Approvata dalla giunta regionale lombarda, su input dell’assessore alla Montagna Massimo Sertori, la convenzione tra Regione Lombardia ed ERSAF per la progettazione e realizzazione di un itinerario della Rete escursionistica della Lombardia di livello sovraprovinciale.
Il tracciato individuato coinvolge alcuni dei principali sentieri sovra-provinciali esistenti in Comuni montani o parzialmente montani e coinvolge alcuni dei tratti più significativi dei percorsi delle Alpi e delle Prealpi lombarde, come la Via dei Monti Lariani (Como), la Via Spluga (un’antica via di comunicazione tra Italia e Svizzera, immerso nei suggestivi paesaggi alpini della Valchiavenna), il Cammino Mariano della Alpi (un cammino spirituale che collega diversi santuari mariani in Valtellina), il Sentiero del Viandante (costeggiante il ramo orientale del Lago di Como, da Lecco a Colico), il Sentiero delle Tre Valli, (un itinerario che collega le valli Trompia, Sabbia e Camonica), il Sentiero del Laghi (un percorso che attraversa le province di Lecco, Bergamo e Brescia fino al Lago di Garda).
La spesa prevista è pari a 2.723.249 euro, suddivise per il triennio 2024 – 2025 – 2026, e il progetto sarà finanziato con risorse del Fondo per lo Sviluppo delle Montagne Italiane (FOSMIT).
“L’obiettivo – spiega l’assessore Sertori – è la riqualificazione dell’itinerario individuato al fine di incentivare un turismo lento e sostenibile, rivolto ad escursionisti di medio livello e a famiglie, nonché il rilancio del territorio attraverso la valorizzazione di punti di attrazione e di interesse culturale, naturalistico e paesaggistico”.
“Grazie a questo progetto – continua Sertori – concorreremo a rendere l’escursionismo accessibile ad un pubblico sempre più ampio, favorendo il rispetto e la conservazione dell’ambiente naturale che ci circonda”.
“Una nuova azione da parte di Regione – conclude Sertori – e in particolare dell’assessorato, che va nella direzione di valorizzare la montagna lombarda, sostenendo in particolare i Comuni montani nella valorizzazione delle identità e delle peculiarità delle proprie comunità”.
6 Commenti
Avendo fatto trekking e cammini nel nord e centro Italia , e non solo sentito racconti al bar , posso serenamente dire che la situazione nella nostra provincia non e’affatto male ..anzi. e anche per la mia limitata conoscenza dei sentieri e itinerari del Ticino una grossa differenza non l’ho vista. Quello che forse manca e’ a mio avviso la possibilità di programmare da casa , magari dall’estero, un itinerario , avendo come riferimento un sito su cui consultare tracce , itinerari, e ospitalità ( rifugi , bivacchi e strutture private convenzionate), magari con una credenziale e coinvolgendo le amministrazioni locali. E’un modello che funziona da tanti anni…anche qui da noi
Fino agli anni 70 esisteva un meraviglioso percorso che da Brunate via Pissarottino scendeva nel bosco e si collegava con la via Regia. Poi ci fu uno smottamento in un tratto moolto esposto di soli 50 metri!!!
Da allora sentiero chiuso!!
Solite schifezze italiche.
50 metri e si chiude un meraviglioso sentiero che ha centinaia di anni.
PNRR o prrrrrr???
Attualmente la Via dei Monti Lariani è interrotta nel tratto Breglia – San Siro a causa di uno smottamento del percorso. Sarebbe necessario un intervento cui i volontari non sono in grado di di realizzare. Questi percorsi si snodano in tratti che richiedono una costante e continua manutenzione, spesso realizzata da persone che amano tali itinerari ma con il limite delle proprie capacità e possibilità. Tale tratto del percorso è molto frequentato in tutte le stagioni da locali e turisti che non hanno alternative di transito. Abbiamo bisogno di un aiuto.
In questo disgraziato paese, perpetuamente ultimo in tutte le classifiche, le cose si fanno 30 anni dopo gli altri e poi si vantano pure.
Spero che il finanziamento riguardi anche straordinari sentieri storici di montagna come la via Francisca in val Chiavenna, la via Regina da San Fedelino fino a Como lungo la sponda occidentale del Lario.. Uno splendido antico itinerario che unisce i luoghi più significativi del patrimonio storico e ambientale valchiavennasco e comasco e che, letto nel suo complesso costituisce una vera e propria via Francigena, riconosciuta come tale anche da Regione Lombardia e dal Ministero del Turismo . Il timore è che in Regione Lombardia ambiente e cultura non dialoghino fra di loro…
Con solo 20 anni di ritardo rispetto alla Svizzera e al resto del mondo ci si vanta del finanziamento anziché tacere e vergognarsi per i decenni persi!!!
Siamo proprio messi male.