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Regina, Lariana, Como: delirio traffico. Il lettore: “Lungolago invaso dai pedoni ovunque, così si governa la città?”

Altra giornata davvero infernale per il traffico a Como e attorno a Como. Sin dal mattino è andata pesantemente in crisi la Regina, in direzione Argegno-Menaggio. Code interminabili praticamente da Brienno ad Argegno, auto a passo d’uomo anche lungo tutta la Tremezzina, caos che si è protratto praticamente per tutto il giorno.

Viabilità pesantemente in crisi anche sulla Lariana. Tantissime le segnalazioni dei lettori, praticamente a qualunqe ora della giornata. Qui sotto vedete qualche esempio.

Ma un lettore si è rivolto alla redazione per segnalare in particolare l’ulteriore aggravio sul traffico diretto in città da via Torno: ovvero i rallentamenti creati dai “pedoni selvaggi”, per così dire, sul lungolago del capoluogo. In effetti, anche a causa del cantiere per la nuova passeggiata e nonostante l’apertura anche della corsia riservata normalmente ai bus in direzione piazza Cavour, tantissime persone hanno comunque invaso la carreggiata sul lato del cantiere.

Questo fattore, unito agli attraversamenti pedonali sul lungolago che hanno dovuto “smaltire” per tutto il giorno tantissime persone, di fatto bloccando la circolazione, hanno creato code veramente infernali.

E su questo tema è appunto arrivata la segnalazione del lettore che pubblichiamo testuale: “Sentirsi padrone di una situazione (compresa quella della viabilità), di una popolazione, di un capoluogo (anche turistico), parte dal presupposto che un Sindaco la sappia almeno capire!! Gestirla è tutt’altra cosa, oggi si è arrivati al paradosso: in città traffico nel caos per le masse di pedoni che attraversavano ovunque bloccando la circolazione e vigili pochi!! Conseguenze: sulle vie d’ingresso a Como code da incubo, via Torno nella strettoia in entrambe le direzioni…lascio parlare le foto. Serve un movimento contro gli abusi di potere, cittadini incazzatevi!“.

VIDEO La coda mostruosa per i battelli a Bellagio: la Venere con la pizza qui non serve

 

 

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15 Commenti

  1. Si è scelto ….nessuno gli frega niente …da Moltrasio a Menaggio ci sono 3 o 4 cantieri aperti senza vigilanza x il traffico lo sanno da anni ma dove credete che siano sindaci e politici nel mentre?ecco si a farsi i cavoli loro xche basterebbe ci fossero i vigili (pagati)a fare la loro parte tutto questo nn ci sarebbe …far passare xamion giganti e sempre x scelta hanno scelto i supermercati aperti 7 su 7 e le scorte arrivano 7 su 7 ma nn c’è bisogno di lamentele ma di azione ..se i cittadini nn avessero pauta …i sindaci sanno i punti critici e anni fa erano piubjnteressati malora è selvaggio tutto anche vivere in quelle casa sulla strada …umile pensiero reale

  2. Immaginando che tra sabato e martedì molta gente sarebbe scesa a Como, sono rimasto a casa a curare il giardino. La domanda è questa ” Ma cosa pensa di trovare a Como tutta questa massa di gitanti fuori porta? “.Contenti loro!!! Di fare la fila davanti alle gelaterie per uno striminzito cono gelato da 3 €.o la fila al fast food per un panino molle al gusto plastica riciclata, guardare il pattume che galleggia davanti a piazza Cavour, guardate le vetrine di abbigliamento dai prezzi folli.

  3. Prof. Abundius, guardi che iio alle elezione del Sindaco ho sempre votato la persona e non il partito, probabilmente a volte per come sono andate le cose anche sbagliando. Ho votato Bruni per due legislature e purtroppo sappiamo come è andata a finire, ho votato Lucini che ritengo tutt’ora un galantuomo, è sempre stato disponibile a risolvere le problematiche relative al quartiere in cui abito mettendosi sempre a disposizione. Non a avevo votato ne Landriscina neTraglio perché nessuno dei due mi dava fiducia. Sono due legislature che voto Rapinese in quanto ritengo che sia l’unico che possa dare una svolta a questa città che ormai è ossidata da diverso tempo. Sono orgoglioso di appartenere a quella maggioranza di cittadini che sta con lui e non a quella quindicina di persone che come lei pur di screditarlo sparano a zero su qualsiasi cosa che succede in Città. Le assicuro infine che Rapinese e quegli sprovveduti di assessori come li chiamate voi, si sparano venti ore al giorno a Palazzo Cernezzi per il bene della città, cosa che i loro predecessori non hanno mai fatto. Il tempo è
    galantuomo, e come diceva il grande Califfo: Tutto il resto è noiaaaaaa !!!!!

