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L’attrice star del film “Notte prima degli esami” si laurea all’Università dell’Insubria con 110 e lode

«Social Media: le carenze legislative nella tutela dei minori e dei loro genitori»: con una tesi estremamente attuale Sarah Maestri è stata proclamata ieri dottoressa magistrale in Scienze e tecniche della comunicazione all’Università dell’Insubria, voto 110 e lode. È il secondo titolo in ateneo per la scrittrice di Luino, che nel 2021 si era laureata in Scienze della comunicazione con una tesi, divenuta un libro, sull’adozione internazionale di Alesia, la sua bimba di origini bielorusse.

Quarantaquattro anni, di origini luinesi ma da tempo residente a Roma, Sarah Maestri è diventata famosa come attrice per il film «Notte prima degli esami», uscito nel 2006: il suo ruolo dell’amica fidata l’ha resa popolare e simpatica e l’ha accompagnata a lungo. Ma oggi la sua vita non è più sul set: si dedica con successo al terzo settore, dal 2013 è impegnata nel contrasto alla povertà educativa come presidente fondatore dell’Associazione 3Elle per l’educazione l’inclusione e l’orientamento e dal 2019 fa parte del board di Fondazione Cariplo nella commissione arte, cultura e servizi alla persona.

Relatrice per entrambi le tesi di laurea all’Insubria è stata la professoressa Paola Biavaschi, delegata della rettrice all’Uguaglianza di genere e alle pari opportunità e direttrice del Dipartimento di Scienze umane e dell’innovazione per il territorio: «Lavorare con una studentessa come Sarah Maestri è stato un piacere intellettuale e umano. La sua tesi per la magistrale non è solo un’analisi giuridica, ma un invito urgente ad agire per colmare le lacune legislative che espongono i minori a rischi inaccettabili. E sono certa che con la determinazione che la contraddistingue saprà trasformare il lavoro svolto in uno strumento utile per ottenere l’obiettivo che si è prefissata».

Nella tesi Sarah Maestri ha dimostrato come gli accordi di iscrizione ai social network stipulato dai minori siano nulli secondo il nostro ordinamento giuridico: il lavoro approfondisce la natura contrattuale di tali accordi, evidenziando che in assenza di capacità legale risultano invalidi e annullabili. Questo apre interrogativi cruciali sulla protezione dei minori e sull’assenza di un quadro normativo adeguato a tutelare una fascia di popolazione così vulnerabile.

La ricerca di Sarah Maestri ha affrontato anche temi come le responsabilità civili e penali derivanti dai danni subiti o causati dai minori online, la necessità di modelli organizzativi per le aziende sociali secondo il D.Lgs. 231/2001, le proposte per un’educazione digitale consapevole e per un controllo efficace sull’accesso dei minori.

«È inaccettabile che i minori possano accedere ai social senza un controllo adeguato e che le piattaforme si avvantaggino di un vuoto normativo, a discapito non solo dei minori, ma anche dei loro genitori – afferma Sarah Maestri –. Questa tesi è un appello al legislatore affinché intervenga con norme chiare e incisive per garantire la sicurezza dei minori e supportare i genitori nel loro ruolo educativo».

Al lavoro di ricerca hanno contribuito esperti come il professor Luca Bernardo, direttore della Casa pediatrica dell’Ospedale Fatebenefratelli di Milano; il professor Andrea Rossetti, docente di Filosofia del diritto all’Università di Milano-Bicocca, dove insegna anche Informatica giuridica; il professor Marco Gui, docente del Dipartimento di Sociologia e ricerca sociale dell’Università di Milano-Bicocca e direttore di «Benessere Digitale»; l’avvocato Giorgio Francesco Molinari, esperto in Diritto di famiglia; Maria Rita Munizzi, presidente del Moige. È stato inoltre presentato un reclamo formale al Garante della Privacy.

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