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Sant’Agostino, Csu ha rimosso 600 tonnellate di detriti. Nuovo porto, lavori in autunno

Si sono conclusi i lavori di manutenzione ordinaria al porto di Sant’Agostino (lungo Lario Trieste): in una settimana sono state dragate circa 600 tonnellate di materiali.

Nei pressi dell’imboccatura del porto, il torrente Valduce scarica i propri detriti ai quali si aggiungono quelli trasportati dal movimento dei battelli. CSU, gestore della struttura portuale, periodicamente provvede al dragaggio dell’area, per rimuovere i detriti accumulati sul fondale che rendono difficoltosa la navigazione interna e in particolare il raggiungimento del pontile di ormeggio temporaneo sito all’interno del porto.

Inizieranno in autunno invece i lavori per la riqualificazione del porto proposti da CSU e approvati con delibera di Giunta a fine 2019. La cantierizzazione era stata ipotizzata entro la primavera, l’emergenza Covid ha fatto slittare i lavori e CSU ha ritenuto opportuno riprogrammarli in autunno per non intralciare la stagione diportistica.

Il progetto, valore 375 mila euro, prevede un restyling del porto con la creazione di una passerella galleggiante che permetterà di raggiungere in sicurezza le barche, attualmente accessibili tramite scalette alla marinara che scendono direttamente dal molo.

“Il nuovo porto assumerà in tutto la configurazione di una marina chiusa: l’accesso al pontile galleggiante sarà consentito solo ai titolari dei posti barca e avverrà attraverso un cancelletto pedonale con apertura tramite badge – spiega Marco Benzoni Direttore Generale di CSU – Il porto verrà inoltre dotato di colonnine erogatrici di acqua ed energia elettrica con prese adatte anche per la ricarica di imbarcazioni a motore elettrico. L’ormeggio avverrà attraverso minifinger utili anche per suddividere i posti barca”.

La riqualificazione comporterà la riduzione di 12 posti rispetto agli attuali, per un totale di 37 ormeggi disponibili a fine lavori.

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