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Sfogo di Malacrida contro Como: “Da Rapinese nessun rispetto. Per una critica ha cancellato la chat dei sindaci”

“Il sindaco di Como alza bandiera bianca sulla questione Lariana? E allora è tempo di raccontare la vera storia di quello che è successo nell’ultimo anno”. A parlare così è Rino Malacrida, sindaco di Torno, che di fronte alle parole del suo omologo comasco Alessandro Rapinese pronunciate durante il consueto appuntamento del venerdì sera su Etv (“Al momento non ci sono soluzioni percorribili”) ha deciso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa.

Le dichiarazioni del sindaco Rapinese, che alza le mani davanti al problema del traffico sulla Lariana, sono state una doccia fredda per lei, come mai?
Perché quello che ha detto qualche sera fa in televisione non è la verità.

In che senso?
Parlo da sindaco di Torno, ma credo di interpretare anche il pensiero degli altri sindaci di questa sponda di lago quando dico che ci ha presi in giro per un anno e mezzo spergiurando che avrebbe trovato una soluzione. E le soluzioni, più o meno complesse da realizzare, ci sarebbero anche ma evidentemente non ha voglia neanche di provarci.

Che ipotesi erano state fatte?
Rapinese ha detto che i suoi tecnici hanno bollato come impossibile e fuorilegge l’ipotesi di un semaforo per regolare il traffico della strettoia perché lì si affacciano dei garage. È davvero così? Con la tecnologia del 2024 e i semafori intelligenti è davvero un’ipotesi da escludere? Io so solo che per sei mesi ho aspettato che i suoi tecnici mi contattassero per parlarne insieme, ma niente.

E poi?
Aveva promesso di spostare la stazione degli autobus, cosa che capisco sia complicata e non dipenda solo da lui, e si era parlato di un sottopasso all’uscita della stazione a cui avevamo anche ipotizzato di contribuire economicamente. Ma tra le ipotesi che avevamo fatto per snellire il flusso di auto c’erano anche semplicemente quella di provare a eliminare un passaggio pedonale a Sant’Agostino e quella di veicolare i pedoni, come già avviene in altre città, posizionando paletti e catenelle in modo che la gente non attraversi ovunque. Tutte cose semplicissime da fare, almeno per capire se possono funzionare prima di diventare eventualmente definitive. Ma ora, senza neanche fare un minimo tentativo, dice che non è possibile fare nulla e alza bandiera bianca. Non ha neanche attivato la procedura di emergenza per deviare il traffico in occasione dell’ultima esondazione. E via Torno non è stata inserita nel piano asfalti. Un caso?

Secondo lei perché questo cambio di rotta?
La mia idea è che tutto questo sia una risposta al malcontento di noi sindaci per quanto è successo un paio di mesi fa in occasione dell’elezione del presidente dell’Azienda Sociale Comasca e Lariana (l’ente che riunisce ventuno comuni del territorio per l’erogazione di interventi e servizi sociali Ndr). Il comune di Como pesa per circa il 60% dei voti ragione per la quale, in virtù di un accordo non scritto, si è sempre cercato di trovare un giusto equilibrio dando la presidenza al rappresentante di uno dei comuni minori e la vicepresidenza a Como. Quest’anno invece, Como in virtù del suo peso si è preso la presidenza affidandola alla vicesindaco e assessore alle Politiche sociali Nicoletta Roperto creando un forte malcontento tra tutti i sindaci. E senza peraltro riuscire ancora ad approvare il bilancio, senza presentarsi per ben due volte all’assemblea e senza riuscire a mandare in tempo utile la convocazione per la prossima, che dovrebbe essere tra qualche giorno.

E secondo lei sono queste tensioni la causa della chiusura di ogni dialogo sulla questione Lariana?
Non mi stupisce. Parliamo di una persona che sei mesi fa, dopo un articolo nel quale ci dicevamo preoccupati per l’immobilismo del comune di Como proprio sul tema Lariana, la sera stessa ha cancellato il gruppo WhatsApp tra sindaci creato appositamente per comunicare tra noi rapidamente circa ingorghi e disagi e poter intervenire tempestivamente.

Ora dunque come intende muoversi per il futuro?
Il rischio è quello di tornare ancora una volta dal Prefetto per provare a riaprire un dialogo con l’amministrazione comunale di Como, come già successo l’anno scorso. Resta però il fatto che Rapinese si è dimostrato incoerente e non ha rispettato quanto promesso trattandoci senza il minimo rispetto, con un livello di collaborazione pari a zero. Anche perché, esondazioni a parte, che pare non dovranno più ripetersi in futuro, resta il problema del crescente turismo che impone di trovare soluzioni condivise.

 

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19 Commenti

  1. Esattamente(Tornasco) e’ quello che penso ed ho detto gia’ da molto tempo, incentivare il trasporto via lago unica soluzione, non si capisce perche’ non viene fatto, anche sulla sponda di Menaggio sarebbe risolutivo per il trasporto mezzi pesanti e auto, dopotutto ci sono molti cantieri in zona e creare una societa’ privata che si autofinanzia con i pedaggi pur con eventuale partecipazione delle istituzioni non sembra essere difficile ma a quanto pare non e’ cosi’ e si continua …..

