Da Veleso al Messico per poi mettere di nuovo radici a Como, portando con sé sapori, profumi e tradizioni che attraversano l’oceano. Questa è la bellissima storia di Alessandro Frisoni, dei suoi figli Emiliano e Alessia e del loro nuovissimo ristorante messicano “Bacanora” inaugurato a metà marzo in via Borgovico vecchia.
“Circa trent’anni fa, mio padre è partito dal suo paese, Veleso, per andare in Messico a trovare suo fratello che si era fidanzato con una ragazza del posto e lì, a una festa, ha conosciuto mia mamma, Anna Lady, che lavorava in aeroporto e sognava di diventare pilota, e non è più ripartito – racconta infatti Emiliano, ventiquattro anni e l’entusiasmo nella voce di chi sta mettendo anima e cuore in un sogno che prende ogni giorno sempre di più vita– alle spalle aveva già esperienze in sala in importanti ristoranti a Londra e in Svizzera, ma anche a Como, al Metropole Suisse, così insieme a mia madre ha deciso di cambiare completamente vita, di non tornare in Italia e di aprire un ristorante italiano a Chihuahua”.
E da lì, Alessandro non si è più fermato aprendo diversi ristoranti nella città messicana e costruendo una vita e una famiglia lontano da casa, ma con un pezzetto di cuore sempre qui, nella terra che l’aveva visto partire.
“Eravamo abituati al fatto che ogni tanto dicesse che saremmo potuti tornare in Italia mostrandoci annunci di locali in affitto, ma gli rispondevamo sempre di sì, sapendo che alla fine non sarebbe successo davvero – continua – finché un giorno ci ha fatto vedere l’annuncio di questo locale chiedendoci se ci sarebbe piaciuto prenderlo: come sempre abbiamo detto sì ma questa volta faceva sul serio e due settimane dopo aveva già acquistato i biglietti aerei per partire”.
Così è iniziata l’avventura del “Bacanora”, trenta coperti, i colori caldi della terra messicana e un’atmosfera elegante ma accogliente che profuma di famiglia e di passione. E mentre Alessandro, con l’inquietudine tipica dei grandi sognatori, è già pronto a ripartire per il Messico, alla guida del locale ci sono i suoi figli Emiliano e Alessia, tre anni più grande del fratello, arrivata a Como senza l’intenzione di restare, ma innamoratasi di questo progetto al punto di prendere in mano le redini della cucina. Un cerchio che si chiude, in un certo senso. O forse un nuovo inizio: “Io sono sommelier e mi occupo della sala, oltre che naturalmente dei vini, mentre lo chef è mia sorella Alessia aiutata da un altro cuoco messicano, Dennis. E a breve a darci una mano arriverà anche la mia fidanzata, che sposerò tra quindici giorni a Veleso”.
E il menù, naturalmente, è un omaggio alla cucina messicana più autentica, ma rivisitata in chiave contemporanea tra tacos, tortillas, mole artigianale, carne, polpo e la tipica zuppa, ma anche con ingredienti rari come lo huitlacoche, il “fungo del mais”, considerato una prelibatezza, senza dimenticare vini e liquori tra cui il Bacanora, da cui il ristorante prende il nome. Tutto realizzato con prodotti freschi del territorio, combinati con quelli tradizionali del Messico. Il piccante? Servito a parte, per accogliere anche i palati più delicati.
“L’idea – spiega Emiliano – è offrire la vera cucina messicana, quella autentica, che qui a Como non esisteva e che è difficile trovare persino a Milano, ma con uno sguardo contemporaneo e realizzando i piatti con tecniche culinarie moderne”.
E così, da una festa in Messico a un sogno che prende forma a Como, la storia di Alessandro, Emiliano e Alessia è il racconto di un ritorno, di famiglia, coraggio, cucina. E di radici che, per quanto si possa andare lontano, non si spezzano mai.