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Rebbio, bimbi a scuola senza marciapiede. Famiglie in rivolta: “Pericoloso e inaccettabile”

“I nostri bambini sono il bene più prezioso che abbiamo. Facciamo del nostro meglio, ogni giorno, per farli sentire protetti ed è impensabile che a pochi passi da casa possano rischiare la vita. Temiamo per la loro incolumità e chiediamo con forza maggiore sicurezza”. Un coro unanime, quello dei genitori e nonni dei bambini che frequentano la scuola elementare Giovanni Paolo II di Rebbio, che chiede a gran voce la messa in sicurezza di via Grilloni, percorsa da loro quotidianamente per portare i piccoli a scuola.

La via è priva di marciapiede e il rischio di venire investiti è alto per le tante persone che la percorrono.
“Un giorno – racconta Rossella Farnuso, mamma delle piccole Giorgia, Greta e Gea – stavo camminando spingendo il passeggino, fortunatamente vuoto, e una macchina mi ha quasi investita. Questo tratto di strada è davvero pericoloso”.

Como la pericolosità a percorrere via Grilloni per mancanza del marciapiede ph. Carlo Pozzoni

Via Grilloni è molto trafficata non solo dai bambini della Giovanni Paolo II ma anche dai residenti che si recano al parco Negretti, all’oratorio, al cimitero, all’asilo nido di via Giussani e alle scuole materne di via Palma e via Lissi.
“I miei genitori – racconta Sonia Alpino, mamma di Noemi – necessitano del supporto di un cane guida e sono molte le persone con disabilità che percorrono la via rischiando la loro incolumità. È inaccettabile”.

Un problema di sicurezza che influisce anche nella gestione familiare.
“Non mi fido a lasciare soli i miei bambini – racconta Paola Gonzales, mamma di Diego, Achille e Ludovica – anche se so che insegnar loro a fare piccoli tratti di strada da soli è un passo importante per responsabilizzarli. Ma senza un marciapiede e con il rischio di venire investiti è impensabile”.

Como la pericolosità a percorrere via Grilloni per mancanza del marciapiede ph. Carlo Pozzoni

“Alcuni conducenti sono irresponsabili – raccontano Michele Anzaloni, Maria Delfina Bordoli e Ornella Bani, nonni di alcuni bambini della scuola – percorrono la via a tutta velocità assolutamente noncuranti della presenza dei pedoni. Inoltre – continuano – bisogna considerare che i bambini sono vivaci e possono scapparti di mano. Vorremmo poter portare a scuola i nostri nipoti in sicurezza”.

Antonella Pinto, referente dell’assemblea di zona Como Sud e architetto, ha collaborato al progetto La Rebbio che vorrei, finanziato dal bando 2017 Comunità Resilienti di Fondazione Cariplo, che mira a riqualificare l’intera area.

“Via Ennodio, che conduce al cimitero, è priva di illuminazioni – racconta – e per ciò che riguarda via Grilloni abbiamo richiesto la messa in sicurezza anche con una raccolta firme, osservazioni al PGT di Como da parte del comitato cittadino ”Quale Futuro per Rebbio” e segnalazioni scritte da parte dell’assemblea di zona. Il progetto La Rebbio che vorrei – continua – ha proposto la formazione di un percorso ciclo-pedonale protetto di collegamento fra tutti i servizi pubblici presenti tra il parco Negretti e la parrocchia di Rebbio che potrebbe risolvere la problematica. Entrambe le amministrazioni – conclude – hanno riconosciuto la bontà del progetto e le problematiche di via Grilloni ma finora nessuno si è attivato concretamente”.

Il pezzo che avete appena letto è stato pubblicato su ComoZero settimanale, in distribuzione ogni venerdì e sabato in tutta la città: qui la mappa dei totem.

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