E’ tutto in trasformazione a causa dell’emergenza Covid. Una parvenza di normalità arriverà a breve ma drasticamente diversa rispetto alle vite che abbiamo condotto fino all’avvio della pandemia.
Così deve cambiare anche l’intrattenimento che già da alcuni anni, sul fronte cinematografico, stava facendo i conti con l’esplosione dei servizi streaming.
Paolo Petazzi, amministratore unico di Cinelandia (vasta rete di multisala partita da Cantù e oggi ampiamente diramata nel Nord Italia (a Como c’è la ben nota sruttura di Camerlata) annuncia la rivoluzione che cambierà totalmente volto ai suoi multisala. Con la riapertura dei cantieri un vasto intervento di riqualificazione interesserà le sale cinema del gruppo, con le poltrone che lasceranno spazio a tavolini, virtual game, playland, garantendo distanziamento, rispetto delle norme e massima sicurezza.
Gli ambienti si trasformeranno completamente e ogni multisala accoglierà una pizzeriapiadineria con privè e giochi per bambini, un fast food, un hamburger-pizzeria con privè e spettacolo fire and water, un mega playland con fast food, una mega sala con gonfiabili e due sale virtual game, mantenendo tre sale dedicate alle proiezioni dei film.
«Il cinema tradizionale è finito. Il settore dell’entertainment adesso dovrà garantire sicurezza e comodità, unendo intrattenimento e ristorazione», dice Petazzi.
Un cambiamento epocale nel mondo dei cinema italiani quello ideato da Cinelandia SpA che, con i suoi dieci multisala sparsi tra Lombardia, Piemonte e Val D’Aosta, è la terza catena per importanza in Italia.