chiaramente è diventato evidente una volta fatte le indagini infatti anche io in campagna elettorale mi ero espresso a favore di una proroga”.

“Sfido chiunque – ha proseguito il sindaco – a contattare le famiglie dei disabili che il Comune ha preso in carico. Tempi di riapertura? Adesso non è dato stimarli, abbiamo sempre il problema statico della vasca. Rovinare un impianto è un procedimento molto lento, ma riattivarlo, trattandosi di procedure pubbliche, è diverso”. Sul fronte degli impianti sportivi, il primo cittadino ha poi annunciato che lunedì prossimo “in giunta passerà il progetto per la piscina di via Sinigaglia, poi finanzieremo il lotto 2 di via Spartaco, ad Albate il Gigi Meroni e il progetto dello skate park all’Ippocastano”.

Poi ecco il nodo dell’Asilo Sant’Elia, su cui nei giorni scorsi non sono mancate le polemiche: “E’ facile prendere posizione – ha ribattuto Rapinese – nel senso che tutto sta al grado di maturità quando si parla. Spendiamo quattro milioni (il costo stimato riaprire l’asilo, ndr)? Però poi vogliamo la piscina, il palazzetto dello sport, sistemare 52 scuole, sistemare tutto il Politeama a 15 milioni. Ma di cosa stiamo parlando? Se qualcuno ha il libro dei sogni…Poi magari spendiamo 4 milioni per il Sant’Elia, ci rimettiamo un asilo e poi stanno a sindacare”.

“La verità è che manca maturità: se il fabbisogno della città è di tre miliardi, ognuno si sveglia alla mattina e dice sistemiamo il Sant’Elia. Sì ma con con che soldi? A me piacerebbe dire che rifacciamo tutto: abbiamo messo 5 milioni sui musei, svariati sulle scuole, su Palazzo Natta, sull’ex Padiglione Grossisti del Mercato coperto, spero di spendere 1,3 milioni per via Mognano per la sicurezza dei bambini, abbiamo finanziato via Amoretti a Monte Olimpino. Per il Sant’Elia sono quattro zucche, è evidente che è importante ma non mi sembra che siamo qui con le mani in mano. Se quelli prima di me in 30 anni, lo dico con rispetto calcolando anche le loro difficoltà, avessero messo in cantiere le cose che abbiamo messo noi forse non avremmo fatto marcire metà del patrimonio”.

Asilo Sant’Elia, Rapinese: “No soluzioni a breve”. Replica: “Diventa un rudere”. Una piscina la puoi ricostruire, un capolavoro no

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11 Commenti

  1. Prosegue la narrazione del tutto personale del Sindaco su Via del Dos. Peccato che a parlare sia solo lui e mai un tecnico competente e peccato che quando lo fa, riporti solo argomenti parziali.
    La verità è che Via del Dos ( lato piscine e palestre) non riaprirà mai più, questa è una certezza.
    Strano però, che si parli ancora di Via del Dos, quando l’Anac è di nuovo in Comune a guardare dentro l’ennesimo bando “problematico” nello specifico quello di Viale Geno e della contrapposizione tra Como Nuoto e Pallanuoto Como.

  2. “La verità è che manca maturità: se il fabbisogno della città è di tre miliardi, ognuno si sveglia alla mattina e dice sistemiamo il Sant’Elia. ” Rapinese dixit!
    Era quello che faceva lui quando dai banchi dell’opposizione offendeva tutti e aveve in tasca le soluzioni per tutto!
    E ora? Frigna……
    Rapinese un incapace palese!!!

  3. “Rovinare un impianto è un procedimento molto lento, ma riattivarlo, trattandosi di procedure pubbliche, è diverso”.
    Scusate ma questa frase è la corretta trascrizione del Rapi-pensiero o c’è qualche errore?
    Perché, sarò tardo, ma non riesco a decifrarlo in italiano.

    Poi ovvio che si possono fare gli interventi in base alle risorse e quindi non si può fare tutto, vale per tutti, dalle famiglie al comune. Dare la colpa alle passate amministrazioni è un classico giochino, e il sindaco fa come chi lo ha preceduto, ma non diciamoglielo.
    Comunque avendo avuto a che fare con l’ufficio tecnico negli ultimi mesi una domanda mi nasce spontanea: stanno veramente lavorando come matti per un sacco di progetti o sono proprio quattro gatti e non riescono neanche più a rispondere alle richieste protocollate….

  4. “era evidente a tutti che il centro non poteva rimanere aperto”
    A tutti tranne che a lui, evidentemente (visto il suo programma). E io l’ho votato per quello.
    Dovrebbe chiedere scusa ai suoi elettori, per averli fregati con un programma campato totalmente per aria. Politicamente, un piccolissimo uomo.

  5. Vabbè… quando governavano gli altri e lui stava all’opposizione Sindaci e Assessori dicevano le stesse cose che lui dice adesso. a differenza è che allora lui ne diceva altre. Poi ha imparato, o forse si è accorto che non è semplice, ma un po’ più di umiltà non guasterebbe.
    Tanto tra 4 anni si parlerà di Rapinese come l’ex Sindaco di Como.

  6. Rapinese Sindaco ha parlato di 4milioni per l’Asilo Sant’Elia o di 4 “zucche”? Perché se si parla di “zucche” non sono quattro ma tre. Una l’abbiamo già!

  7. Ma il Sindaco sta bene? Di “suo” in quello che sta facendo non c’è nulla, sono tutti progetti nati nella precedente amministrazione. Poi di grazia se volesse anche spiegarci con quale personale pensa di poter mandare avanti i cantieri considerato che alle opere pubbliche tra tecnici e amministrativi sono rimasti in 4 gatti…

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