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Ristoranti, rifugi, sci: arrivano 800 milioni dopo l’inverno nero del Covid. Le cifre e chi ha diritto

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, oggi, ha approvato la proposta di riparto dei 700 milioni di euro messi a disposizione dal Decreto Sostegni al Turismo di Montagna, più ulteriori 100 milioni di euro. I ministri al Turismo, Massimo Garavaglia, e agli Affari Regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, hanno condiviso appieno e fatto propria la proposta delle Regioni impegnando il governo nella sua applicazione.

Ne danno notizia, in una Nota congiunta, l’assessore di Regione Lombardia a Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, Massimo Sertori, il sottosegretario con delega allo Sport, Antonio Rossi, e tutti gli assessori regionali dell’Arco Alpino e delle Province autonome.

IL RIPARTO DEGLI INDENNIZZI – Nel dettaglio, 430 milioni di euro saranno destinati per gli indennizzi degli impianti di risalita, applicando il metodo già utilizzato in Francia che si basa sul calo del fatturato tra le stagioni invernali 2019/2020, tali risorse saranno destinate direttamente dallo Stato alle singole società di impianti. Com’è noto, nel comparto neve queste attività sono strategiche per l’indotto che generano.

Pari a 40 milioni è la dotazione prevista per gli indennizzi dei maestri di sci e tali risorse saranno ripartite tra le Regioni in base al numero degli iscritti negli albi professionali. Saranno quindi le Regioni a determinarne l’attribuzione ai singoli maestri e alle scuole di sci.

Infine è stato definito il riparto dei 230 milioni di indennizzi destinati a tutte le partite Iva della filiera. La quota spettante alle singole Regioni per l’indennizzo di ristoranti, rifugi, noleggiatori, fornitori e di tutte le attività correlate, sarà ripartita sulla base delle presenze turistiche e quindi le singole regioni determineranno tempi e modi di indennizzi.

INCREMENTO DI 100 MILIONI – Per quest’ultima dotazione la Conferenza delle Regioni ha approvato la richiesta avanzata dalle Regioni di incrementare il Fondo con ulteriori 100 milioni euro, arrivando ad un importo complessivo di 800 milioni di euro.

“È la prima volta – spiegano gli esponenti delle Regioni Alpine – che il governo stabilisce un intervento mirato a turismo della montagna, uno dei settori più colpito dalla pandemia, e lo fa con l’articolo 2 del Decreto Sostegni, mettendo in campo 800 milioni di euro”.

“Sempre pensando alla stagione invernale della montagna, a tali indennizzi – continuano – si possono aggiungere gli indennizzi previsti per i lavoratori stagionali, quelli previsti dall’articolo 1 del Decreto Sostegni per le attività che hanno avuto un calo di oltre il 30% del fatturato tra il 2019 e 2020”.

AL LAVORO PER ACCORCIARE I TEMPI – Arrivati a questo punto “l’invito che avanziamo al Governo – concludono Sertori e Rossi – così come l’impegno delle Regioni, è quello di comprimere il più possibile i tempi per far sì che l’attività indennizzata percepisca le risorse nel più breve tempo possibile”.

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