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Riscaldamenti accesi dal 22 ottobre al 7 aprile e giù di un grado: tutte le regole

Firmato il decreto del Mite per regolare l’utilizzo dei riscaldamenti. Nella serata di giovedì sono infatti arrivate le specifiche studiate per limitare il consumo di gas. A Como si accende il 22 ottobre e si spegne il 7 aprile. Le principali misure prevedono un’ora al giorno in meno di riscaldamento e la stagione accorciata di 15 giorni. Oltre a ciò, come detto già in precedenza, i riscaldamento dovranno essere abbassati di un grado, con il fine di risparmiare nel complesso 2,7 miliardi di metri cubi di gas.(qui il testo integrale del decreto)

L’Italia è stata suddivisa in sei zone climatiche e in base a ciò sono state prescritte le regole. Ecco l’elenco (Como rientra nella zona E):

 

  1. Zona F(la più fredda) – le Alpi come quelle di Belluno e di Trento. Il piano conferma che non ci sono limitazioni per il periodo e l’orario di accensione del riscaldamento anche per il 2022
  2. Zona E– I termosifoni si possono accendere dal 22 ottobre e vengono spenti il 7 aprile,  per un periodo di massimo di 13 al giorno. Quindi un’ora in meno al giorno, accensione una settima dopo rispetto al normale e spegnimento una settimana prima.
    Qui ricadono le province di Alessandria, Aosta, Asti, Bergamo, Biella, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Novara, Padova, Pavia, Sondrio, Torino, Varese, Verbania, Vercelli e Bologna, Bolzano, Ferrara, Gorizia, Modena, Parma, Piacenza, Pordenone, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini e Rovigo, Treviso, Trieste, Udine, Venezia, Verona, Vicenza, Arezzo, Perugia, Frosinone, Rieti, Campobasso, Enna, L’Aquila e Potenza.
  3. Zona D– la data di accensione del riscaldamento è l’8 novembre 2022 e il periodo va avanti fino al 7 aprile, con un orario massimo di funzionamento dei termosifoni che non può superare le 11 ore al giorno.
    Dunque, termosifoni accesi un’ora in meno, in “ritardo” di una settimana. Verranno spenti 7 giorni prima rispetto al normale.
    Interessa le province di Avellino, Ancona, Ascoli Piceno, Caltanissetta, Chieti, Forlì Firenze, Genova, Grosseto, Isernia, Livorno e Lucca. Comprende inoltre Macerata, Massa Carrara, Foggia, Matera, Nuoro, Pesaro, Pisa, Pistoia, Prato, Pescara, Roma, Siena, Terni, Teramo, Vibo Valentia e Viterbo
  4. Zona C– il riscaldamento si accende dal 22 novembre al 23 marzo, fino a 9 ore al giorno. Quindi accensione una settimana dopo e spegnimento dei termosifoni una settimana dopo, con un’ora di funzionamento in meno al giorno.
    La zona comprende la fascia adriatica nord e le province di Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Imperia, Latina, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari e Taranto.
  5. Zona B– via libera ai termosifoni singoli e centralizzati dal 8 dicembre al 23 marzo, per massimo 7 ore al giorno.
    Riscaldamento acceso una settimana dopo a dicembre 2022 e spento una settimana prima ad aprile. L’orario di funzionamento cala di un’ora.
    Qui ricadono le province di Agrigento, Catania, Crotone, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa e Trapani. Si potranno accendere i termosifoni dal primo dicembre al 31 marzo.
  6. Zona A– il riscaldamento si può accendere dal 8 dicembre  al 7 marzo per 5 ore massimo al giorno. Anche in questo caso l’accensione e lo spegnimento del riscaldamento variano di una settimana, con l’orario di funzionamento che scende di 60 minuti.
    Questa zona comprende le aree più calde d’Italia come le isole di Linosa e Lampedusa e Porto Empedocle.

 

 

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