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Como, incontro Bocciofila-Rapinese: “Impegno a lasciarci qui fino all’avvio dei lavori. Poi chiuderemo per sempre”

Incontro ufficiale, auspicato da tempo, oggi tra il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, e i soci della Bocciofila dei Combattenti di via Balestra. Il caso è noto, lo sfratto arrivato il luglio scorso, in vista della realizzazione nella ex chiesa delle Orfanelle dell’esposizione delle monete romane e il contestuale rifacimento dell’intero complesso museale, giardini sopra le mura compresi, imponeva all’associazione di lasciare i locali con la fine di agosto (stessa sorte per le vicine Associazioni d’Arma). Il club non ha accettato la decisione, è rimasto nella struttura e, supportato da una buona fetta di società civile, in questi mesi ha organizzato iniziative di sensibilizzazione per dire no al trasloco forzato. Al momento infatti l’associazione è ancora operativa e attiva. Il Comune dalla sua non ha forzato la mano e fino a oggi non ha imposto sgomberi e lucchetti. Così oggi l’incontro in un clima, spiegano a ComoZero, il vicepresidente Renato Fumagalli e la consigliera Mariapia Roncoroni “di assoluta cordialità”.

Cosa emerge dunque? “E’ emerso – raccontano – l’impegno da parte del sindaco a lasciarci qui fino a quando non ci comunicherà l’avvio dei lavori di ristrutturazione, dal canto nostro ci impegniamo a uscire una volta indicata la data”. Data al momento non conosciuta. “Il sindaco dice che non sarà comunque tra molto tempo”, evidenziano i due rappresentanti. Insomma, qualche mese guadagnato fino a oggi, altro tempo fino a un domani non ancora noto ma poi: “Poi la Bocciofila chiuderà per sempre”. Il primo cittadino ha comunque dato disponibilità a trovare quantomeno uno spazio di aggregazione ma “ovviamente non c’è nessuna possibilità per il gioco delle bocce, l’amministrazione proverà a individuare un punto di ritrovo, Intanto per un po’ continueremo a tenere vivo questo luogo con sport e iniziative. Andiamo avanti assolutamente”.

Azzardiamo, come ultima ipotesi-speranza: lo sapete che almeno fino a qualche anno fa l’oratorio di San Giuseppe aveva un campo da bocce (tra il bar e il campo da calcio)? Non sappiamo se esista ancora, però potete sentire il parroco: “Ottima idea, ci informiamo”. Che la bocciofila continui a vivere è un fatto vitale per molte persone e molti anziani che lì trovano compagnia e un posto dove non sentirsi soli. Dai che una soluzione si troverà, chissà che non spunti qualche filantropo.

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