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Attualità, scuola

Scuola di via Sinigaglia ormai ‘nuda’, parla un altro papà: “Urgenti interventi radicali, non è una novità. Il sindaco lo sa”

Alla lettera inviata alla redazione da un papà e pubblicata oggi (qui: “Niente soldi dal Comune, lascerà la scuola di via Sinigaglia senza facciata”) si aggiungono nuove testimonianze arrivate nei giorni scorsi, approfondite in queste ore.

“La cronica mancanza di soldi che sembra affliggere qualsiasi settore del Comune ha colpito anche la scuola elementare di via Sinigaglia dove i lavori di sistemazione delle facciate sono stati bloccati e rinviati a data da destinarsi”. Questo il racconto rassegnato di un genitore, che preferisce rimanere anonimo (identità come sempre verificata dalla redazione), di fronte a un cantiere iniziato a febbraio tra mille problemi e che a oggi non si sa quando vedrà la fine.

“Dal verbale dell’ultimo consiglio di interclasse abbiamo appreso che il cantiere, iniziato come semplice messa in sicurezza di alcune piastrelle sulle facciate, si era poi complicato tanto da richiederne il rifacimento completo – racconta – rifacimento che però, come riferito dalla dirigente e dalla responsabile di plesso dopo un colloquio con l’assessore (Maurizio Ciabattoni, assessore ai Lavori Pubblici Ndr), non può essere fatto perché non ci sono fondi disponibili quindi la scuola resterà così a tempo indeterminato, con una facciata senza rivestimento e coperta da una rete di sicurezza”.

Unica nota positiva: i bambini potranno tornare, da qui alla fine della scuola, a riutilizzare il giardino chiuso proprio per permettere i lavori: “E’ una magra consolazione perché ormai la scuola è finita e pensare che non si approfitterà della pausa estiva per sistemare una volta per tutte le facciate e arrivare all’inverno con una coibentazione adeguata è una follia – dice – che questa scuola abbia bisogno di interventi radicali non è sicuramente una sorpresa e capisco che non si possa fare tutto e subito dopo anni in cui, probabilmente, è mancata la giusta manutenzione ma non si può liquidare tutto con un ‘Vedremo più avanti’ senza un minimo di programmazione a medio termine. Anche perché, se non erro, nel suo programma elettorale il sindaco diceva di conoscere bene l’importanza di un patrimonio curato e prevedeva la vendita di immobili non strategici proprio per finanziare la ristrutturazione degli altri di proprietà del Comune. A che punto è questo progetto? Pensiamo davvero che una scuola possa aspettare che venga forse venduto qualche rudere per poter sperare in una sistemazione dignitosa o abbiamo un piano B?”.

NB: Nonostante i tentativi, non è stato possibile contattare telefonicamente la Dirigente dell’Istituto Comprensivo Como Borgovico. Restiamo ovviamente a disposizione per qualsiasi precisazione in merito, così come restiamo a disposizione dell’Amministrazione comunale per un’eventuale replica e tutte le precisazioni del caso.

PER APPROFONDIRE

Como, la lettera di un papà: “Niente soldi dal Comune, lascerà la scuola di via Sinigaglia senza facciata”

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3 Commenti

    1. Scusi Luisa, ma sa quanto hanno speso le giunte Lucini e Landriscina su quella scuola?
      Prima di parlare si informi.
      Per fare interventi strutturali importanti le scuole vanno svuotate, diversamente nei due mesi esistivi si può fare poco o nulla.
      Comunque ora c’è Rapinese e a Ciabàttoni cosa intendo fare ora

  1. Non avete ancora capito che il Sindaco ha vinto e con suo gaudio governerà la città per i prossimi anni. Bene, la prossima volta, al voto, andateci e votate…con attenzione.

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