Si avvia davvero alle battute finale la gloriosa storia di ComoDepur, la società che a partire dall’ormai lontano 1974 ha gestito l’impianto di depurazione di viale Innocenzo.
Come noto il destino è già scritto, con il passaggio di mano degli impianti a ComoAcqua, la nuove società di gestione del servizio idrico a Como e provincia. Il passo aveva avuto l’ultimo imprinting il 24 novembre scorso, quando il consiglio comunale di Como il 24 novembre scorso aveva approvato la Delibera per la revisione periodica delle partecipazioni pubbliche con cui si sono decisi lo scioglimento e la messa in liquidazione della Società Comodepur.
Storico accordo: depuratore a Como Acqua, addio ComoDepur (ma la lite milionaria resta)
Per Palazzo Cernezzi è stato dunque necessario individuare di uno o più liquidatori in propria rappresentanza da proporre all’Assemblea straordinaria di Comodepur. Le candidature dovevano arrivare entro il 13 dicembre scorso e alla fine sono stati individuati quattro professionisti, alcuni anche già decisamente noti alla ribalta pubblica.
Sentita la Commissione appositamente costituita, il sindaco Mario Landriscina aveva individuato i commercialisti Laura Edvige Bordoli (anche già candidata sindaco del Pdl nel 2012), Danilo D’Amico, Danilo D’ Amico, Federica Volonterio e infine Alberto Anzani.
Nella successiva assemblea straordinaria di ComoDepur – organismo che aveva facoltà di scelta sui nomi finali e sul numero – sono infine stati individuati in via definitiva con voto unanime sia della parte pubblica (Como, Lipomo, Brunate e Tavernerio) sia della parte privata degli industriali soltanto Laura Bordoli e Giulia Pusterla.
Un commento
E la bolletta raddoppia! Olè.