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Regione Lombardia apre ai motori su sentieri e mulattiere. Orsenigo (Pd): “Inconcepibile, serve divieto totale”

Si accende la polemica – assieme ai motori, come vedremo – su una recente modifica introdotta nel dicembre scorso da Regione Lombardia all’articolo 59 della legge regionale 31/2008 (Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale). In sintesi, per quanto riguarda la viabilità, sentieri e mulattiere vengono equiparati alle strade agrosilvopastorali.
“Sulle strade agro-silvo-pastorali, sulle mulattiere e sui sentieri è vietato il transito dei mezzi motorizzati, ad eccezione di quelli di servizio e di quelli autorizzati in base al regolamento comunale di cui al comma 1”, si legge nel testo. Ma quel Comma 1 consente ai Comuni di emanare regolamenti locali con cui invece il transito può essere consentito. In pratica, secondo la regola che è vietato tutto ciò che non è permesso, ogni comune potrà consentire ai mezzi motorizzati di percorrere sentieri e mulattiere.
Sulla questione va all’attacco il consigliere regionale comasco del Pd, Angelo Orsenigo.

“La giunta lombarda ripristini quanto prima il divieto assoluto di transito con mezzi a motore sulle mulattiere di montagna” chiede il consigliere regionale che ha presentato un’interrogazione, dopo l’approvazione dell’emendamento alla seconda legge di revisione normativa ordinamentale 2022 che liberalizza gli accessi sui sentieri montani, risalente alla scorsa legislatura.

“Un emendamento voluto da due consiglieri della Lega, che modifica la competenza decisionale sui permessi di transito, spostandola dalla Regione Lombardia in capo ai sindaci – spiega Orsenigo – saranno dunque i Comuni a poter decidere come regolamentare l’utilizzo di sentieri e mulattiere, anche permettendo il transito delle moto a fini turistici”.

“Una eventualità inconcepibile – attacca il consigliere dem – perché una tale liberalizzazione degli accessi può portare gravi danni all’ambiente naturale montano, dove serve un maggiore rispetto per l’ecosistema, anche attraverso la manutenzione dei sentieri e la pulizia degli alvei dei torrenti. Non servono certo le piste di motocross”.

 

 

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17 Commenti

  1. Finalmente uno spiraglio di luce.
    tutti vogliono svolgere attività “compatibili” e “sostenibili” dimenticandosi i costi ambientali che ciò comporta.
    Allora viva le batterie inquinanti, i sentieri occupati da biciclette che sono peggio di motori fuoristrada (e vanno a velocità impossibili).. viva l’ecologia ma solo se posso fare quello che voglio io.
    Ci si dimentica che tutti devono avere la possibilità di svolgere alcune attività… certamente controllandole, ed intendo muoversi attentamente con mezzi fuoristrada.
    Magari avremo le strade interpoderali più manutenute, controllate e al tempo stesso utilizzabili per andare a raccattare gli ultra.. enni che si gettano spericolatamente in bicicletta e poi chiamano l’elicottero.
    Quando ci sono emergenze allora i fuoristrada sono utili.
    Seguiamo il Piemonte e Liguria, si definiscono ambiti e percorsi, si chiedono documenti, permessi e soldini per il transito ma non si chiude tutto il mondo per far passare solo i biciclettai (che peraltro rodono tutti i sentieri).
    Grazie Regione

    1. Si perché chi fa motocross non erode i sentieri 🤣🤣. Ma per favore va. Chi fa questo, che non chiamerei sport neanche per sbaglio, è la rovina dell’ambiente

  2. trovano spazi per lasciare sfogare ogni tipo di passione , perchè il fuoristrada deve invece essere negato ? va regolamentato ma non è più inquinante di altri sport . Prendiamo come esempio il volo a vela , quando sei in aria non inquini non disturbi ecc, , ma per arrivare in quota come ci arrivi , le ebike , arrivano da Milano per fare sport con cosa ci arrivano ? non tutti hanno la Tesla

  3. Qualcuno in lombardia ha rivotato lega e Fontana e alle elezioni nazionali Meloni.
    Ma cosa pretendete buon senso e difesa dell’inreresse generale!

    1. Solo le moto fanno danni???i tagli di boschi per piste da sci, quello è un bene per l’ ambinte??? Ricordo che già da tempo certi comuni hanno permesso tramite pagamento di pedaggio il transito su strade agrosilvopastorali ai mezzi motorizzati…non ho visto tutta quella distruzione che lei dice..certo sicuramente la massa potrebbe dare seri problemi..ma con una buona regolamentazione credo che qualcosa si può fare per accontentare un po tutti…IO sono uno che va spesso in Montagna sia a piedi che in mtb…e su i sentieri vedo del grande abbandono dei rifiuri..eppure li i mezzi motorizzai non passano..

  4. Grazie consigliere Orsenigo, finalmente! Questa modifica al testo di legge è uno scempio culturale e ambientale. La rete escursionistica rappresenta l’ossatura portante di molto del nostro terrirorio, testimonianza della nostra storia. E non solo. Questa modifica legislativa videnzia anche una grande ignoranza: in Lombardia esiste un’altra legge sulla viabilità di sentieri e mulattiere (legge Regione Lombardia 5/2017). Anche quella legge vieta totalmente la percorribilità alle moto di sentieri e mulattiere, salvo ai mezzi di servizio e per l’accesso da parte dei proprietari per la manutenzione. Quindi la confusione regna sovrana nei palazzi della nostra regione. I due consiglieri leghisti dimostrano oltre ad una totale miopia ecologica anche una profonda ignoranza, imperdonabile per rappresentanti delle istituzioni regionali. Tanto per comprendere la gravità dell’intervento normativo invito chiunque a leggere la relazione che ha accompagnato la presentazione dell’emendamento. Infine invito alla lettura dell’articolo sotto riportato. Intervista rilasciata da uno dei consiglieri
    https://www.oglioponews.it/2022/12/01/regione-galizzi-e-monti-lega-sentieri-e-mulattiere-ai-cittadini/

    1. Interessante articolo in link.
      Già dalle foto si capiscono i “personaggi”.
      Le motivazioni che adducono a questa sciagurata iniziativa sono quantomeno patetiche.
      Ovviamente non mancano riferimenti a spacciatori e clandestini , solita solfa dettata dal Papeete..

  5. La Regione Lombardia l’ha fatta fuori da vaso e nemmeno poco. La montagna va protetta e tutelata, occorre mantenere il territorio in sicurezza per gli animali e per le persone che passeggiano sui sentieri montani. Avere aperto al traffico motociclistico è un grave errore, non è così che si tutela il territorio, una volta tanto devo dare ragione al PD. In montagna il “Silenzio” è un bene prezioso.

    1. Temo che a farla fuori dal vaso questa volta siano stati tutti i bravi lombardi che, rivotando i pessimi amministratori della Regione, o non andando a votare contro, hanno permesso loro di andare avanti a far danni. Che fossero incapaci si sapeva, credo (non dimentichiamo neppure, a proposito di “natura”, le farneticazioni sulle piste da sci sul San Primo…).

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