  2. Il Comune di Como non ha più nel suo organico un ingegnere trasportista, quindi chiedo a Rapinese da chi sia costituito attualmente il “comparto tecnico” in questione e perché tra i tanti incarichi con affidamento diretto che è solito fare, perché non ha previsto l’analisi dei flussi di traffico e le ipotesi risolutive?
    Aggiungo che forse se lui e l’assessore di riferimento avessero letto il PGTU approvato e adottato dalla precedente amministrazione, la soluzione l’avrebbero trovata lì.

  3. Da chi è favorevole allo sbrego tra Torno e la Villa Pliniana è difficile prendere lezioni…
    È un bel periodo, sembra una gara a chi fa più danni.

  4. D’altro canto cosa si poteva pensare che avrebbe fatto “solo io ho ragione e in tre mesi…”?
    Un personaggio inadeguato e incapace tessere le minime relazioni istituzionali con gli altri enti territoriali e soggetti privati ma che sarà sempre osannato dalla sua fanbase.,

  5. Sbaglio o il sindaco di Torno e’ quel signore favorevole a quello scempio di progetto di resort che vogliono fare dalle sue parti? Che oltre a essere uno scempio, come sottolineato da molti aggiungerebbe un altro tassello al problema del traffico. Ed è lo stesso sindaco che con tutte queste belle questioni e premesse e’ stato rieletto dai suoi concittadini. E faccio pure notare che di questo schifaio dopo le elezioni NON SE NE È PIÙ PARLATO. Quindi visto e considerato che il loro contributo al problema del traffico è solo fare di tutto per aumentarlo, il nostro primo cittadino può sentirsi perfettamente libero di fregarsene altamente della questione per quello che mi riguarda .

  6. Che tempi: tutti in malafede, tutti che non capiscono. Se Lui ha detto che avrebbe risolto, da allora il problema semplicemente non esiste più: “è” risolto. Anche i palazzetti promessi, sono già eretti, non fate finta di non vederli. Se Lui dice “ragioni tecniche” non c’è niente da fare, stop. Lo sanno bene i giornalisti, sempre ossequienti: se “Lui lo dice” (questo, e molto altro), è così, non serve fare vere domande. Primo, a criticare si fa sempre fatica. Secondo, se critichi Lui… ti cancella, per quanto il gesto sia pavido e villano, e allora come scrivi le notizie?

  7. Essendo tornasco non sei a conoscenza che via Torno e la sua fila di macchine si trova nella città di Como, così come il tappo di via Amendola e le greggi di turisti che popolano la sede stradale del lungo lago ( di Como) . Ecco perché scrivi che questo è un tema che non riguarda la città di Como. Il fatto che Rapinese non sia la causa del problema non giustifica la sua inazione.

  8. Avanti un’altro! Tanti episodi che al netto della carica del Primo Cittadino di Torno, ci delineano la “personalità” del Sindaco di Como! Rissoso, irrispettoso, autoritario e smemorato! Smemorato e si, proprio smemorato, perché non si ricorda quello che chiedeva e urlava dai banchi dell’opposizione, nei 20 anni che hanno preceduto la nomina di Primo Cittadino, ovviamente non per merito, ma per una scellerata legge elettorale!

  9. Del resto se tutti i Venerdì sera, Il Sindaco del Nulla può andare in trasmissione e sproloquiare senza alcun contraddittorio, sarà pressocchè impossibile contrastarlo.
    La SUA è la verità di parte cari RAPIFAN fatevene una ragione!!!
    Sarebbe bello invece, ogni venerdì comandato dal calendario, poter avere un confronto con un rappresentante di ogni categoria…così giusta per riequilibrare un attimo la situazione!!

    Ma del resto a Como la Democrazia ultimamente è una chimera!

  10. Non è possibile. I sindaci espressione dei partiti passano il tempo ad attaccare Rapinese e a cercare di metterlo in difficoltà in tutte le sedi… e ora si lamentano della mancata collaborazione per un tema che non riguarda Como e che non ha causato Rapinese? Il traffico della Lariana è semplicemente esploso negli ultimi anni e l’unica cosa da fare è incentivare il trasporto pubblico, possibilmente via lago (coinvolgendo gli amici politici nazionali, o no?). Non certo rimuovere passaggi pedonali obbligatori per legge a certe distanze. O posizionare barriere sul lungo lago a Como lato strada (ma siamo seri?) per impedire il transito dei pedoni.
    PS questo non toglie che Torno sia amministrata meravigliosamente dal sindaco

    1. Perché anche invertendone il senso unico è ben difficile fare svoltare a sinistra il flusso che arriva dal lago e che dovrebbe, per svoltare, dare la precedenza a chi va verso Bellagio. Si potrebbe fare invertendo il senso anche di via Foscolo (verso via Brambilla) e di via Manzoni (facendola a doppio senso, eliminando i parcheggi), ma non so quanto snellirebbe. Purtroppo le strade sono inadeguate rispetto al traffico.

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