Ieri sera hanno chiuso definitivamente gli spazi-dormitorio di via Sirtori: nei fatti, da questa notte almeno una settantina di senzatetto rischia di tornare letteralmente a dormire in strada.
Il Pd va all’attacco sulla situazione che si è creata: “A un anno di distanza dalla mozione che impegnava il Comune di Como ad istituire un dormitorio permanente, oggi 70 persone senza dimora non avranno un posto dove andare a dormire, dopo la chiusura del dormitorio di via Sirtori”.
“Durante l’emergenza Coronavirus, il Comune ha adottato una soluzione temporanea per tutelare i senzatetto: dimostrazione che i rimedi esistono se c’è la volontà di trovarli. Ora serve fare di più, perché nessuno tra gli ultimi venga lasciato indietro”, prosegue la nota dei dem.
Rilanciate, poi, alcune proposte già annunciate nei giorni scorsi.
“Consideriamo gli spazi del San Martino come possibile soluzione per alloggiare chi non ha una casa. Oppure muoviamo la tensotruttura fino ad ora usata per Emergenza Freddo nell’area della basilica di Sant’Abbondio – propone il Pd – Rilanciamo i progetti di “housing first” per l’introduzione di senza dimora in unità abitative autonome. La giunta Lucini ha assicurato 840mila euro tramite un bando apposito per il progetto Strade Verso Casa che però non sono stati spesi dall’amministrazione corrente”.
“Il Comune istituisca un servizio di strada che possa contare su team di operatori sanitari, assistenti sociali e volontari per raggiungere capillarmente chi ha bisogno – chiudono i dem – Il sindaco chieda anche la collaborazione di prefettura e questura perché siano garantiti presidio e prevenzione nei confronti di malintenzionati che potrebbero causare tensioni tra gli stessi senza dimora”.
4 Commenti
Non riesco a pensare che abbiano la coscienza di lasciarli dormire fuori…in più con il diluvio di stasera. I nostri amministratori sono davvero inqualificabili
A Como ci sono case popolari murate, edifici pubblici in disuso e la soluzione è abbandonare 70 senzatetto al loro destino per poi lamentarsi che vanno a dormire sotto i portici?
A volte non si comprende se queste decisioni preparino gli immancabili ripetitivi slogan della Lega sugli indecorosi bivacchi dei barboni o molto più semplicemente sono frutto dell’inettitudine di chi governa il Comune.
Per intendersi non si capisce se questi ci sono o ci fanno!
A Como riusciamo a togliere il tetto addirittura ai senzatetto, oltre alle piscine ai nuotatori, le piste ai corridori e i lidi ai bagnanti.
Pensare che di ex scuole vuote da anni o decenni o altri edifici comunali ce ne sono a dozzine. Evidentemente bisogna lasciarli vuoti a marcire.
Per non parlare dei padiglioni dell’ex sant Anna che gridano vendetta da anni anch’essi in attesa del messia. Tanto se poi vuoti cadono a pezzi chi senefrega perché paga pantalone polentone e non i nostri amministratori di tasca loro per imperizia o altro.