Mentre a Como si ipotizza di combattere a colpi di cartelli educativi chi disturba la quiete pubblica con schiamazzi e brindisi fino a tarda notte disturbando chi vuole – o deve – dormire, Laglio schiera l’artiglieria pesante contro una struttura ricettiva colpevole di ospitare matrimoni eccessivamente rumorosi, a rischio di rinunciare a introiti tutt’altro che irrilevanti per il Comune.
“Questa estate abbiamo ricevuto una petizione firmata da numerosi residenti della frazione Torriggia che lamentavano schiamazzi, urla, canti e balli con musica a tutto volume, da addebitarsi, presumibilmente, agli ospiti delle strutture turistiche ricettive presenti in zona – scrive infatti il sindaco Roberto Pozzi in un post sul suo profilo Facebook – ospiti con probabile tasso etilico fuori limite, che non disdegnavano dopo le libagioni in Resort, trasferte a lago, come all’apprezzata Riva del Tenciuu, ivi trattenendosi anche sino all’alba”.
La soluzione? Un preavviso di revoca dell’autorizzazione a celebrare nella struttura matrimoni civili se non si troverà presto una soluzione in grado di coniugare l’esigenza di chi deve lavorare e di chi vuole festeggiare, con quella di chi vive o è in vacanza lì e ha tutto il diritto di riposare.
“L’Amministrazione, invero, ha attivato le procedure di competenza, convocando i gestori e confrontandosi con le forze dell’ordine per le opportune contromisure – spiega Pozzi – pare, a tutt’oggi, con scarso risultato. Tanto che una nuova petizione è bell’e pronta a seguito dell’ultimo episodio di abuso sonoro, con intervento in loco dei Carabinieri, di pochi giorni orsono. Ho ritenuto, a questo punto, di inviare alla proprietà ed al gestore dell’attività ricettiva coinvolta un ‘Preavviso di revoca autorizzazione matrimoni civili’ ”
Un provvedimento che, secondo l’idea del sindaco, potrebbe essere il giusto stimolo per spingere i gestori a prendere seri provvedimenti a tutela dei “vicini” anche se, nel caso si concretizzasse, rischia non solo di mettere in crisi le strutture ricettive del paese, ma anche di causare c un danno non da poco per le casse comunali che utilizza i soldi incassati, circa 1500 euro a evento, per migliorare i servizi per i cittadini.
“Spero non si arrivi a tanto poiché sarebbe una sconfitta prima di tutto del buon senso, oltre che un nocumento per le casse comunali che i fondi introitati (1500 € a botta) li utilizza per offrire servizi ai cittadini – scrive infatti – dobbiamo trovare, al più presto, una soluzione ragionevole e condivisa che possa garantire un giusto equilibrio tra le esigenze delle attività turistiche fortunatamente in costante aumento e le cui opportunità vanno colte appieno e il sacrosanto diritto alla tranquillità dei cittadini lagliesi e dei nostri ospiti”.
Un commento
Usare gli incassi per offrire una notte fuori casa ai residenti interessati 😉 Resto a disposizione per fornire altre soluzioni vincenti