    1. Ma caro sig. Mario, non discuto le sue scelte elettorali, non mi permetterei mai. Il problema è l’attaccamento a prescindere nei confronti di chi è stato votato, senza alcuna valutazione dei fatti. Comunque sia, ognuno è contento di ciò che preferisce. E poi ha ragione: gli ultras senza se e senza ma del sindaco sono davvero noiosi.

  4. Bisogna provare a togliere alcune corsie e chiudere alcune traverse: si chiama paradosso di Braess. La logica che c’è dietro è ridurre i colli di bottiglia e gli incroci tra flussi. Sembra un paradosso, infatti si chiama così, ma gli esempi in cui ha funzionato sono numerosi.

  5. Priorità era aprire quel pezzettino ridicolo di lungolago, a costo di tagliare fuori un pezzo di marciapiede e costringere i pedoni ad un doppio attraversamento. Già a Pasqua era chiaro che fosse un’idiozia, oggi è lampante per tutti. Spero che chi ci ha portato in questa situazione sia nel traffico a purgare.

  6. invertire il senso di circolazione del magico “girone” (infernale che doveva VINCERE IL TRAFFICO) nemmeno sotto tortura ovviamente. Ormai è chiaro che per INCAPACITÀ O VOLONTÀ DI AUTODISTRUZIONE SI VUOLE PARALIZZARE IL TRAFFICO DEL LUNGOLAGO E COSÌ A CATENA TUTTA LA CITTÀ.
    Questi sarebbero i COMPETENTONI, QUELLI BRAVI.
    BENVENUTI IN ITALIA

  7. Malpelo, ha perfettamente ragione, se c’era la Fatina Minghetti, con la bacchetta magica risolveva tutti i problemi !!!! Peccato che è in panchina e che deve attendere il prossimo giro, forse… complimenti per la costruzione ad arte degli articoli. Il Rapi numero uno .
    .

    1. Gentile sig. Mario, il suo atteggiamento è quello tipico del tifo da stadio, per cui se la squadra del cuore perde è sempre colpa dell’arbitro, del caldo, del freddo, della pioggia, del sole, dell’erba… Nessuno può sapere come sarebbe la città oggi se governasse Minghetti: è inutile insistere su questo, farlo è puerile. Sarebbe invece utile accettare le cose per come stanno: dopo dieci mesi di governo questa amministrazione non solo non ha mantenuto nessuna delle promesse fatte in campagna elettorale (e nei lunghi diciotto anni di opposizione), ma ha dimostrato di non saper gestire praticamente nulla delle vita della città, migliorandola, anche solo di poco. È chiaro che nella fattispecie (troppa gente in giro, troppo traffico, troppi lavori probabilmente non gestiti al meglio) la responsabilità non sarà tutta del Sindaco di Como: ma anche sua, certo. Finora abbiamo avuto tante chiacchiere e una gestione non sempre all’altezza dell’istituzione, diciamo così, da parte dell’amministrazione e del suo rappresentante principale dei rapporti con le opposizioni, e non solo (farsi un vanto, per esempio, di avere liberato la città dai partiti secondo me è molto grave, oltre che inconcludente: ma è un parere personale). Speriamo che la musica cambi. Lo spero per città, e per chi ci vive stabilmente.

  8. Ma perché la città di Como ha un Sindaco? Piuttosto, perché non va il Sindaco, con i suoi assessori e consiglieri, in villeggiatura a Bellagio e magari in un sabato soleggiato, così provano l’ ebbrezza si essere “sequestrati” dal traffico. Così loro, che a lavoro ci vanno “a piedi” capiscono cosa vuol dire vivere una vita normale, di gente che per lavorare è costretta a subire l’incubo del traffico. Quel traffico che il Sindaco aveva promesso di gestire dall’alto dei suoi 18 anni di governo all’opposizione!!
    Ecco cosa vuol dire aver affidato il governo della città a un gruppo d’improvvisati.

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